Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 27-08-1986 ore 22:51:05 (UTC) in zona: 3 km NE Bagnoli Irpino (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km NE Bagnoli Irpino (AV), il

  • 27-08-1986 22:51:05 (UTC)
  • 28-08-1986 00:51:05 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8500, 15.0930 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnoli Irpino AV 3 3217 3217
Nusco AV 4 4203 7420
Cassano Irpino AV 6 982 8402
Montella AV 6 7780 16182
Lioni AV 9 6201 22383
Castelfranci AV 10 2041 24424
Torella dei Lombardi AV 11 2144 26568
Sant'Angelo dei Lombardi AV 11 4250 30818
Montemarano AV 11 2851 33669
Caposele AV 12 3483 37152
Acerno SA 13 2783 39935
Castelvetere sul Calore AV 13 1615 41550
Rocca San Felice AV 13 851 42401
Calabritto AV 13 2391 44792
Teora AV 14 1537 46329
Villamaina AV 14 995 47324
Paternopoli AV 15 2384 49708
Volturara Irpina AV 15 3289 52997
Morra De Sanctis AV 15 1297 54294
Guardia Lombardi AV 15 1718 56012
Senerchia AV 15 842 56854
San Mango sul Calore AV 16 1185 58039
Chiusano di San Domenico AV 17 2277 60316
Gesualdo AV 18 3516 63832
Luogosano AV 18 1187 65019
Frigento AV 18 3780 68799
Serino AV 19 7034 75833
Salza Irpina AV 19 772 76605
Santa Lucia di Serino AV 19 1402 78007
Sorbo Serpico AV 19 583 78590
Laviano SA 19 1438 80028
Valva SA 19 1643 81671
Giffoni Valle Piana SA 19 12001 93672
Lapio AV 19 1572 95244
Sturno AV 19 3080 98324
Sant'Angelo all'Esca AV 19 801 99125
Castelnuovo di Conza SA 20 619 99744
Montecorvino Rovella SA 20 12739 112483
Santo Stefano del Sole AV 20 2208 114691
Parolise AV 20 663 115354
Santomenna SA 20 443 115797
Fontanarosa AV 20 3170 118967

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
26 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
28 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
34 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
37 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
41 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
49 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
54 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
62 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
62 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
62 Km a E di Portici (55274 abitanti)
63 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
64 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
66 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
68 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
69 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
71 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
75 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
76 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
76 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
78 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
82 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
84 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
96 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-08-27
22:51:05
40.85 15.093 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 33199
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-08-27 22:51:05 ± 0.23
Latitudine 40.8500 ± 0.0103
Longitudine 15.0930 ± 0.0200
Profondità (km) 3 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 33199

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2037.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 91
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01392
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 33199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:33:55
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MG9.Z. 1986-08-27T22:51:35.00 10.0 undecidable manual SG 153 0.7881 0.83 0.1
--.BRT.Z. 1986-08-27T22:51:34.50 10.0 undecidable manual PN 88 1.5429 0.57 0.5
--.SD1.Z. 1986-08-27T22:51:30.50 10.0 undecidable manual PN 312 1.2876 0.18 1.1
--.CDM.Z. 1986-08-27T22:51:23.50 10.0 undecidable manual PG 75 0.9213 -0.86 0.3
--.MSC.Z. 1986-08-27T22:51:23.70 10.0 undecidable manual PG 292 0.9102 -0.54 0.8
--.MG9.Z. 1986-08-27T22:51:21.50 10.0 undecidable manual PG 153 0.7881 -0.55 0.8
--.SGG.Z. 1986-08-27T22:51:21.80 10.0 undecidable manual PG 315 0.7548 0.38 1.2
--.SGO.Z. 1986-08-27T22:51:19.00 10.0 undecidable manual SG 150 0.3219 0.65 0.3
--.SOR.Z. 1986-08-27T22:51:18.70 10.0 undecidable manual PG 245 0.6327 -0.37 1.2
--.OVO.Z. 1986-08-27T22:51:17.50 10.0 undecidable manual PG 267 0.5217 0.41 1.1
--.SGO.Z. 1986-08-27T22:51:12.80 10.0 undecidable manual PG 150 0.3219 -0.12 1.6
--.TR9.Z. 1986-08-27T22:51:10.60 10.0 positive manual PG 27 0.2109 0.13 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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