Terremoto di magnitudo ML 3.3 del 17-01-2016 ore 19:53:04 (Italia) in zona: 2 km NE Vinchiaturo (CB)

Un terremoto di magnitudo ML 3.3 è avvenuto nella zona: 2 km NE Vinchiaturo (CB), il

  • 17-01-2016 18:53:04 (UTC)
  • 17-01-2016 19:53:04 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5080, 14.6020 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vinchiaturo CB 2 3324 3324
Baranello CB 4 2673 5997
Mirabello Sannitico CB 6 2180 8177
Busso CB 6 1273 9450
Ferrazzano CB 6 3344 12794
San Giuliano del Sannio CB 7 1029 13823
Colle d'Anchise CB 7 807 14630
Campobasso CB 7 49431 64061
Cercepiccola CB 8 681 64742
Oratino CB 9 1641 66383
Guardiaregia CB 10 801 67184
Campochiaro CB 10 646 67830
Casalciprano CB 10 564 68394
Spinete CB 10 1320 69714
San Polo Matese CB 10 470 70184
Sepino CB 11 1964 72148
Bojano CB 11 8058 80206
Cercemaggiore CB 11 3777 83983
Gildone CB 12 809 84792
Ripalimosani CB 13 3114 87906
Castropignano CB 13 947 88853
Sant'Elena Sannita IS 13 275 89128
Campodipietra CB 13 2570 91698
Matrice CB 15 1115 92813
San Giovanni in Galdo CB 15 580 93393
Toro CB 16 1391 94784
Sassinoro BN 16 618 95402
San Massimo CB 16 855 96257
Jelsi CB 16 1781 98038
Torella del Sannio CB 16 795 98833
Molise CB 16 167 99000
Frosolone IS 17 3170 102170
Montagano CB 17 1086 103256
Santa Croce del Sannio BN 17 927 104183
Macchiagodena IS 17 1854 106037
Cantalupo nel Sannio IS 18 739 106776
Pietraroja BN 18 545 107321
Limosano CB 19 768 108089
Fossalto CB 19 1345 109434
Morcone BN 19 4932 114366
Riccia CB 20 5262 119628
Campolieto CB 20 839 120467
Santa Maria del Molise IS 20 665 121132

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
45 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
53 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
65 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
68 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
68 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
68 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
70 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
72 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
73 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
76 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
79 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
79 Km a N di Portici (55274 abitanti)
80 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
81 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
83 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
85 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
85 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
90 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
91 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
93 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.3 2016-01-17
18:53:04
41.5082 14.6025 10 2016-05-17
13:16:22
Bollettino Sismico Italiano INGV 23429541
Rivista
Rev100
ML 3.3 2016-01-17
18:53:04
41.5298 14.6237 9 2016-01-17
19:11:31
Sala Sismica INGV-Roma 23130991
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-01-17 18:53:04 ± 0.1
Latitudine 41.5082 ± 0.0054
Longitudine 14.6025 ± 0.0072
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 23429541

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 550
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 507
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 119
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 550.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 72
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 44
Numero di fasi 42
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.36
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.28693
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 34
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 32
Parametri delle magnitudo

ML:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 23429541
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-03-08 10:44:18

