Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 22-01-1986 ore 15:40:57 (Italia) in zona: 3 km E Miranda (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 3 km E Miranda (IS), il

  • 22-01-1986 14:40:57 (UTC)
  • 22-01-1986 15:40:57 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6530, 14.2850 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Miranda IS 3 1047 1047
Sessano del Molise IS 4 727 1774
Pesche IS 5 1661 3435
Pescolanciano IS 5 855 4290
Roccasicura IS 7 550 4840
Carovilli IS 7 1359 6199
Carpinone IS 8 1157 7356
Isernia IS 9 21842 29198
Pettoranello del Molise IS 9 460 29658
Chiauci IS 9 233 29891
Forlì del Sannio IS 10 675 30566
Civitanova del Sannio IS 10 945 31511
Acquaviva d'Isernia IS 11 425 31936
Castelpetroso IS 12 1680 33616
Fornelli IS 13 1909 35525
Sant'Agapito IS 13 1496 37021
Santa Maria del Molise IS 13 665 37686
Rionero Sannitico IS 14 1118 38804
Vastogirardi IS 14 704 39508
Pietrabbondante IS 14 759 40267
Macchia d'Isernia IS 14 1035 41302
Macchiagodena IS 14 1854 43156
Castelpizzuto IS 15 155 43311
Duronia CB 15 405 43716
Frosolone IS 15 3170 46886
Longano IS 15 690 47576
Cerro al Volturno IS 15 1281 48857
Bagnoli del Trigno IS 16 735 49592
Castelverrino IS 16 115 49707
Colli a Volturno IS 16 1349 51056
Rocchetta a Volturno IS 17 1113 52169
Montaquila IS 17 2456 54625
Cantalupo nel Sannio IS 17 739 55364
Monteroduni IS 17 2264 57628
San Pietro Avellana IS 17 503 58131
Molise CB 18 167 58298
Poggio Sannita IS 18 702 59000
Sant'Elena Sannita IS 18 275 59275
Agnone IS 18 5139 64414
Castel San Vincenzo IS 18 516 64930
Roccamandolfi IS 19 938 65868
Scapoli IS 19 680 66548
Montenero Val Cocchiara IS 19 538 67086
Torella del Sannio CB 20 795 67881

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
64 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
71 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
76 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
78 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
79 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
81 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
81 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
83 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
84 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
90 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
91 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
91 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
91 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
92 Km a N di Portici (55274 abitanti)
93 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
94 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
97 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
97 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1986-01-22
14:40:57
41.653 14.285 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 21499
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-22 14:40:57 ± 0.332
Latitudine 41.6530 ± 0.0260
Longitudine 14.2850 ± 0.0359
Profondità (km) 11 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 21499

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4154.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 115
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01878
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 21499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:23:52
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOR.Z. 1986-01-22T14:41:31.60 10.0 undecidable manual SN 178 1.0656 -1.27 0.4
--.AQU.Z. 1986-01-22T14:41:30.50 10.0 undecidable manual SG 317 0.9546 0.59 1
--.ARV.Z. 1986-01-22T14:41:30.00 10.0 undecidable manual PN 332 2.0868 -1.81 0.3
--.ASS.Z. 1986-01-22T14:41:29.50 10.0 undecidable manual PN 320 1.8537 0.96 0.9
--.MNS.Z. 1986-01-22T14:41:24.00 10.0 undecidable manual PN 302 1.3875 1.73 0.5
--.SGO.Z. 1986-01-22T14:41:21.50 10.0 undecidable manual PN 144 1.332 0.05 1.5
--.RDP.Z. 1986-01-22T14:41:20.00 10.0 undecidable manual PN 275 1.1655 0.79 1.3
--.MSC.Z. 1986-01-22T14:41:17.50 10.0 undecidable manual SG 207 0.5106 1.76 0.2
--.TR9.Z. 1986-01-22T14:41:16.40 10.0 undecidable manual PG 130 0.9213 0.79 1.5
--.SOR.Z. 1986-01-22T14:41:16.70 10.0 undecidable manual PN 178 1.0656 -1.09 1.1
--.AQU.Z. 1986-01-22T14:41:16.00 10.0 undecidable manual PG 317 0.9546 -0.09 1.8
--.OVO.Z. 1986-01-22T14:41:15.50 10.0 undecidable manual PG 174 0.8214 1.81 0.5
--.SD1.Z. 1986-01-22T14:41:09.00 10.0 undecidable manual SG 279 0.3552 -1.62 0.3
--.MSC.Z. 1986-01-22T14:41:07.40 10.0 undecidable manual PG 207 0.5106 -0.5 1.7
--.SD1.Z. 1986-01-22T14:41:04.00 10.0 undecidable manual PG 279 0.3552 -0.95 1.3
--.SGG.Z. 1986-01-22T14:41:02.00 10.0 undecidable manual PG 165 0.2664 -1.42 0.9
--.DUI.Z. 1986-01-22T14:41:00.50 10.0 undecidable manual PG 87 0.1221 -0.29 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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