Terremoto di magnitudo Md 3.6 del 09-01-1986 ore 21:39:32 (UTC) in zona: 5 km W Muro Lucano (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.6 è avvenuto nella zona: 5 km W Muro Lucano (PZ), il

  • 09-01-1986 21:39:32 (UTC)
  • 09-01-1986 22:39:32 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.7360, 15.4330 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Muro Lucano PZ 5 5497 5497
Castelgrande PZ 6 943 6440
Ricigliano SA 9 1144 7584
San Gregorio Magno SA 9 4286 11870
Bella PZ 9 5171 17041
Balvano PZ 12 1830 18871
Pescopagano PZ 12 1910 20781
Colliano SA 12 3638 24419
Romagnano al Monte SA 12 368 24787
Laviano SA 12 1438 26225
Santomenna SA 12 443 26668
Buccino SA 13 5047 31715
San Fele PZ 13 3004 34719
Castelnuovo di Conza SA 13 619 35338
Sant'Andrea di Conza AV 13 1539 36877
Rapone PZ 14 990 37867
Valva SA 14 1643 39510
Palomonte SA 15 3985 43495
Baragiano PZ 15 2671 46166
Ruvo del Monte PZ 16 1083 47249
Conza della Campania AV 16 1373 48622
Salvitelle SA 16 560 49182
Vietri di Potenza PZ 16 2832 52014
Oliveto Citra SA 17 3802 55816
Calitri AV 18 4666 60482
Calabritto AV 19 2391 62873
Contursi Terme SA 19 3394 66267
Cairano AV 19 326 66593
Senerchia AV 19 842 67435
Caggiano SA 19 2765 70200
Caposele AV 19 3483 73683
Auletta SA 20 2336 76019
Teora AV 20 1537 77556

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
40 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
57 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
57 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
61 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
70 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
71 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
76 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
80 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
81 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
90 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
91 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
91 Km a E di Portici (55274 abitanti)
92 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
92 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
95 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
96 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
97 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
98 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
99 Km a W di Matera (60436 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.6 1986-01-09
21:39:32
40.736 15.433 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 19829
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-01-09 21:39:32 ± 0.329
Latitudine 40.7360 ± 0.0302
Longitudine 15.4330 ± 0.0350
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 19829

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4467.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 100
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04865
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:3.6

Campo Valore
Valore 3.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 19829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:22:27
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VOY.Z. 1986-01-09T21:40:54.00 10.0 undecidable manual PN 348 5.3946 0.02 1
--.VAY.Z. 1986-01-09T21:40:53.30 10.0 undecidable manual PN 81 5.3946 -0.7 0.9
--.KBN.Z. 1986-01-09T21:40:36.80 10.0 undecidable manual PN 89 4.0404 1.42 0.6
--.OHR.Z. 1986-01-09T21:40:36.00 10.0 undecidable manual PN 82 4.0626 0.42 1.2
--.PHP.Z. 1986-01-09T21:40:33.70 10.0 undecidable manual PN 74 3.8739 0.68 1.1
--.TIR.Z. 1986-01-09T21:40:27.50 10.0 undecidable manual PN 78 3.3855 1.18 0.9
--.VLO.Z. 1986-01-09T21:40:23.90 10.0 undecidable manual PN 93 3.0858 1.7 0.5
--.MNS.Z. 1986-01-09T21:40:17.50 10.0 undecidable manual PN 309 2.6307 1.59 0.7
--.BRT.Z. 1986-01-09T21:40:15.00 10.0 undecidable manual SN 83 1.2987 -0.75 0.8
--.LCI.Z. 1986-01-09T21:40:09.50 10.0 undecidable manual PN 100 2.0646 1.3 0.9
--.SD1.Z. 1986-01-09T21:40:00.10 10.0 undecidable manual PN 309 1.554 -1.03 1.1
--.BRT.Z. 1986-01-09T21:39:56.50 10.0 undecidable manual PN 83 1.2987 -1.13 1
--.DUI.Z. 1986-01-09T21:39:55.00 10.0 undecidable manual PN 321 1.1655 -0.89 1.2
--.BAI.Z. 1986-01-09T21:39:53.00 10.0 undecidable manual PN 70 1.1544 -2.55 0.2
--.ORI.Z. 1986-01-09T21:39:52.00 10.0 undecidable manual PG 131 1.0212 -1.63 0.6
--.SGO.Z. 1986-01-09T21:39:37.50 10.0 positive manual PG 208 0.1998 0.05 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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