Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 25-01-1986 ore 11:15:08 (Italia) in zona: 2 km E Ronzo Chienis (TN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km E Ronzo Chienis (TN), il

  • 25-01-1986 10:15:08 (UTC)
  • 25-01-1986 11:15:08 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8860, 10.9780 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ronzo-Chienis TN 2 976 976
Isera TN 2 2735 3711
Mori TN 4 9678 13389
Nogaredo TN 5 2065 15454
Rovereto TN 5 39289 54743
Villa Lagarina TN 6 3778 58521
Pomarolo TN 7 2452 60973
Volano TN 7 3169 64142
Brentonico TN 8 4015 68157
Trambileno TN 8 1452 69609
Nago-Torbole TN 8 2867 72476
Arco TN 8 17526 90002
Nomi TN 9 1398 91400
Drena TN 10 570 91970
Dro TN 10 4944 96914
Calliano TN 11 1807 98721
Riva del Garda TN 11 16926 115647
Tenno TN 12 2069 117716
Besenello TN 12 2654 120370
Cavedine TN 12 2987 123357
Cimone TN 13 728 124085
Aldeno TN 14 3059 127144
Terragnolo TN 14 716 127860
Ala TN 14 8913 136773
Madruzzo TN 15 2884 139657
Folgaria TN 15 3191 142848
Vallarsa TN 16 1395 144243
Garniga Terme TN 16 388 144631
Limone sul Garda BS 16 1181 145812
Avio TN 17 4133 149945
Fiavè TN 17 1117 151062
Comano Terme TN 18 2956 154018
Malcesine VR 19 3736 157754
Ledro TN 19 5395 163149
Bleggio Superiore TN 19 1568 164717

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
50 Km a N di Verona (258765 abitanti)
58 Km a NW di Vicenza (112953 abitanti)
70 Km a NE di Brescia (196480 abitanti)
74 Km a SW di Bolzano (106441 abitanti)
88 Km a NW di Padova (210401 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1986-01-25
10:15:08
45.886 10.978 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 21649
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-25 10:15:08 ± 0.215
Latitudine 45.8860 ± 0.0248
Longitudine 10.9780 ± 0.0195
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 21649

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3149.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 95
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00372
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02161
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 21649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:23:59
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RBL.Z. 1986-01-25T10:16:06.00 10.0 undecidable manual SN 71 1.8648 0.79 0.4
--.VAI.Z. 1986-01-25T10:15:58.00 10.0 undecidable manual SN 269 1.5318 0.88 0.4
--.FO1.Z. 1986-01-25T10:15:54.00 10.0 undecidable manual SN 59 1.4319 -0.67 0.6
--.CEY.Z. 1986-01-25T10:15:49.70 10.0 undecidable manual PN 91 2.3976 1.06 0.7
--.CRE.Z. 1986-01-25T10:15:49.00 10.0 undecidable manual PN 162 2.3643 0.89 0.9
--.ORO.Z. 1986-01-25T10:15:45.00 10.0 undecidable manual PN 263 2.0979 0.5 1.3
--.TRI.Z. 1986-01-25T10:15:43.00 10.0 undecidable manual PN 93 1.9425 0.64 1.3
--.RBL.Z. 1986-01-25T10:15:41.00 10.0 undecidable manual PN 71 1.8648 -0.36 1.6
--.MDI.Z. 1986-01-25T10:15:39.50 10.0 undecidable manual SG 263 0.8769 -0.65 0.6
--.TMA.Z. 1986-01-25T10:15:37.30 10.0 undecidable manual PN 278 1.4763 1.41 0.5
--.VAI.Z. 1986-01-25T10:15:36.00 10.0 undecidable manual PN 269 1.5318 -0.68 1.4
--.FO1.Z. 1986-01-25T10:15:34.00 10.0 undecidable manual PN 59 1.4319 -1.27 0.6
--.VDL.Z. 1986-01-25T10:15:32.50 10.0 undecidable manual PN 300 1.1988 0.38 1.8
--.OSS.Z. 1986-01-25T10:15:28.50 10.0 undecidable manual PG 324 0.9768 -0.19 1.9
--.MDI.Z. 1986-01-25T10:15:27.00 10.0 undecidable manual PG 263 0.8769 0.11 2
--.SAL.Z. 1986-01-25T10:15:24.00 10.0 undecidable manual SG 228 0.4107 -1.05 0.4
--.CTI.Z. 1986-01-25T10:15:18.50 10.0 undecidable manual PG 70 0.4884 -1.08 0.9
--.SAL.Z. 1986-01-25T10:15:17.00 10.0 undecidable manual PG 228 0.4107 -1.17 0.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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