Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 08-05-1986 ore 09:02:38 (Italia) in zona: 2 km S Giarre (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km S Giarre (CT), il

  • 08-05-1986 07:02:38 (UTC)
  • 08-05-1986 09:02:38 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7100, 15.1840 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Giarre CT 2 27659 27659
Riposto CT 3 14838 42497
Santa Venerina CT 5 8592 51089
Sant'Alfio CT 5 1582 52671
Mascali CT 6 14282 66953
Milo CT 6 1087 68040
Zafferana Etnea CT 7 9517 77557
Fiumefreddo di Sicilia CT 10 9623 87180
Acireale CT 11 52622 139802
Piedimonte Etneo CT 11 3963 143765
Aci Catena CT 12 29851 173616
Aci Sant'Antonio CT 13 17984 191600
Viagrande CT 13 8563 200163
Calatabiano CT 13 5308 205471
Trecastagni CT 14 10910 216381
Aci Bonaccorsi CT 14 3524 219905
Pedara CT 15 14102 234007
Linguaglossa CT 15 5403 239410
Valverde CT 15 7840 247250
San Giovanni la Punta CT 17 23060 270310
Giardini-Naxos ME 17 9415 279725
Gaggi ME 17 3184 282909
San Gregorio di Catania CT 17 11966 294875
Nicolosi CT 17 7463 302338
Aci Castello CT 17 18723 321061
Tremestieri Etneo CT 18 20589 341650
Taormina ME 18 10960 352610
Castelmola ME 19 1088 353698
Mascalucia CT 19 31958 385656
Sant'Agata li Battiati CT 19 9479 395135
Gravina di Catania CT 20 25838 420973
Castiglione di Sicilia CT 20 3215 424188

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
24 Km a NE di Catania (314555 abitanti)
60 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
63 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
73 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
96 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1986-05-08
07:02:38
37.71 15.184 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 26859
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-05-08 07:02:38 ± 0.206
Latitudine 37.7100 ± 0.0137
Longitudine 15.1840 ± 0.0277
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 26859

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2872.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 141
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00607
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01935
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 26859
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:28:30
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CZI.Z. 1986-05-08T07:03:29.50 10.0 undecidable manual SN 25 1.6761 -0.34 0.5
--.ROI.Z. 1986-05-08T07:03:15.20 10.0 undecidable manual PN 29 2.1423 0.79 0.5
--.DR2.Z. 1986-05-08T07:03:15.50 10.0 undecidable manual SN 31 1.0989 -0.61 0.4
--.GIB.Z. 1986-05-08T07:03:12.50 10.0 undecidable manual SG 287 0.9546 0.94 0.2
--.CZI.Z. 1986-05-08T07:03:06.80 10.0 undecidable manual PN 25 1.6761 -1.14 0.2
--.PZI.Z. 1986-05-08T07:03:02.80 10.0 undecidable manual SG 195 0.6771 0.04 1
--.RI2.Z. 1986-05-08T07:03:02.70 10.0 undecidable manual PN 54 1.2432 0.74 0.8
--.DR2.Z. 1986-05-08T07:03:00.20 10.0 undecidable manual PN 31 1.0989 0.18 1.6
--.GIB.Z. 1986-05-08T07:02:57.00 10.0 undecidable manual PG 287 0.9546 -0.39 1.4
--.PZI.Z. 1986-05-08T07:02:52.20 10.0 positive manual PG 195 0.6771 -0.11 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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