Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 15-06-1986 ore 09:11:00 (UTC) in zona: 3 km S Roccasicura (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km S Roccasicura (IS), il

  • 15-06-1986 09:11:00 (UTC)
  • 15-06-1986 11:11:00 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6740, 14.2240 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Roccasicura IS 3 550 550
Miranda IS 4 1047 1597
Forlì del Sannio IS 4 675 2272
Acquaviva d'Isernia IS 6 425 2697
Carovilli IS 7 1359 4056
Rionero Sannitico IS 8 1118 5174
Pesche IS 8 1661 6835
Pescolanciano IS 10 855 7690
Isernia IS 10 21842 29532
Sessano del Molise IS 10 727 30259
Fornelli IS 10 1909 32168
Cerro al Volturno IS 10 1281 33449
Vastogirardi IS 12 704 34153
Pettoranello del Molise IS 12 460 34613
Carpinone IS 12 1157 35770
Rocchetta a Volturno IS 13 1113 36883
Colli a Volturno IS 13 1349 38232
Macchia d'Isernia IS 13 1035 39267
San Pietro Avellana IS 13 503 39770
Castel San Vincenzo IS 14 516 40286
Chiauci IS 14 233 40519
Montenero Val Cocchiara IS 14 538 41057
Sant'Agapito IS 14 1496 42553
Montaquila IS 15 2456 45009
Civitanova del Sannio IS 15 945 45954
Scapoli IS 15 680 46634
Pizzone IS 16 329 46963
Castel di Sangro AQ 16 6538 53501
Pietrabbondante IS 16 759 54260
Castelpetroso IS 16 1680 55940
Longano IS 17 690 56630
Alfedena AQ 17 864 57494
Monteroduni IS 17 2264 59758
Scontrone AQ 17 574 60332
Castelpizzuto IS 18 155 60487
Castelverrino IS 18 115 60602
Santa Maria del Molise IS 18 665 61267
Capracotta IS 18 903 62170
Agnone IS 19 5139 67309
Duronia CB 20 405 67714
Poggio Sannita IS 20 702 68416
Bagnoli del Trigno IS 20 735 69151
Macchiagodena IS 20 1854 71005
Filignano IS 20 648 71653

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
67 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
76 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
78 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
82 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
83 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
84 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
86 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
86 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
88 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
93 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
93 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
94 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
95 Km a N di Portici (55274 abitanti)
96 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
97 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
97 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
99 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-06-15
09:11:00
41.674 14.224 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 29399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-06-15 09:11:00 ± 0.452
Latitudine 41.6740 ± 0.0221
Longitudine 14.2240 ± 0.0410
Profondità (km) 6 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 29399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4201.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 136
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01651
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 29399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:30:44
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MG9.Z. 1986-06-15T09:11:32.00 10.0 undecidable manual PN 146 1.8315 -0.8 0.6
--.AQU.Z. 1986-06-15T09:11:32.00 10.0 undecidable manual SG 318 0.9102 -0.93 0.3
--.SGO.Z. 1986-06-15T09:11:27.50 10.0 undecidable manual PN 143 1.3764 0.94 0.5
--.SOR.Z. 1986-06-15T09:11:22.00 10.0 undecidable manual PN 175 1.0878 -0.63 1
--.AQU.Z. 1986-06-15T09:11:20.00 10.0 undecidable manual PG 318 0.9102 0.6 1.1
--.MSC.Z. 1986-06-15T09:11:12.80 10.0 undecidable manual PG 201 0.5106 0.73 1
--.DUI.Z. 1986-06-15T09:11:09.00 10.0 undecidable manual SG 95 0.1665 1.05 0.3
--.SGG.Z. 1986-06-15T09:11:07.50 10.0 undecidable manual PG 158 0.3108 -0.38 1.5
--.DUI.Z. 1986-06-15T09:11:04.50 10.0 negative manual PG 95 0.1665 -0.47 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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