Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 10-12-1997 ore 01:43:03 (Italia) in zona: 6 km W Zafferana Etnea (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 6 km W Zafferana Etnea (CT), il

  • 10-12-1997 00:43:03 (UTC)
  • 10-12-1997 01:43:03 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7150, 15.0360 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Zafferana Etnea CT 6 9517 9517
Milo CT 7 1087 10604
Santa Venerina CT 10 8592 19196
Sant'Alfio CT 10 1582 20778
Pedara CT 11 14102 34880
Nicolosi CT 11 7463 42343
Trecastagni CT 11 10910 53253
Ragalna CT 13 3924 57177
Viagrande CT 13 8563 65740
Giarre CT 13 27659 93399
Aci Bonaccorsi CT 14 3524 96923
Aci Sant'Antonio CT 14 17984 114907
Belpasso CT 15 28108 143015
Mascali CT 15 14282 157297
Riposto CT 15 14838 172135
Aci Catena CT 16 29851 201986
Mascalucia CT 16 31958 233944
Tremestieri Etneo CT 16 20589 254533
San Pietro Clarenza CT 16 7743 262276
San Giovanni la Punta CT 16 23060 285336
Acireale CT 16 52622 337958
Piedimonte Etneo CT 16 3963 341921
Camporotondo Etneo CT 17 5023 346944
Biancavilla CT 17 24007 370951
Valverde CT 17 7840 378791
Linguaglossa CT 17 5403 384194
Santa Maria di Licodia CT 17 7641 391835
Gravina di Catania CT 17 25838 417673
Fiumefreddo di Sicilia CT 18 9623 427296
Sant'Agata li Battiati CT 18 9479 436775
San Gregorio di Catania CT 18 11966 448741
Adrano CT 19 36122 484863
Paternò CT 19 48228 533091
Bronte CT 20 19172 552263
Maletto CT 20 3920 556183
Randazzo CT 20 10900 567083

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
24 Km a N di Catania (314555 abitanti)
69 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
70 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
76 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
89 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
92 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
96 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
98 Km a N di Modica (54633 abitanti)
100 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.0
1997-12-10
00:43:03
37.715 15.036 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 316369
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-12-10 00:43:03 ± 0.244
Latitudine 37.7150 ± 0.0158
Longitudine 15.0360 ± 0.0195
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 316369

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2461.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 120
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01392
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 316369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:56:38

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 316369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GRI.Z. 1997-12-10T00:43:33.34 10.0 undecidable manual PN 43 1.5429 1.86 0.1
--.PZI.Z. 1997-12-10T00:43:26.57 10.0 undecidable manual SG 185 0.6549 -0.94 0.4
--.ATN.Z. 1997-12-10T00:43:23.50 10.0 undecidable manual SG 36 0.5439 -0.58 0.5
--.SOI.Z. 1997-12-10T00:43:21.18 10.0 undecidable manual PG 65 0.8769 -0.13 1.5
--.CS9.Z. 1997-12-10T00:43:20.95 10.0 undecidable manual PG 286 0.7881 1.23 0.6
--.GIB.Z. 1997-12-10T00:43:20.83 10.0 undecidable manual PG 289 0.8325 0.19 1.6
--.SA1.Z. 1997-12-10T00:43:20.27 10.0 undecidable manual PG 349 0.8547 -0.72 1.1
--.MEU.Z. 1997-12-10T00:43:17.17 10.0 undecidable manual PG 195 0.6216 0.56 1.4
--.MO9.Z. 1997-12-10T00:43:16.17 10.0 undecidable manual PG 60 0.5883 0.17 1.7
--.MNO.Z. 1997-12-10T00:43:16.54 10.0 undecidable manual SG 308 0.3441 -0.29 0.6
--.PZI.Z. 1997-12-10T00:43:16.45 10.0 undecidable manual PG 185 0.6549 -0.86 1
--.ATN.Z. 1997-12-10T00:43:14.71 10.0 undecidable manual PG 36 0.5439 -0.61 1.3
--.MNO.Z. 1997-12-10T00:43:10.40 10.0 undecidable manual PG 308 0.3441 -0.74 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download