Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 30-10-2016 ore 07:58:02 (Italia) in zona: 3 km SE Visso (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: 3 km SE Visso (MC), il

  • 30-10-2016 06:58:02 (UTC)
  • 30-10-2016 07:58:02 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9080, 13.1010 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Visso MC 3 1107 1107
Castelsantangelo sul Nera MC 5 281 1388
Ussita MC 5 444 1832
Preci PG 6 724 2556
Monte Cavallo MC 13 145 2701
Norcia PG 13 4957 7658
Bolognola MC 14 142 7800
Sellano PG 14 1079 8879
Fiordimonte MC 15 202 9081
Acquacanina MC 15 121 9202
Fiastra MC 15 559 9761
Pieve Torina MC 16 1458 11219
Pievebovigliana MC 17 866 12085
Cerreto di Spoleto PG 18 1075 13160
Montemonaco AP 19 604 13764
Muccia MC 20 915 14679

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
53 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
57 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
62 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
66 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
86 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
96 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.2 2016-10-30
06:58:02
42.9078 13.1008 7 2016-11-17
10:27:27
Bollettino Sismico Italiano INGV 32575141
Rivista
Rev100
ML 3.5 2016-10-30
06:58:02
42.8992 13.0207 10 2016-10-30
07:12:03
Sala Sismica INGV-Roma 31016581
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-10-30 06:58:02 ± 0.1
Latitudine 42.9078 ± 0.0045
Longitudine 13.1008 ± 0.0098
Profondità (km) 7 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 32575141

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 670
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 440
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 261
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 670.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 79
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 36
Numero di fasi 36
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.39
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.06205
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.57197
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 32575141
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-11-09 13:49:38

