Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 27-06-1986 ore 06:35:54 (Italia) in zona: 6 km W Rose (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 6 km W Rose (CS), il

  • 27-06-1986 04:35:54 (UTC)
  • 27-06-1986 06:35:54 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3940, 16.2350 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rose CS 6 4373 4373
Castiglione Cosentino CS 7 2896 7269
Montalto Uffugo CS 7 19669 26938
Luzzi CS 8 9396 36334
San Vincenzo La Costa CS 8 2195 38529
Rende CS 8 35338 73867
San Pietro in Guarano CS 9 3663 77530
Castrolibero CS 10 9894 87424
San Fili CS 10 2719 90143
Marano Marchesato CS 10 3553 93696
San Benedetto Ullano CS 10 1555 95251
Zumpano CS 11 2570 97821
Lappano CS 11 941 98762
Cosenza CS 11 67546 166308
Lattarico CS 11 4013 170321
Marano Principato CS 11 3180 173501
Rovito CS 12 3158 176659
Celico CS 13 2802 179461
Rota Greca CS 13 1156 180617
Spezzano della Sila CS 14 4541 185158
Cerisano CS 14 3196 188354
Bisignano CS 14 10203 198557
Trenta CS 14 2633 201190
Torano Castello CS 15 4614 205804
Casole Bruzio CS 15 2578 208382
Spezzano Piccolo CS 15 2079 210461
Mendicino CS 15 9450 219911
San Martino di Finita CS 15 1100 221011
Carolei CS 16 3330 224341
Serra Pedace CS 16 986 225327
Pedace CS 16 1907 227234
Cerzeto CS 16 1373 228607
Acri CS 17 20858 249465
Paola CS 17 16013 265478
Pietrafitta CS 17 1310 266788
Dipignano CS 17 4376 271164
Fuscaldo CS 18 8140 279304
Falconara Albanese CS 18 1427 280731
Mongrassano CS 18 1607 282338
San Lucido CS 18 6047 288385
Paterno Calabro CS 19 1398 289783
Santa Sofia d'Epiro CS 19 2628 292411
Cervicati CS 19 829 293240
Piane Crati CS 19 1423 294663
Aprigliano CS 19 2890 297553
Domanico CS 20 943 298496

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a N di Cosenza (67546 abitanti)
47 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
62 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
84 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1986-06-27
04:35:54
39.394 16.235 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 30269
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-06-27 04:35:54 ± 0.179
Latitudine 39.3940 ± 0.0105
Longitudine 16.2350 ± 0.0266
Profondità (km) 10 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 30269

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2572.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00040
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01999
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 30269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:31:30
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GIB.Z. 1986-06-27T04:36:32.50 10.0 undecidable manual PN 231 2.22 1.82 0
--.MG9.Z. 1986-06-27T04:36:25.00 10.0 undecidable manual SG 325 0.9102 -0.26 0.8
--.SO9.Z. 1986-06-27T04:36:18.00 10.0 undecidable manual PN 186 1.3209 -0.42 0.9
--.SGO.Z. 1986-06-27T04:36:18.00 10.0 undecidable manual PN 328 1.3542 -0.91 0.5
--.GR9.Z. 1986-06-27T04:36:15.00 10.0 undecidable manual SG 165 0.5883 -0.21 0.9
--.MMN.Z. 1986-06-27T04:36:12.80 10.0 undecidable manual SG 339 0.5217 -0.3 0.6
--.MG9.Z. 1986-06-27T04:36:11.50 10.0 undecidable manual PG 325 0.9102 -0.62 1
--.ORI.Z. 1986-06-27T04:36:09.50 10.0 undecidable manual PG 13 0.6771 1.69 0.1
--.DR9.Z. 1986-06-27T04:36:08.80 10.0 undecidable manual PG 197 0.777 -1.01 0.6
--.GR9.Z. 1986-06-27T04:36:06.20 10.0 undecidable manual PG 165 0.5883 -0.12 1.5
--.MMN.Z. 1986-06-27T04:36:05.10 10.0 undecidable manual PG 339 0.5217 0 1.5
--.SE2.Z. 1986-06-27T04:36:05.20 10.0 undecidable manual PG 135 0.5328 -0.07 1.5
--.CSI.Z. 1986-06-27T04:36:02.20 10.0 undecidable manual PG 6 0.3885 -0.36 1.4
--.ROI.Z. 1986-06-27T04:36:00.80 10.0 undecidable manual PG 55 0.3108 -0.26 1.4
--.TS9.Z. 1986-06-27T04:36:00.20 10.0 undecidable manual PG 16 0.2664 -0.21 1.5
--.CZI.Z. 1986-06-27T04:35:59.20 10.0 undecidable manual PG 204 0.1887 0.37 1.3
--.ACI.Z. 1986-06-27T04:35:56.50 10.0 undecidable manual PG 209 0.0444 0.01 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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