Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 22-12-1996 ore 17:57:18 (UTC) in zona: 3 km S Bagnolo in Piano (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km S Bagnolo in Piano (RE), il

  • 22-12-1996 17:57:18 (UTC)
  • 22-12-1996 18:57:18 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7390, 10.6800 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnolo in Piano RE 3 9712 9712
Reggio nell'Emilia RE 6 171345 181057
Cadelbosco di Sopra RE 7 10628 191685
San Martino in Rio RE 8 8099 199784
Correggio RE 9 25897 225681
Castelnovo di Sotto RE 12 8462 234143
Rubiera RE 13 14864 249007
Rio Saliceto RE 13 6213 255220
Campegine RE 13 5029 260249
Novellara RE 13 13731 273980
Cavriago RE 13 9839 283819
Campagnola Emilia RE 13 5650 289469
Campogalliano MO 14 8845 298314
Albinea RE 15 8860 307174
Scandiano RE 15 25483 332657
Poviglio RE 16 7311 339968
Carpi MO 17 70699 410667
Casalgrande RE 17 19310 429977
Gattatico RE 18 5837 435814
Sant'Ilario d'Enza RE 18 11205 447019
Fabbrico RE 18 6693 453712
Bibbiano RE 18 10268 463980
Vezzano sul Crostolo RE 19 4259 468239
Montecchio Emilia RE 19 10530 478769
Gualtieri RE 19 6556 485325
Soliera MO 19 15461 500786
Quattro Castella RE 20 13195 513981

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a NE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
17 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
22 Km a W di Modena (184973 abitanti)
29 Km a E di Parma (192836 abitanti)
59 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
68 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
75 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
82 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
85 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
87 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
89 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
92 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
93 Km a W di Imola (69797 abitanti)
95 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
96 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
97 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
100 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.2
1996-12-22
17:57:18
44.739 10.68 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 258619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-12-22 17:57:18 ± 0.148
Latitudine 44.7390 ± 0.0092
Longitudine 10.6800 ± 0.0172
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 258619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1696.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 54
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 34
Numero di fasi 34
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02485
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 24
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 15
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 258619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:04:38

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 18
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 258619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1996-12-22T17:58:04.43 10.0 undecidable manual SN 26 1.4763 -0.6 0.6
--.MNS.Z. 1996-12-22T17:58:03.48 10.0 undecidable manual PN 147 2.7639 0.59 0.9
--.DOI.Z. 1996-12-22T17:58:00.22 10.0 undecidable manual PN 265 2.442 1.57 0.2
--.MDI.Z. 1996-12-22T17:57:59.54 10.0 undecidable manual SN 326 1.2432 0.06 0.7
--.TRI.Z. 1996-12-22T17:57:57.36 10.0 undecidable manual PN 64 2.3754 -0.23 1.2
--.FVI.Z. 1996-12-22T17:57:56.90 10.0 undecidable manual PN 37 2.3532 -1.32 0.4
--.GE9.Z. 1996-12-22T17:57:56.50 10.0 undecidable manual PN 47 2.2977 -0.17 1.3
--.ORO.Z. 1996-12-22T17:57:54.31 10.0 undecidable manual PN 295 2.0979 0.55 1.1
--.PII.Z. 1996-12-22T17:57:53.00 10.0 undecidable manual SG 186 1.0101 -0.83 0.3
--.ARV.Z. 1996-12-22T17:57:53.20 10.0 undecidable manual PN 126 2.0424 0.2 1.4
--.FB9.Z. 1996-12-22T17:57:51.89 10.0 undecidable manual PN 123 1.8204 1.8 0.1
--.BOB.Z. 1996-12-22T17:57:50.27 10.0 undecidable manual SG 272 0.8769 1.2 0.3
--.SAL.Z. 1996-12-22T17:57:50.14 10.0 undecidable manual SG 352 0.8769 1.07 0.2
--.BR9.Z. 1996-12-22T17:57:49.64 10.0 undecidable manual PN 352 1.7427 0.67 1
--.VAI.Z. 1996-12-22T17:57:49.53 10.0 undecidable manual PN 310 1.7427 0.52 1.2
--.CRE.Z. 1996-12-22T17:57:45.19 10.0 undecidable manual PN 140 1.443 0.43 1.5
--.CSNT.Z. 1996-12-22T17:57:44.00 10.0 undecidable manual PN 160 1.332 0.66 1.3
--.RSM.Z. 1996-12-22T17:57:44.94 10.0 undecidable manual PN 121 1.4985 -0.64 1.2
--.BDI.Z. 1996-12-22T17:57:43.36 10.0 undecidable manual SG 184 0.6771 0.59 0.6
--.CL9.Z. 1996-12-22T17:57:43.91 10.0 undecidable manual SG 78 0.6771 0.98 0.3
--.CTI.Z. 1996-12-22T17:57:43.58 10.0 undecidable manual PN 26 1.4763 -1.62 0.2
--.SFI.Z. 1996-12-22T17:57:41.30 10.0 undecidable manual PN 134 1.1766 0.14 1.8
--.MDI.Z. 1996-12-22T17:57:40.73 10.0 undecidable manual PN 326 1.2432 -1.27 0.5
--.PII.Z. 1996-12-22T17:57:38.10 10.0 undecidable manual PG 186 1.0101 -0.72 1.1
--.SAL.Z. 1996-12-22T17:57:35.36 10.0 undecidable manual PG 352 0.8769 -0.63 1.4
--.BOB.Z. 1996-12-22T17:57:35.70 10.0 undecidable manual PG 272 0.8769 -0.29 1.6
--.ZC9.Z. 1996-12-22T17:57:34.45 10.0 undecidable manual SG 150 0.444 -0.69 0.5
--.EB9.Z. 1996-12-22T17:57:32.27 10.0 undecidable manual SG 210 0.3663 -0.27 0.6
--.GU9.Z. 1996-12-22T17:57:32.96 10.0 undecidable manual SG 189 0.3885 -0.41 0.5
--.CL9.Z. 1996-12-22T17:57:32.53 10.0 undecidable manual PG 78 0.6771 0.09 1.8
--.BDI.Z. 1996-12-22T17:57:31.86 10.0 undecidable manual PG 184 0.6771 -0.49 1.4
--.ZC9.Z. 1996-12-22T17:57:28.49 10.0 undecidable manual PG 150 0.444 0.54 1.5
--.GU9.Z. 1996-12-22T17:57:26.70 10.0 undecidable manual PG 189 0.3885 -0.22 1.7
--.EB9.Z. 1996-12-22T17:57:26.47 10.0 positive manual PG 210 0.3663 0.03 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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