Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 17-01-1986 ore 01:17:25 (Italia) in zona: 1 km NW Macchia d'Isernia (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 1 km NW Macchia d'Isernia (IS), il

  • 17-01-1986 00:17:25 (UTC)
  • 17-01-1986 01:17:25 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5670, 14.1640 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Macchia d'Isernia IS 1 1035 1035
Montaquila IS 4 2456 3491
Fornelli IS 5 1909 5400
Monteroduni IS 5 2264 7664
Sant'Agapito IS 6 1496 9160
Isernia IS 6 21842 31002
Colli a Volturno IS 6 1349 32351
Longano IS 9 690 33041
Rocchetta a Volturno IS 9 1113 34154
Filignano IS 9 648 34802
Pettoranello del Molise IS 10 460 35262
Scapoli IS 10 680 35942
Pozzilli IS 10 2380 38322
Capriati a Volturno CE 11 1541 39863
Cerro al Volturno IS 11 1281 41144
Pesche IS 11 1661 42805
Miranda IS 11 1047 43852
Acquaviva d'Isernia IS 12 425 44277
Castelpizzuto IS 12 155 44432
Fontegreca CE 12 811 45243
Gallo Matese CE 12 579 45822
Ciorlano CE 13 426 46248
Castel San Vincenzo IS 13 516 46764
Venafro IS 13 11280 58044
Carpinone IS 14 1157 59201
Forlì del Sannio IS 14 675 59876
Letino CE 15 712 60588
Castelpetroso IS 15 1680 62268
Prata Sannita CE 15 1502 63770
Conca Casale IS 15 200 63970
Pizzone IS 15 329 64299
Roccasicura IS 16 550 64849
Sessano del Molise IS 16 727 65576
Rionero Sannitico IS 16 1118 66694
Viticuso FR 17 353 67047
Santa Maria del Molise IS 17 665 67712
Roccamandolfi IS 18 938 68650
Sesto Campano IS 18 2388 71038
Valle Agricola CE 18 890 71928
Acquafondata FR 18 263 72191
Pratella CE 18 1565 73756
Montenero Val Cocchiara IS 18 538 74294
Pescolanciano IS 19 855 75149
Cantalupo nel Sannio IS 20 739 75888
Carovilli IS 20 1359 77247
Ailano CE 20 1369 78616

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
56 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
66 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
71 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
71 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
71 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
73 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
74 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
74 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
80 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
81 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
84 Km a N di Portici (55274 abitanti)
86 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
87 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
88 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
90 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
96 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
100 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4 1986-01-17
00:17:25
41.567 14.164 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 20629
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-17 00:17:25 ± 0.303
Latitudine 41.5670 ± 0.0286
Longitudine 14.1640 ± 0.0354
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 20629

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4336.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 79
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04889
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri della magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 20629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:23:09
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SKO.Z. 1986-01-17T00:18:49.00 10.0 undecidable manual PN 83 5.4279 2.14 0.3
--.FO1.Z. 1986-01-17T00:18:42.50 10.0 undecidable manual PN 349 5.1171 -0.03 0.9
--.OHR.Z. 1986-01-17T00:18:42.00 10.0 undecidable manual PN 93 4.9839 1.16 0.7
--.CTI.Z. 1986-01-17T00:18:38.00 10.0 undecidable manual PN 339 4.8285 -0.56 0.9
--.IVA.Z. 1986-01-17T00:18:35.00 10.0 undecidable manual PN 71 4.4289 1.83 0.4
--.VOY.Z. 1986-01-17T00:18:34.30 10.0 undecidable manual PN 357 4.4511 0.76 0.9
--.PLE.Z. 1986-01-17T00:18:32.00 10.0 undecidable manual PN 63 4.2291 1.57 0.6
--.TTG.Z. 1986-01-17T00:18:26.00 10.0 undecidable manual PN 75 3.8739 0.48 1
--.SGO.Z. 1986-01-17T00:18:09.00 10.0 undecidable manual SN 139 1.3209 0.24 0.9
--.MAO.Z. 1986-01-17T00:18:05.00 10.0 undecidable manual PN 291 2.3865 -0.07 1.5
--.ORI.Z. 1986-01-17T00:18:04.50 10.0 undecidable manual PN 130 2.2866 0.75 1.3
--.BAI.Z. 1986-01-17T00:18:00.00 10.0 undecidable manual PN 102 2.0868 -0.9 1.2
--.ASS.Z. 1986-01-17T00:17:56.00 10.0 undecidable manual PN 323 1.8648 -1.85 0.6
--.MNS.Z. 1986-01-17T00:17:51.00 10.0 undecidable manual PN 307 1.3653 -0.07 1.5
--.SGO.Z. 1986-01-17T00:17:50.00 10.0 negative manual PN 139 1.3209 -0.43 2.8
--.RDP.Z. 1986-01-17T00:17:49.00 10.0 undecidable manual PN 280 1.0989 1.7 0.7
--.AQU.Z. 1986-01-17T00:17:43.50 10.0 undecidable manual PG 324 0.9657 -1.51 0.8
--.OVO.Z. 1986-01-17T00:17:43.00 10.0 undecidable manual PG 166 0.7548 1.85 0.6
--.TR9.Z. 1986-01-17T00:17:42.50 10.0 undecidable manual PG 122 0.9546 -2.24 0.4
--.SOR.Z. 1986-01-17T00:17:41.40 10.0 undecidable manual PG 172 0.9879 -4.06 0
--.MSC.Z. 1986-01-17T00:17:35.50 10.0 undecidable manual PG 201 0.3996 1.1 1.1
--.SD1.Z. 1986-01-17T00:17:32.50 10.0 undecidable manual PG 298 0.2997 0.35 1.4
--.SGG.Z. 1986-01-17T00:17:30.70 10.0 positive manual PG 138 0.2331 -0.16 1.5
--.DUI.Z. 1986-01-17T00:17:29.40 10.0 positive manual PG 67 0.2331 -1.38 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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