Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 03-04-1996 ore 17:31:53 (Italia) in zona: 3 km E San Gregorio Magno (SA)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km E San Gregorio Magno (SA), il

  • 03-04-1996 15:31:53 (UTC)
  • 03-04-1996 17:31:53 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6610, 15.4330 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Gregorio Magno SA 3 4286 4286
Romagnano al Monte SA 4 368 4654
Ricigliano SA 4 1144 5798
Buccino SA 6 5047 10845
Balvano PZ 7 1830 12675
Salvitelle SA 8 560 13235
Vietri di Potenza PZ 9 2832 16067
Muro Lucano PZ 11 5497 21564
Auletta SA 11 2336 23900
Caggiano SA 12 2765 26665
Palomonte SA 12 3985 30650
Pertosa SA 13 690 31340
Colliano SA 14 3638 34978
Baragiano PZ 14 2671 37649
Castelgrande PZ 14 943 38592
Bella PZ 14 5171 43763
Savoia di Lucania PZ 14 1127 44890
Petina SA 15 1159 46049
Sicignano degli Alburni SA 16 3519 49568
Contursi Terme SA 16 3394 52962
Valva SA 16 1643 54605
Sant'Angelo Le Fratte PZ 17 1429 56034
Oliveto Citra SA 17 3802 59836
Polla SA 17 5279 65115
Picerno PZ 17 5985 71100
Laviano SA 18 1438 72538
Santomenna SA 19 443 72981
Pescopagano PZ 20 1910 74891
San Fele PZ 20 3004 77895
Castelnuovo di Conza SA 20 619 78514

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
38 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
57 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
61 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
61 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
76 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
77 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
78 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
80 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
90 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
91 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
93 Km a E di Portici (55274 abitanti)
93 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
95 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
96 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
96 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
98 Km a W di Matera (60436 abitanti)
99 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.5
1996-04-03
15:31:53
40.661 15.433 15 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 243319
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-04-03 15:31:53 ± 0.161
Latitudine 40.6610 ± 0.0051
Longitudine 15.4330 ± 0.0111
Profondità (km) 15 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 243319

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1094.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 127
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00478
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 243319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:50:17

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 243319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1996-04-03T15:32:12.35 10.0 undecidable manual SG 169 0.5328 -0.66 0
--.FG4.Z. 1996-04-03T15:32:11.29 10.0 undecidable manual SG 7 0.4662 0.09 0.5
--.CI9.Z. 1996-04-03T15:32:08.21 10.0 undecidable manual SG 302 0.3552 0.41 0.1
--.SL9.Z. 1996-04-03T15:32:06.10 10.0 undecidable manual SG 150 0.3108 0.02 0.6
--.MGR.Z. 1996-04-03T15:32:05.00 10.0 undecidable manual PG 169 0.5328 0.04 1.2
--.FG4.Z. 1996-04-03T15:32:03.66 10.0 undecidable manual PG 7 0.4662 -0.25 0.7
--.SL9.Z. 1996-04-03T15:32:01.28 10.0 undecidable manual PG 150 0.3108 0.38 0.4
--.CI9.Z. 1996-04-03T15:32:01.80 10.0 undecidable manual PG 302 0.3552 -0.15 1.2
--.SGO.Z. 1996-04-03T15:32:00.64 10.0 undecidable manual SG 222 0.1332 -0.25 0.3
--.MU9.Z. 1996-04-03T15:32:00.40 10.0 undecidable manual SG 23 0.111 -0.12 0.6
--.SGO.Z. 1996-04-03T15:31:58.20 10.0 negative manual PG 222 0.1332 0.06 3.1
--.MU9.Z. 1996-04-03T15:31:57.57 10.0 positive manual PG 23 0.111 0.03 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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