Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 17-04-1986 ore 21:27:48 (UTC) in zona: 2 km W Gesualdo (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km W Gesualdo (AV), il

  • 17-04-1986 21:27:48 (UTC)
  • 17-04-1986 23:27:48 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.0010, 15.0500 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gesualdo AV 2 3516 3516
Paternopoli AV 3 2384 5900
Fontanarosa AV 3 3170 9070
Frigento AV 4 3780 12850
Villamaina AV 5 995 13845
Sant'Angelo all'Esca AV 5 801 14646
Luogosano AV 5 1187 15833
Sturno AV 6 3080 18913
Mirabella Eclano AV 7 7684 26597
Taurasi AV 8 2377 28974
Castelfranci AV 8 2041 31015
Grottaminarda AV 8 8137 39152
San Mango sul Calore AV 8 1185 40337
Torella dei Lombardi AV 9 2144 42481
Lapio AV 9 1572 44053
Castelvetere sul Calore AV 9 1615 45668
Montemarano AV 10 2851 48519
Rocca San Felice AV 11 851 49370
Melito Irpino AV 11 1920 51290
Torre Le Nocelle AV 12 1324 52614
Bonito AV 12 2448 55062
Flumeri AV 12 2963 58025
Montemiletto AV 12 5313 63338
Venticano AV 12 2537 65875
Castel Baronia AV 13 1129 67004
Nusco AV 13 4203 71207
Sant'Angelo dei Lombardi AV 13 4250 75457
Chiusano di San Domenico AV 14 2277 77734
Carife AV 14 1408 79142
Pietradefusi AV 14 2348 81490
San Nicola Baronia AV 14 771 82261
Guardia Lombardi AV 14 1718 83979
Montefalcione AV 14 3359 87338
Cassano Irpino AV 15 982 88320
San Sossio Baronia AV 15 1643 89963
Parolise AV 16 663 90626
Candida AV 16 1147 91773
Salza Irpina AV 16 772 92545
Trevico AV 16 993 93538
Villanova del Battista AV 16 1690 95228
Sorbo Serpico AV 17 583 95811
Apice BN 17 5686 101497
Pratola Serra AV 17 3764 105261
Montefusco AV 17 1338 106599
San Potito Ultra AV 17 1558 108157
San Nazzaro BN 17 884 109041
Santa Paolina AV 17 1256 110297
Calvi BN 17 2682 112979
Ariano Irpino AV 17 22700 135679
Volturara Irpina AV 17 3289 138968
Vallata AV 18 2714 141682
Montella AV 18 7780 149462
San Giorgio del Sannio BN 18 10022 159484
Prata di Principato Ultra AV 18 2944 162428
Manocalzati AV 18 3160 165588
Lioni AV 18 6201 171789
Morra De Sanctis AV 19 1297 173086
Vallesaccarda AV 19 1386 174472
Bagnoli Irpino AV 19 3217 177689
Tufo AV 19 889 178578
Zungoli AV 19 1099 179677
Santo Stefano del Sole AV 19 2208 181885
San Martino Sannita BN 19 1230 183115

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
27 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
43 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
44 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
44 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
52 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
57 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
59 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
61 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
62 Km a E di Portici (55274 abitanti)
62 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
63 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
63 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
65 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
66 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
69 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
71 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
73 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
75 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
77 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
81 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
82 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 1986-04-17
21:27:48
41.001 15.05 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 25739
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-04-17 21:27:48 ± 0.406
Latitudine 41.0010 ± 0.0130
Longitudine 15.0500 ± 0.0152
Profondità (km) 8 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 25739

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1922.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 76
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02647
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 25739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:27:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1986-04-17T21:28:38.00 10.0 undecidable manual SN 94 1.5762 0.4 0.5
--.ARV.Z. 1986-04-17T21:28:37.00 10.0 undecidable manual PN 328 2.9415 1.45 0.2
--.FG3.Z. 1986-04-17T21:28:23.00 10.0 undecidable manual SG 43 0.9657 0.57 0.6
--.CDM.Z. 1986-04-17T21:28:21.00 10.0 undecidable manual SG 84 0.9213 0.25 0.7
--.AQU.Z. 1986-04-17T21:28:21.50 10.0 undecidable manual PN 318 1.8204 1.25 0.4
--.BRT.Z. 1986-04-17T21:28:18.00 10.0 undecidable manual PN 94 1.5762 1.04 0.7
--.MSC.Z. 1986-04-17T21:28:17.50 10.0 undecidable manual SG 283 0.8214 -0.38 0.7
--.FG2.Z. 1986-04-17T21:28:16.50 10.0 undecidable manual SG 5 0.7992 -0.51 0.6
--.BAI.Z. 1986-04-17T21:28:15.00 10.0 undecidable manual PN 85 1.3764 0.88 0.9
--.SD1.Z. 1986-04-17T21:28:11.00 10.0 undecidable manual PN 307 1.1544 -0.2 1.6
--.OVO.Z. 1986-04-17T21:28:09.00 10.0 undecidable manual SG 250 0.5217 1.13 0.3
--.FG3.Z. 1986-04-17T21:28:07.00 10.0 undecidable manual PG 43 0.9657 -1.2 0.7
--.CDM.Z. 1986-04-17T21:28:07.50 10.0 undecidable manual PG 84 0.9213 0.27 1.7
--.MG9.Z. 1986-04-17T21:28:07.00 10.0 undecidable manual PG 156 0.9324 -0.6 1.4
--.SGO.Z. 1986-04-17T21:28:06.00 10.0 undecidable manual SG 156 0.4773 -0.58 0.6
--.MSC.Z. 1986-04-17T21:28:05.00 10.0 undecidable manual PG 283 0.8214 -0.57 1.5
--.DUI.Z. 1986-04-17T21:28:04.50 10.0 undecidable manual PG 326 0.7881 -0.31 1.7
--.FG2.Z. 1986-04-17T21:28:04.00 10.0 undecidable manual PG 5 0.7992 -1.07 0.9
--.SOR.Z. 1986-04-17T21:28:02.10 10.0 undecidable manual PG 232 0.6882 -0.69 1.4
--.FG4.Z. 1986-04-17T21:28:01.50 10.0 undecidable manual SG 69 0.3663 -1.64 0.1
--.OVO.Z. 1986-04-17T21:28:01.20 10.0 undecidable manual PG 250 0.5217 1.41 0.5
--.SGG.Z. 1986-04-17T21:28:00.40 10.0 undecidable manual PG 307 0.6327 -1.48 0.4
--.SGO.Z. 1986-04-17T21:27:58.50 10.0 positive manual PG 156 0.4773 -0.55 3
--.FG4.Z. 1986-04-17T21:27:57.00 10.0 undecidable manual PG 69 0.3663 -0.07 1.8
--.FG5.Z. 1986-04-17T21:27:56.50 10.0 undecidable manual PG 30 0.3219 0.36 1.7
--.TR9.Z. 1986-04-17T21:27:53.10 10.0 undecidable manual PG 71 0.1332 0.79 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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