Terremoto di magnitudo M 4.0 del 12-01-1986 ore 21:04:07 (UTC) in zona: 3 km N Pescolanciano (IS)

Un terremoto di magnitudo M 4.0 è avvenuto nella zona: 3 km N Pescolanciano (IS), il

  • 12-01-1986 21:04:07 (UTC)
  • 12-01-1986 22:04:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7070, 14.3370 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pescolanciano IS 3 855 855
Carovilli IS 4 1359 2214
Chiauci IS 5 233 2447
Pietrabbondante IS 6 759 3206
Civitanova del Sannio IS 7 945 4151
Sessano del Molise IS 8 727 4878
Castelverrino IS 9 115 4993
Roccasicura IS 9 550 5543
Vastogirardi IS 10 704 6247
Bagnoli del Trigno IS 10 735 6982
Miranda IS 10 1047 8029
Poggio Sannita IS 10 702 8731
Agnone IS 11 5139 13870
Duronia CB 12 405 14275
Pesche IS 12 1661 15936
Carpinone IS 13 1157 17093
Forlì del Sannio IS 13 675 17768
Frosolone IS 15 3170 20938
Belmonte del Sannio IS 15 768 21706
Salcito CB 15 683 22389
Capracotta IS 15 903 23292
Pettoranello del Molise IS 16 460 23752
Molise CB 16 167 23919
Pietracupa CB 16 215 24134
San Pietro Avellana IS 16 503 24637
Acquaviva d'Isernia IS 16 425 25062
Isernia IS 16 21842 46904
Castelpetroso IS 16 1680 48584
Rionero Sannitico IS 16 1118 49702
Torella del Sannio CB 17 795 50497
Santa Maria del Molise IS 17 665 51162
Macchiagodena IS 17 1854 53016
Schiavi di Abruzzo CH 17 860 53876
Fossalto CB 18 1345 55221
Sant'Elena Sannita IS 18 275 55496
Castel del Giudice IS 19 346 55842
Pescopennataro IS 20 285 56127
Fornelli IS 20 1909 58036
Trivento CB 20 4730 62766

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
70 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
73 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
74 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
82 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
85 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
85 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
87 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
87 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
87 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
89 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
91 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
91 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
96 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
97 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
98 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
98 Km a N di Portici (55274 abitanti)
100 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
M 4.0 1986-01-12
21:04:07
41.707 14.337 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 20159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-12 21:04:07 ± 0.462
Latitudine 41.7070 ± 0.0445
Longitudine 14.3370 ± 0.0420
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 20159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6050.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 130
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00283
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.05553
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

M:4.0

Campo Valore
Valore 4.0
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 20159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:50:03
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VAY.Z. 1986-01-12T21:05:37.30 10.0 undecidable manual PN 90 6.1605 -0.63 0.9
--.SKO.Z. 1986-01-12T21:05:24.20 10.0 undecidable manual PN 84 5.2836 -1.67 0.5
--.KBN.Z. 1986-01-12T21:05:22.80 10.0 undecidable manual PN 100 4.9617 1.41 0.6
--.OHR.Z. 1986-01-12T21:05:21.50 10.0 undecidable manual PN 94 4.8729 1.31 0.7
--.SDA.Z. 1986-01-12T21:05:05.00 10.0 undecidable manual PN 83 3.8406 -1.11 1
--.FIR.Z. 1986-01-12T21:04:57.00 10.0 undecidable manual PN 313 3.0525 1.74 0.6
--.ORI.Z. 1986-01-12T21:04:45.50 10.0 undecidable manual PN 135 2.2866 0.77 1.3
--.OVO.Z. 1986-01-12T21:04:23.90 10.0 undecidable manual PG 177 0.8769 -0.69 1.4
--.MSC.Z. 1986-01-12T21:04:21.00 10.0 undecidable manual PG 208 0.5772 1.92 0.5
--.SD1.Z. 1986-01-12T21:04:14.50 10.0 positive manual PG 270 0.3885 -1.05 2.3
--.SGG.Z. 1986-01-12T21:04:13.20 10.0 undecidable manual PG 174 0.3108 -1.02 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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