Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 24-02-1986 ore 10:46:09 (Italia) in zona: 6 km E Lattarico (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 6 km E Lattarico (CS), il

  • 24-02-1986 09:46:09 (UTC)
  • 24-02-1986 10:46:09 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.4600, 16.2030 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lattarico CS 6 4013 4013
Montalto Uffugo CS 7 19669 23682
Torano Castello CS 7 4614 28296
Luzzi CS 8 9396 37692
San Benedetto Ullano CS 8 1555 39247
Rota Greca CS 8 1156 40403
San Martino di Finita CS 9 1100 41503
Cerzeto CS 9 1373 42876
Bisignano CS 9 10203 53079
Rose CS 11 4373 57452
Mongrassano CS 11 1607 59059
Cervicati CS 11 829 59888
San Vincenzo La Costa CS 11 2195 62083
San Marco Argentano CS 13 7424 69507
Castiglione Cosentino CS 14 2896 72403
Rende CS 14 35338 107741
San Fili CS 14 2719 110460
Santa Sofia d'Epiro CS 15 2628 113088
Fuscaldo CS 15 8140 121228
Acri CS 16 20858 142086
San Pietro in Guarano CS 16 3663 145749
Marano Marchesato CS 16 3553 149302
Castrolibero CS 17 9894 159196
Fagnano Castello CS 17 3885 163081
Guardia Piemontese CS 17 1911 164992
Marano Principato CS 18 3180 168172
Paola CS 18 16013 184185
Roggiano Gravina CS 18 7208 191393
Santa Caterina Albanese CS 18 1222 192615
Lappano CS 18 941 193556
Zumpano CS 18 2570 196126
San Demetrio Corone CS 18 3559 199685
Tarsia CS 19 2054 201739
Cosenza CS 19 67546 269285
Rovito CS 20 3158 272443

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a N di Cosenza (67546 abitanti)
55 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
70 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
90 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1986-02-24
09:46:09
39.46 16.203 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 23119
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-02-24 09:46:09 ± 0.318
Latitudine 39.4600 ± 0.0156
Longitudine 16.2030 ± 0.0333
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 23119

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3342.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 106
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02598
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 23119
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:25:12
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SD1.Z. 1986-02-24T09:46:57.00 10.0 undecidable manual PN 321 2.886 1.05 0.5
--.PZI.Z. 1986-02-24T09:46:53.00 10.0 undecidable manual PN 202 2.5863 1.06 0.5
--.SGG.Z. 1986-02-24T09:46:49.00 10.0 undecidable manual PN 324 2.3643 0.14 1.2
--.MSC.Z. 1986-02-24T09:46:49.80 10.0 undecidable manual PN 316 2.4198 0.22 1.2
--.GIB.Z. 1986-02-24T09:46:47.50 10.0 undecidable manual PN 229 2.2422 0.41 1.1
--.OVO.Z. 1986-02-24T09:46:43.10 10.0 undecidable manual PN 315 1.9314 0.18 1.4
--.TR9.Z. 1986-02-24T09:46:42.00 10.0 undecidable manual PN 335 1.7427 1.69 0.1
--.BAI.Z. 1986-02-24T09:46:40.00 10.0 undecidable manual PN? 17 1.7205 0.04 0.6
--.SOR.Z. 1986-02-24T09:46:40.10 10.0 undecidable manual PN 308 1.8093 -1.12 0.5
--.LCI.Z. 1986-02-24T09:46:40.00 10.0 undecidable manual PN 58 1.6983 0.31 1.4
--.CDM.Z. 1986-02-24T09:46:39.00 10.0 undecidable manual PN 1 1.6095 0.52 1.3
--.PE1.Z. 1986-02-24T09:46:38.00 10.0 undecidable manual PN 34 1.6317 -0.74 1
--.BRT.Z. 1986-02-24T09:46:38.00 10.0 undecidable manual PN 26 1.5762 -0.06 1.6
--.MG9.Z. 1986-02-24T09:46:37.50 10.0 undecidable manual SG 323 0.8325 -1.68 0.1
--.RCI.Z. 1986-02-24T09:46:36.00 10.0 undecidable manual PN 198 1.4208 0.2 1.5
--.MT1.Z. 1986-02-24T09:46:35.90 10.0 undecidable manual PN 195 1.4874 -0.87 0.8
--.SGO.Z. 1986-02-24T09:46:34.00 10.0 undecidable manual PN 328 1.2876 -0.05 1.6
--.GR9.Z. 1986-02-24T09:46:33.33 10.0 undecidable manual SG 164 0.666 -0.26 0.6
--.MG9.Z. 1986-02-24T09:46:25.50 10.0 undecidable manual PG 323 0.8325 -1.32 0.4
--.GR9.Z. 1986-02-24T09:46:22.50 10.0 undecidable manual PG 164 0.666 -1.1 0.6
--.ACI.Z. 1986-02-24T09:46:13.00 10.0 undecidable manual PG 179 0.111 0.14 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download