Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 17-08-1986 ore 21:44:59 (UTC) in zona: 2 km W Balvano (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km W Balvano (PZ), il

  • 17-08-1986 21:44:59 (UTC)
  • 17-08-1986 23:44:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6500, 15.4890 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Balvano PZ 2 1830 1830
Ricigliano SA 2 1144 2974
Romagnano al Monte SA 5 368 3342
Vietri di Potenza PZ 6 2832 6174
Salvitelle SA 7 560 6734
San Gregorio Magno SA 8 4286 11020
Caggiano SA 9 2765 13785
Baragiano PZ 10 2671 16456
Savoia di Lucania PZ 10 1127 17583
Buccino SA 10 5047 22630
Muro Lucano PZ 12 5497 28127
Auletta SA 12 2336 30463
Pertosa SA 12 690 31153
Picerno PZ 13 5985 37138
Bella PZ 13 5171 42309
Sant'Angelo Le Fratte PZ 13 1429 43738
Polla SA 15 5279 49017
Castelgrande PZ 16 943 49960
Petina SA 16 1159 51119
Palomonte SA 17 3985 55104
Satriano di Lucania PZ 17 2374 57478
Ruoti PZ 18 3579 61057
Tito PZ 18 7332 68389
Sicignano degli Alburni SA 18 3519 71908
Colliano SA 19 3638 75546
San Fele PZ 19 3004 78550
Sant'Arsenio SA 20 2815 81365

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
43 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
62 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
65 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
66 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
77 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
80 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
82 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
85 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
91 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
92 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
93 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
94 Km a W di Matera (60436 abitanti)
96 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
98 Km a E di Portici (55274 abitanti)
98 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
100 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
100 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1986-08-17
21:44:59
40.65 15.489 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 32909
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-08-17 21:44:59 ± 0.214
Latitudine 40.6500 ± 0.0160
Longitudine 15.4890 ± 0.0160
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 32909

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2232.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 102
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00146
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01141
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 32909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:33:40
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1986-08-17T21:45:41.50 10.0 undecidable manual SN 79 1.2654 0.16 0.6
--.OVO.Z. 1986-08-17T21:45:28.80 10.0 undecidable manual SG 282 0.8325 -0.34 0.7
--.CDM.Z. 1986-08-17T21:45:25.00 10.0 undecidable manual SG 53 0.7326 -0.45 0.7
--.BRT.Z. 1986-08-17T21:45:24.00 10.0 undecidable manual PN 79 1.2654 0.49 1.4
--.MSC.Z. 1986-08-17T21:45:24.90 10.0 undecidable manual PN 295 1.2543 1.51 0.3
--.TS9.Z. 1986-08-17T21:45:22.50 10.0 undecidable manual PN 146 1.1766 0.26 1.6
--.SGG.Z. 1986-08-17T21:45:21.60 10.0 undecidable manual PN 311 1.11 0.3 1.6
--.ORI.Z. 1986-08-17T21:45:19.50 10.0 undecidable manual PG 129 0.9324 1.22 0.7
--.MG9.Z. 1986-08-17T21:45:18.50 10.0 undecidable manual SG 174 0.5106 -0.05 0.8
--.OVO.Z. 1986-08-17T21:45:15.90 10.0 undecidable manual PG 282 0.8325 -0.57 1.6
--.CDM.Z. 1986-08-17T21:45:13.00 10.0 undecidable manual PG 53 0.7326 -1.34 0.6
--.MG9.Z. 1986-08-17T21:45:09.20 10.0 undecidable manual PG 174 0.5106 -1.15 0.8
--.SGO.Z. 1986-08-17T21:45:06.00 10.0 undecidable manual SG 236 0.1665 0.28 0.8
--.SGO.Z. 1986-08-17T21:45:02.50 10.0 undecidable manual PG 236 0.1665 -0.45 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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