Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 17-01-1986 ore 03:00:48 (Italia) in zona: N Isernia (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: N Isernia (IS), il

  • 17-01-1986 02:00:48 (UTC)
  • 17-01-1986 03:00:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5900, 14.2270 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Isernia IS 0 21842 21842
Pettoranello del Molise IS 5 460 22302
Sant'Agapito IS 5 1496 23798
Pesche IS 5 1661 25459
Macchia d'Isernia IS 6 1035 26494
Miranda IS 6 1047 27541
Fornelli IS 7 1909 29450
Longano IS 8 690 30140
Carpinone IS 8 1157 31297
Monteroduni IS 9 2264 33561
Castelpizzuto IS 9 155 33716
Montaquila IS 9 2456 36172
Colli a Volturno IS 10 1349 37521
Castelpetroso IS 10 1680 39201
Sessano del Molise IS 10 727 39928
Acquaviva d'Isernia IS 11 425 40353
Roccasicura IS 12 550 40903
Rocchetta a Volturno IS 12 1113 42016
Forlì del Sannio IS 12 675 42691
Cerro al Volturno IS 13 1281 43972
Santa Maria del Molise IS 13 665 44637
Pescolanciano IS 14 855 45492
Gallo Matese CE 14 579 46071
Scapoli IS 14 680 46751
Roccamandolfi IS 15 938 47689
Carovilli IS 15 1359 49048
Capriati a Volturno CE 15 1541 50589
Filignano IS 15 648 51237
Fontegreca CE 15 811 52048
Letino CE 15 712 52760
Macchiagodena IS 15 1854 54614
Castel San Vincenzo IS 16 516 55130
Rionero Sannitico IS 16 1118 56248
Cantalupo nel Sannio IS 16 739 56987
Pozzilli IS 16 2380 59367
Ciorlano CE 16 426 59793
Chiauci IS 17 233 60026
Civitanova del Sannio IS 17 945 60971
Prata Sannita CE 18 1502 62473
Pizzone IS 18 329 62802
Valle Agricola CE 19 890 63692
Frosolone IS 19 3170 66862
San Massimo CB 19 855 67717
Venafro IS 19 11280 78997
Montenero Val Cocchiara IS 19 538 79535

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
58 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
69 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
69 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
73 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
74 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
75 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
76 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
77 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
83 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
83 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
85 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
86 Km a N di Portici (55274 abitanti)
87 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
89 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
90 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
97 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
97 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
97 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-01-17
02:00:48
41.59 14.227 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 20719
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-17 02:00:48 ± 0.438
Latitudine 41.5900 ± 0.0293
Longitudine 14.2270 ± 0.0284
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 20719

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4024.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 137
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00397
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 20719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:23:14
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MSC.Z. 1986-01-17T02:01:07.70 10.0 undecidable manual SG? 205 0.444 2.21 0
--.SD1.Z. 1986-01-17T02:01:02.00 10.0 undecidable manual SG 291 0.333 0.64 0.7
--.SGG.Z. 1986-01-17T02:00:59.40 10.0 undecidable manual SG 150 0.222 1.84 0.1
--.MSC.Z. 1986-01-17T02:00:57.80 10.0 undecidable manual PG 205 0.444 -0.47 1.6
--.DUI.Z. 1986-01-17T02:00:56.50 10.0 undecidable manual SG 68 0.1776 0.73 0.7
--.SD1.Z. 1986-01-17T02:00:56.00 10.0 undecidable manual PG 291 0.333 0.11 2.2
--.SGG.Z. 1986-01-17T02:00:52.90 10.0 undecidable manual PG 150 0.222 -0.79 1.6
--.DUI.Z. 1986-01-17T02:00:51.00 10.0 undecidable manual PG? 68 0.1776 -1.66 0.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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