Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 20-10-1996 ore 09:33:31 (Italia) in zona: 2 km S Cadelbosco di Sopra (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km S Cadelbosco di Sopra (RE), il

  • 20-10-1996 07:33:31 (UTC)
  • 20-10-1996 09:33:31 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7450, 10.5880 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cadelbosco di Sopra RE 2 10628 10628
Campegine RE 6 5029 15657
Reggio nell'Emilia RE 6 171345 187002
Bagnolo in Piano RE 7 9712 196714
Cavriago RE 7 9839 206553
Castelnovo di Sotto RE 8 8462 215015
Sant'Ilario d'Enza RE 11 11205 226220
Poviglio RE 11 7311 233531
Gattatico RE 11 5837 239368
Montecchio Emilia RE 12 10530 249898
Bibbiano RE 13 10268 260166
Albinea RE 14 8860 269026
Montechiarugolo PR 14 10813 279839
Quattro Castella RE 15 13195 293034
Correggio RE 16 25897 318931
San Martino in Rio RE 16 8099 327030
Sorbolo PR 16 9544 336574
Novellara RE 16 13731 350305
Vezzano sul Crostolo RE 16 4259 354564
Campagnola Emilia RE 17 5650 360214
Scandiano RE 18 25483 385697
Boretto RE 18 5272 390969
Gualtieri RE 18 6556 397525
Brescello RE 18 5617 403142
Rio Saliceto RE 19 6213 409355
San Polo d'Enza RE 19 6083 415438
Rubiera RE 19 14864 430302
Traversetolo PR 20 9425 439727

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a NW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
21 Km a E di Parma (192836 abitanti)
24 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
29 Km a W di Modena (184973 abitanti)
62 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
66 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
78 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
82 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
84 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
84 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
86 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
93 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
93 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
94 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
99 Km a W di Imola (69797 abitanti)
100 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1996-10-20
07:33:31
44.745 10.588 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 254959
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-10-20 07:33:31 ± 0.17
Latitudine 44.7450 ± 0.0088
Longitudine 10.5880 ± 0.0252
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 254959

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2216.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01562
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 254959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:01:15
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BR9.Z. 1996-10-20T07:34:25.71 10.0 undecidable manual SN 354 1.7316 0.65 0.3
--.CTI.Z. 1996-10-20T07:34:18.15 10.0 undecidable manual SN 29 1.4874 -1.29 0.1
--.SFI.Z. 1996-10-20T07:34:13.66 10.0 undecidable manual SN 132 1.221 0.59 0.4
--.PGD.Z. 1996-10-20T07:34:12.65 10.0 undecidable manual SN 136 1.1877 0.61 0.4
--.MDI.Z. 1996-10-20T07:34:12.71 10.0 undecidable manual SN 329 1.1988 0.36 0.5
--.PII.Z. 1996-10-20T07:34:07.53 10.0 undecidable manual SG 182 1.0101 -0.17 0.6
--.BR9.Z. 1996-10-20T07:34:03.37 10.0 undecidable manual PN 354 1.7316 0.76 0.6
--.CTI.Z. 1996-10-20T07:33:58.62 10.0 negative manual PN 29 1.4874 -0.74 1.3
--.BDI.Z. 1996-10-20T07:33:56.62 10.0 undecidable manual SG 179 0.6771 -0.1 0.7
--.SFI.Z. 1996-10-20T07:33:56.37 10.0 negative manual PN 132 1.221 0.68 1.6
--.MDI.Z. 1996-10-20T07:33:55.48 10.0 negative manual PN 329 1.1988 0.21 2.9
--.PGD.Z. 1996-10-20T07:33:55.40 10.0 undecidable manual PN 136 1.1877 -0.05 1.5
--.PII.Z. 1996-10-20T07:33:51.94 10.0 negative manual PG 182 1.0101 -0.64 1.9
--.ZC9.Z. 1996-10-20T07:33:51.53 10.0 undecidable manual SG 144 0.4773 1.27 0.1
--.GU9.Z. 1996-10-20T07:33:46.80 10.0 undecidable manual SG 179 0.3885 -0.43 0.5
--.EB9.Z. 1996-10-20T07:33:45.70 10.0 undecidable manual SG 200 0.3441 0.2 0.6
--.BDI.Z. 1996-10-20T07:33:45.24 10.0 undecidable manual PG 179 0.6771 -1.01 0.4
--.ZC9.Z. 1996-10-20T07:33:42.43 10.0 undecidable manual PG 144 0.4773 -0.08 1.7
--.EB9.Z. 1996-10-20T07:33:40.24 10.0 positive manual PG 200 0.3441 0.48 2.5
--.GU9.Z. 1996-10-20T07:33:40.50 10.0 undecidable manual PG 179 0.3885 -0.27 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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