Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 04-01-1997 ore 05:16:44 (Italia) in zona: 1 km NE Monterosso Calabro (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km NE Monterosso Calabro (VV), il

  • 04-01-1997 04:16:44 (UTC)
  • 04-01-1997 05:16:44 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.7250, 16.2980 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monterosso Calabro VV 1 1729 1729
Polia VV 3 1023 2752
Capistrano VV 4 1042 3794
Francavilla Angitola VV 6 1939 5733
Filadelfia VV 7 5384 11117
San Nicola da Crissa VV 7 1335 12452
Filogaso VV 8 1417 13869
Vallelonga VV 9 706 14575
Maierato VV 9 2188 16763
San Vito sullo Ionio CZ 10 1811 18574
Cenadi CZ 10 563 19137
Torre di Ruggiero CZ 10 1033 20170
Olivadi CZ 11 529 20699
Vazzano VV 11 1067 21766
Chiaravalle Centrale CZ 11 5759 27525
Centrache CZ 12 401 27926
Curinga CZ 12 6779 34705
Pizzo VV 12 9278 43983
Pizzoni VV 12 1143 45126
Cardinale CZ 12 2188 47314
Argusto CZ 13 522 47836
Simbario VV 13 966 48802
Palermiti CZ 14 1213 50015
Sant'Onofrio VV 14 3067 53082
Spadola VV 14 825 53907
Brognaturo VV 14 735 54642
San Pietro a Maida CZ 14 4200 58842
Amaroni CZ 15 1855 60697
Soriano Calabro VV 15 2421 63118
Gagliato CZ 15 505 63623
Jacurso CZ 15 624 64247
Petrizzi CZ 16 1131 65378
Vallefiorita CZ 16 1771 67149
Girifalco CZ 16 5945 73094
Stefanaconi VV 16 2494 75588
Sorianello VV 16 1176 76764
Maida CZ 16 4566 81330
Cortale CZ 17 2117 83447
Gerocarne VV 17 2248 85695
Serra San Bruno VV 17 6734 92429
Satriano CZ 17 3448 95877
Montepaone CZ 18 5282 101159
Vibo Valentia VV 18 33941 135100
Gasperina CZ 19 2160 137260
Davoli CZ 19 5607 142867
Montauro CZ 19 1732 144599
San Sostene CZ 19 1370 145969
San Gregorio d'Ippona VV 19 2527 148496
Arena VV 19 1456 149952
Dasà VV 20 1208 151160

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
33 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
63 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
82 Km a SW di Crotone (62178 abitanti)
87 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
89 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.6
1997-01-04
04:16:44
38.725 16.298 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 259059
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-01-04 04:16:44 ± 0.24
Latitudine 38.7250 ± 0.0187
Longitudine 16.2980 ± 0.0371
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 259059

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3832.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 151
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02469
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 259059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:05:04

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 259059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PSB1.Z. 1997-01-04T04:17:30.21 10.0 undecidable manual PN 336 2.7417 0.8 0.7
--.BRT.Z. 1997-01-04T04:17:24.13 10.0 undecidable manual PN 16 2.2422 1.58 0.2
--.CI9.Z. 1997-01-04T04:17:23.38 10.0 undecidable manual PN 335 2.3421 -0.59 1
--.MU9.Z. 1997-01-04T04:17:21.60 10.0 undecidable manual PN 343 2.1201 0.11 1.4
--.LT9.Z. 1997-01-04T04:17:18.45 10.0 undecidable manual PN 11 1.9092 0.37 1.4
--.SGO.Z. 1997-01-04T04:17:17.69 10.0 undecidable manual PN 337 1.9758 -1.3 0.4
--.ATN.Z. 1997-01-04T04:17:16.59 10.0 undecidable manual SG 229 0.8658 1.04 0.3
--.MNO.Z. 1997-01-04T04:17:15.52 10.0 undecidable manual PN! 238 1.4874 3.38 0
--.SL9.Z. 1997-01-04T04:17:14.90 10.0 undecidable manual PN 343 1.7316 -0.74 1
--.TDS.Z. 1997-01-04T04:17:13.82 10.0 undecidable manual SG! 1 0.9213 -3.96 0
--.GMB.Z. 1997-01-04T04:17:11.80 10.0 undecidable manual SG 213 0.666 1.89 0
--.SOI.Z. 1997-01-04T04:17:09.50 10.0 undecidable manual SG 196 0.6771 -0.52 0.6
--.SC9.Z. 1997-01-04T04:17:09.88 10.0 undecidable manual SG 224 0.6438 1.14 0.3
--.ORI.Z. 1997-01-04T04:17:09.82 10.0 undecidable manual PN 4 1.3209 -0.17 1.9
--.SA1.Z. 1997-01-04T04:17:07.84 10.0 undecidable manual PN 262 1.1544 0.24 1.9
--.ATN.Z. 1997-01-04T04:17:02.86 10.0 undecidable manual PG 229 0.8658 0.26 1.9
--.TDS.Z. 1997-01-04T04:17:01.47 10.0 undecidable manual PG! 1 0.9213 -2.42 0
--.MO9.Z. 1997-01-04T04:17:01.98 10.0 undecidable manual PG 213 0.8658 -0.6 1.5
--.MSI.Z. 1997-01-04T04:17:00.53 10.0 undecidable manual PG 228 0.777 -0.5 1.6
--.GMB.Z. 1997-01-04T04:16:58.95 10.0 undecidable manual PG 213 0.666 0.02 2
--.SOI.Z. 1997-01-04T04:16:58.10 10.0 undecidable manual PG 196 0.6771 -1.14 0.7
--.SC9.Z. 1997-01-04T04:16:58.66 10.0 undecidable manual PG 224 0.6438 -0.01 2
--.GRI.Z. 1997-01-04T04:16:51.40 10.0 undecidable manual SG 44 0.1332 0.99 0.4
--.GRI.Z. 1997-01-04T04:16:47.59 10.0 undecidable manual PG 44 0.1332 -0.49 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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