ML:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 18
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 23130991
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-01-17 19:11:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MSAG.HHZ. 2016-01-17T18:53:38.04 0.6 undecidable manual S 78 110.7003 50 0.91 32
IV.CERT.HHZ. 2016-01-17T18:53:30.09 0.6 undecidable manual P 291 142.8459 50 1.64 20
IV.ACER.HNZ. 2016-01-17T18:53:29.43 0.6 undecidable manual P 125 137.6622 50 1.78 18
IV.PALZ.HHN. 2016-01-17T18:53:27.11 0.6 undecidable manual P 118 129.3705 50 0.72 33
IV.LATB.EHZ. 2016-01-17T18:53:27.57 0.3 undecidable manual P 270 136.2636 50 0.12 57
IV.FAGN.HHZ. 2016-01-17T18:53:25.15 0.6 undecidable manual P 315 118.8921 50 0.38 38
IV.LPEL.HHZ. 2016-01-17T18:53:25.83 0.6 undecidable manual S 330 69.0753 50 -0.18 43
IX.RDM3.HHZ. 2016-01-17T18:53:25.83 3.0 undecidable manual P 2.95 0
IV.VCEL.EHN. 2016-01-17T18:53:24.09 0.6 undecidable manual P 328 116.6943 50 -0.34 38
IV.MSAG.HHZ. 2016-01-17T18:53:24.07 0.3 undecidable manual P 78 110.7003 50 0.56 55
IV.MRLC.HHZ. 2016-01-17T18:53:24.35 0.6 undecidable manual P 138 111.4995 50 0.72 34
IV.T0110.HHZ. 2016-01-17T18:53:22.06 0.3 undecidable manual P 320 105.117 50 -0.59 55
IV.SGRT.HHZ. 2016-01-17T18:53:21.93 0.6 undecidable manual P 74 98.5236 50 0.31 40
IV.MELA.HHZ. 2016-01-17T18:53:20.47 0.3 undecidable manual S 63 48.7179 50 -0.11 69
IV.VVLD.HHZ. 2016-01-17T18:53:19.62 0.3 undecidable manual P 297 90.4428 50 -0.77 52
IV.RNI2.HHZ. 2016-01-17T18:53:19.21 0.6 undecidable manual S 300 43.1235 50 0.12 46
IV.MCRV.HHN. 2016-01-17T18:53:19.99 0.3 undecidable manual P 149 93.3399 50 -0.84 50
IV.SNAL.HHZ. 2016-01-17T18:53:18.42 0.1 undecidable manual P 142 82.1511 50 -0.68 74
IX.LIO3.HHZ. 2016-01-17T18:53:18.58 3.0 undecidable manual P -0.99 0
IV.CAFE.HHZ. 2016-01-17T18:53:17.60 0.3 undecidable manual P 135 75.0693 50 -0.41 61
IV.VAGA.HHZ. 2016-01-17T18:53:17.13 0.6 undecidable manual S 252 32.3454 50 0.94 36
IV.MODR.HHZ. 2016-01-17T18:53:17.95 0.1 undecidable manual P 237 72.4719 50 0.33 83
IV.LPEL.HHZ. 2016-01-17T18:53:16.62 0.1 undecidable manual P 330 69.0753 50 -0.47 81
IV.MIDA.HHZ. 2016-01-17T18:53:16.68 0.6 undecidable manual S 297 32.5452 50 0.43 44
IV.BIOG.HHZ. 2016-01-17T18:53:15.90 0.6 undecidable manual P 128 55.7997 50 0.85 36
IV.TRIV.HHZ. 2016-01-17T18:53:15.73 0.6 undecidable manual S 351 28.9488 50 0.42 44
IV.PIGN.HHZ. 2016-01-17T18:53:14.03 0.1 positive manual P 226 49.1175 50 0.02 93
IV.MOCO.HNE. 2016-01-17T18:53:14.24 0.3 undecidable manual P 108 48.7179 50 0.3 66
IV.PAOL.HHZ. 2016-01-17T18:53:14.33 0.3 undecidable manual P 183 53.0025 50 -0.28 66
IV.MRB1.HHZ. 2016-01-17T18:53:14.41 0.3 undecidable manual P 144 52.503 50 -0.13 68
IV.MELA.HHZ. 2016-01-17T18:53:13.28 0.1 positive manual P 63 48.7179 50 -0.67 79
IV.SGG.HHZ. 2016-01-17T18:53:13.60 0.6 undecidable manual S 234 22.9548 114 -0.01 49
IV.CERA.HHZ. 2016-01-17T18:53:13.91 0.1 undecidable manual P 282 49.5171 50 -0.17 90
IV.RNI2.HHZ. 2016-01-17T18:53:13.09 0.1 undecidable manual P 300 43.1235 50 0 94
IV.VAGA.HHZ. 2016-01-17T18:53:11.48 0.1 positive manual P 252 32.3454 50 0.05 95
IV.MIDA.HHZ. 2016-01-17T18:53:11.28 0.1 positive manual P 297 32.5452 50 -0.17 93
IV.PTRJ.HNZ. 2016-01-17T18:53:11.85 0.6 undecidable manual S 201 17.0718 121 0.04 49
IV.VITU.HHZ. 2016-01-17T18:53:11.86 0.1 undecidable manual P 176 36.1416 50 -0.15 93
IV.PSB1.HNE. 2016-01-17T18:53:11.87 0.3 undecidable manual P 151 36.0417 50 -0.13 70
IV.TRIV.HHZ. 2016-01-17T18:53:10.92 0.1 positive manual P 351 28.9488 50 0.01 97
