Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 17-07-1997 ore 03:52:22 (Italia) in zona: 4 km NE Acquacanina (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 4 km NE Acquacanina (MC), il

  • 17-07-1997 01:52:22 (UTC)
  • 17-07-1997 03:52:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0600, 13.2070 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Acquacanina MC 4 121 121
Fiastra MC 5 559 680
Cessapalombo MC 7 512 1192
Bolognola MC 7 142 1334
Sarnano MC 8 3264 4598
Caldarola MC 9 1823 6421
Camporotondo di Fiastrone MC 9 563 6984
Fiordimonte MC 10 202 7186
Pievebovigliana MC 10 866 8052
San Ginesio MC 11 3498 11550
Gualdo MC 11 815 12365
Belforte del Chienti MC 12 1886 14251
Pieve Torina MC 13 1458 15709
Serrapetrona MC 13 966 16675
Muccia MC 13 915 17590
Ussita MC 14 444 18034
Camerino MC 14 6974 25008
Amandola FM 15 3629 28637
Sant'Angelo in Pontano MC 16 1436 30073
Ripe San Ginesio MC 16 852 30925
Colmurano MC 17 1263 32188
Montefortino FM 17 1178 33366
Visso MC 17 1107 34473
Penna San Giovanni MC 18 1108 35581
Tolentino MC 18 20069 55650
Monte Cavallo MC 18 145 55795
Castelsantangelo sul Nera MC 19 281 56076
San Severino Marche MC 19 12726 68802
Monte San Martino MC 19 765 69567

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
60 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
67 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
67 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
72 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
80 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
89 Km a S di Fano (60888 abitanti)
98 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
98 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.0
1997-07-17
01:52:22
43.06 13.207 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 273509
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-07-17 01:52:22 ± 0.237
Latitudine 43.0600 ± 0.0131
Longitudine 13.2070 ± 0.0270
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 273509

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2629.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00364
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03003
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 273509
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:18:28

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 273509
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PTCC.Z. 1997-07-17T01:53:13.29 10.0 undecidable manual PN 1 3.33 -1.56 0.2
--.GU9.Z. 1997-07-17T01:53:00.79 10.0 undecidable manual PN 304 2.2866 0.43 1.1
--.BDI.Z. 1997-07-17T01:52:59.36 10.0 undecidable manual PN 298 2.1312 1.07 0.6
--.PQ9.Z. 1997-07-17T01:52:58.36 10.0 undecidable manual SG 171 1.0434 -0.2 0.7
--.ZC9.Z. 1997-07-17T01:52:57.70 10.0 undecidable manual PN 309 2.0535 0.44 1.2
--.CPI2.Z. 1997-07-17T01:52:53.73 10.0 undecidable manual PN 150 1.6761 1.65 0.2
--.PLI2.Z. 1997-07-17T01:52:53.60 10.0 undecidable manual PN 156 1.6428 1.46 0.4
--.RFI.Z. 1997-07-17T01:52:53.70 10.0 undecidable manual PN 161 1.8426 -0.62 1.1
--.DUI.Z. 1997-07-17T01:52:53.37 10.0 undecidable manual PN 145 1.6761 1.42 0.4
--.MNS.Z. 1997-07-17T01:52:50.49 10.0 undecidable manual SG 209 0.777 0.58 0.6
--.SDI.Z. 1997-07-17T01:52:48.11 10.0 undecidable manual PN 161 1.4208 -0.32 1.6
--.CSNT.Z. 1997-07-17T01:52:48.86 10.0 undecidable manual PN 286 1.443 -0.02 1.7
--.AQU.Z. 1997-07-17T01:52:47.10 10.0 undecidable manual SG 168 0.7215 -1.05 0.3
--.SFI.Z. 1997-07-17T01:52:46.71 10.0 undecidable manual PN 310 1.2987 -0.03 1.8
--.RDP.Z. 1997-07-17T01:52:46.66 10.0 undecidable manual PN 195 1.3431 -0.79 1.1
--.RSM.Z. 1997-07-17T01:52:42.51 10.0 undecidable manual PG 327 1.0212 -0.27 1.7
--.PQ9.Z. 1997-07-17T01:52:42.50 10.0 undecidable manual PG 171 1.0434 -1.09 0.7
--.ARV.Z. 1997-07-17T01:52:40.15 10.0 undecidable manual SG 336 0.4773 -0.18 0.7
--.ASS.Z. 1997-07-17T01:52:37.66 10.0 undecidable manual SG 270 0.3996 -0.12 0.7
--.MNS.Z. 1997-07-17T01:52:37.82 10.0 undecidable manual PG 209 0.777 -0.33 1.6
--.AQU.Z. 1997-07-17T01:52:36.40 10.0 undecidable manual PG 168 0.7215 -0.68 1.3
--.ARV.Z. 1997-07-17T01:52:32.27 10.0 undecidable manual PG 336 0.4773 -0.35 1.6
--.ASS.Z. 1997-07-17T01:52:31.35 10.0 undecidable manual PG 270 0.3996 0.2 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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