ML:3.5

Campo Valore
Valore 3.5
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 31016581
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-10-30 07:12:02
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.T1247.HHZ. 2016-10-30T06:58:20.25 0.3 undecidable manual S 163 54.2013 50 -0.47 67
IV.EL6.EHZ. 2016-10-30T06:58:18.16 0.6 undecidable manual S 0 46.7199 50 -0.58 44
IV.CAMP.HHZ. 2016-10-30T06:58:18.60 0.6 undecidable manual S 149 48.3183 50 -0.55 44
IV.TERO.HHZ. 2016-10-30T06:58:18.97 0.6 undecidable manual S 127 51.7038 50 -1.1 34
IV.T1243.HHZ. 2016-10-30T06:58:16.43 0.6 undecidable manual S 130 36.741 101 0.47 46
IV.GAG1.HNE. 2016-10-30T06:58:15.52 0.6 undecidable manual S 356 36.741 101 -0.45 46
IV.T1204.EHZ. 2016-10-30T06:58:14.30 0.6 undecidable manual S 146 31.1466 103 0.23 49
IV.T1299.HNN. 2016-10-30T06:58:14.81 0.6 undecidable manual S 154 33.744 102 -0.14 50
IV.GIGS.HHZ. 2016-10-30T06:58:14.63 0.3 undecidable manual P 142 63.492 50 -0.01 73
IV.TERO.HHZ. 2016-10-30T06:58:13.30 0.3 undecidable manual P 127 51.7038 50 0.46 68
IV.PIO1.HNZ. 2016-10-30T06:58:13.69 0.6 undecidable manual S 342 31.4463 103 -0.49 46
IV.SEF1.HNZ. 2016-10-30T06:58:13.18 0.3 undecidable manual S 335 29.2485 104 -0.26 73
IV.LNSS.HHZ. 2016-10-30T06:58:13.92 0.6 undecidable manual S 188 34.1436 102 -1.18 34
IV.T1247.HHZ. 2016-10-30T06:58:13.28 0.3 undecidable manual P 163 54.2013 50 0.06 73
IV.GAG1.HNE. 2016-10-30T06:58:12.07 0.3 undecidable manual P 356 36.741 101 1.6 40
IV.GUMA.HNN. 2016-10-30T06:58:12.16 0.3 undecidable manual S 48 25.6521 106 -0.06 77
IV.T1201.HNN. 2016-10-30T06:58:12.56 0.6 undecidable manual S 156 30.3474 104 -1.24 33
IV.EL6.EHZ. 2016-10-30T06:58:12.54 0.6 undecidable manual P 0 46.7199 50 0.46 45
IV.T1217.HNZ. 2016-10-30T06:58:12.06 0.6 undecidable manual S 212 25.752 106 -0.19 50
IV.CAMP.HHZ. 2016-10-30T06:58:12.34 0.3 undecidable manual P 149 48.3183 50 0.03 74
IV.T1243.HHZ. 2016-10-30T06:58:11.03 0.6 undecidable manual P 130 36.741 101 0.56 45
IV.RM33.EHZ. 2016-10-30T06:58:11.98 0.3 undecidable manual P 168 45.2214 50 0.14 73
IV.T1299.HNN. 2016-10-30T06:58:10.32 0.1 undecidable manual P 154 33.744 102 0.43 94
IV.LNSS.HHZ. 2016-10-30T06:58:10.12 0.3 undecidable manual P 188 34.1436 102 0.15 75
IV.T1217.HNZ. 2016-10-30T06:58:09.25 0.3 undecidable manual P 212 25.752 106 0.92 59
IV.T1204.EHZ. 2016-10-30T06:58:09.97 0.6 undecidable manual P 146 31.1466 103 0.59 45
IV.PIO1.HNZ. 2016-10-30T06:58:09.48 0.6 undecidable manual P 342 31.4463 103 0.04 51
IV.SEF1.HNZ. 2016-10-30T06:58:09.27 0.3 undecidable manual P 335 29.2485 104 0.25 74
IV.T1201.HNN. 2016-10-30T06:58:09.89 0.1 undecidable manual P 156 30.3474 104 0.67 87
IV.GUMA.HNN. 2016-10-30T06:58:08.12 0.1 undecidable manual P 48 25.6521 106 -0.19 100
IV.T1245.HHZ. 2016-10-30T06:58:06.36 0.3 undecidable manual S 129 9.0798 129 -0.65 68
IV.T1216.EHZ. 2016-10-30T06:58:06.22 0.3 undecidable manual S 254 6.8931 137 -0.24 77
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-30T06:58:06.48 0.6 undecidable manual S 325 7.2927 135 -0.08 53
IV.T1245.HHZ. 2016-10-30T06:58:05.17 0.3 undecidable manual P 129 9.0798 129 -0.14 78
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-30T06:58:04.98 0.3 undecidable manual P 325 7.2927 135 -0.06 79
IV.T1216.EHZ. 2016-10-30T06:58:04.79 0.3 undecidable manual P 254 6.8931 137 -0.2 77
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CAMP.HHN. ML:2.9 0.0023970099999999998 1.0784 AML other m 2016-10-30T06:58:21.94
IV.CAMP.HHE. ML:2.7 0.001456473 0.7808 AML other m 2016-10-30T06:58:19.10
IV.FEMA.HNE. ML:3.8 0.11848865 0.2304 AML other m 2016-10-30T06:58:06.73
IV.FEMA.HNN. ML:3.4 0.045867620000000005 0.16 AML other m 2016-10-30T06:58:06.83
IV.LNSS.HHN. ML:3.7 0.02005003 0.32 AML other m 2016-10-30T06:58:16.37
IV.LNSS.HHE. ML:3.1 0.005781066 0.1408 AML other m 2016-10-30T06:58:14.29
IV.RM33.HNE. ML:3.2 0.005190106 0.3488 AML other m 2016-10-30T06:58:18.22
IV.RM33.EHE. ML:3.2 0.0050509765 0.3616 AML other m 2016-10-30T06:58:18.22
IV.T1204.EHN. ML:3.3 0.0093207565 0.2432 AML other m 2016-10-30T06:58:15.90
IV.T1215.EHE. ML:2.8 0.0039518355 0.272 AML other m 2016-10-30T06:58:13.35
IV.T1216.EHN. ML:3.2 0.03014718 0.224 AML other m 2016-10-30T06:58:06.39
IV.T1216.EHE. ML:3.3 0.037144769999999994 0.272 AML other m 2016-10-30T06:58:06.71
IV.T1217.EHN. ML:3.1 0.0071613685 0.544 AML other m 2016-10-30T06:58:12.28
IV.T1247.HHE. ML:3.4 0.0065298560000000005 0.3808 AML other m 2016-10-30T06:58:21.74
IV.TERO.HNE. ML:3.2 0.004155239 0.1184 AML other m 2016-10-30T06:58:21.73
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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