IV.SGG.HHZ. 2016-01-17T18:53:09.92 0.3 undecidable manual P 234 22.9548 114 -0.01 73
IV.BSSO.HHE. 2016-01-17T18:53:09.04 0.6 undecidable manual S 350 4.2957 157 0.31 47
IV.PTRJ.HNZ. 2016-01-17T18:53:08.88 0.3 undecidable manual P 201 17.0718 121 -0.01 74
IV.BSSO.HHE. 2016-01-17T18:53:07.16 0.1 negative manual P 350 4.2957 157 0.05 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CERA.HNN. ML:3.3 0.004835 1.46 AML other m 2016-01-17T18:53:30.23
IV.CERA.HHN. ML:3.3 0.004985 1.46 AML other m 2016-01-17T18:53:30.23
IV.CERA.HNE. ML:3.3 0.005405 0.38 AML other m 2016-01-17T18:53:31.24
IV.CERA.HHE. ML:3.3 0.005484999999999999 0.38 AML other m 2016-01-17T18:53:31.24
IV.CERT.HHE. ML:3.1 0.0007 0.44 AML other m 2016-01-17T18:53:55.14
IV.CERT.HHN. ML:2.8 0.00033299999999999996 1.04 AML other m 2016-01-17T18:53:58.45
IV.FAGN.HHN. ML:3.2 0.00126 0.48 AML other m 2016-01-17T18:53:51.43
IV.FAGN.HHE. ML:3.4 0.001895 0.46 AML other m 2016-01-17T18:53:51.34
IV.LATB.EHN. ML:2.3 0.00011425 0.74 AML other m 2016-01-17T18:53:51.40
IV.LATB.EHE. ML:2.4 0.000161 0.84 AML other m 2016-01-17T18:53:59.70
IV.LPEL.HHN. ML:3.2 0.002605 0.78 AML other m 2016-01-17T18:53:29.32
IV.LPEL.HHE. ML:3.4 0.004205 0.3 AML other m 2016-01-17T18:53:29.60
IV.MIDA.HHE. ML:3.3 0.008285 0.46 AML other m 2016-01-17T18:53:22.93
IV.MIDA.HNE. ML:3.2 0.007945 0.46 AML other m 2016-01-17T18:53:22.93
IV.MIDA.HHN. ML:3.3 0.00825 0.6 AML other m 2016-01-17T18:53:20.18
IV.MIDA.HNN. ML:3.3 0.008125 0.62 AML other m 2016-01-17T18:53:20.18
IV.MODR.HHN. ML:3.4 0.003995 0.76 AML other m 2016-01-17T18:53:32.20
IV.MODR.HHE. ML:3.4 0.00397 1.58 AML other m 2016-01-17T18:53:33.58
IV.PIGN.HNN. ML:3.2 0.0038 0.32 AML other m 2016-01-17T18:53:28.11
IV.PIGN.HHN. ML:3.1 0.0036999999999999997 0.32 AML other m 2016-01-17T18:53:28.12
IV.PIGN.HNE. ML:3.2 0.004070000000000001 0.44 AML other m 2016-01-17T18:53:28.46
IV.PIGN.HHE. ML:3.2 0.004189999999999999 0.46 AML other m 2016-01-17T18:53:28.46
IV.PTRJ.HNE. ML:3.6 0.03075 0.48 AML other m 2016-01-17T18:53:12.89
IV.PTRJ.HHE. ML:3.6 0.03445 0.5 AML other m 2016-01-17T18:53:12.88
IV.PTRJ.HNN. ML:3.4 0.023649999999999997 0.46 AML other m 2016-01-17T18:53:16.31
IV.PTRJ.HHN. ML:3.5 0.02565 0.46 AML other m 2016-01-17T18:53:16.31
IV.RNI2.HHN. ML:3.3 0.006984999999999999 0.56 AML other m 2016-01-17T18:53:22.07
IV.RNI2.HNN. ML:3.3 0.006849999999999999 0.56 AML other m 2016-01-17T18:53:22.07
IV.RNI2.HHE. ML:3.3 0.00691 0.66 AML other m 2016-01-17T18:53:20.89
IV.RNI2.HNE. ML:3.3 0.00677 0.64 AML other m 2016-01-17T18:53:20.89
IV.SGG.HHN. ML:3.3 0.01405 0.4 AML other m 2016-01-17T18:53:20.31
IV.SGG.HHE. ML:3.3 0.0128 0.6 AML other m 2016-01-17T18:53:21.09
IV.T0110.HHE. ML:3.2 0.0014700000000000002 0.36 AML other m 2016-01-17T18:53:47.02
IV.T0110.HHN. ML:3.2 0.0014299999999999998 1.58 AML other m 2016-01-17T18:53:50.06
IV.TRIV.HHN. ML:3.5 0.0159 0.34 AML other m 2016-01-17T18:53:16.66
IV.TRIV.HNN. ML:3.4 0.014 0.36 AML other m 2016-01-17T18:53:16.67
IV.TRIV.HHE. ML:3.6 0.022 0.38 AML other m 2016-01-17T18:53:16.78
IV.TRIV.HNE. ML:3.6 0.0224 0.38 AML other m 2016-01-17T18:53:16.79
IV.VAGA.HHN. ML:3.7 0.0206 0.94 AML other m 2016-01-17T18:53:23.45
IV.VAGA.HNN. ML:3.7 0.020149999999999998 0.94 AML other m 2016-01-17T18:53:23.45
IV.VAGA.HNE. ML:3.5 0.01315 0.22 AML other m 2016-01-17T18:53:18.76
IV.VAGA.HHE. ML:3.5 0.013699999999999999 0.22 AML other m 2016-01-17T18:53:18.76
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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