Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 05-05-1993 ore 12:08:13 (UTC) in zona: 6 km SW Lioni (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 6 km SW Lioni (AV), il

  • 05-05-1993 12:08:13 (UTC)
  • 05-05-1993 14:08:13 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8340, 15.1520 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lioni AV 6 6201 6201
Caposele AV 7 3483 9684
Bagnoli Irpino AV 7 3217 12901
Calabritto AV 8 2391 15292
Nusco AV 8 4203 19495
Teora AV 9 1537 21032
Sant'Angelo dei Lombardi AV 11 4250 25282
Senerchia AV 11 842 26124
Cassano Irpino AV 11 982 27106
Montella AV 11 7780 34886
Torella dei Lombardi AV 13 2144 37030
Morra De Sanctis AV 13 1297 38327
Acerno SA 13 2783 41110
Rocca San Felice AV 13 851 41961
Laviano SA 14 1438 43399
Castelfranci AV 14 2041 45440
Guardia Lombardi AV 14 1718 47158
Valva SA 14 1643 48801
Castelnuovo di Conza SA 14 619 49420
Santomenna SA 15 443 49863
Conza della Campania AV 16 1373 51236
Montemarano AV 16 2851 54087
Villamaina AV 16 995 55082
Colliano SA 17 3638 58720
Oliveto Citra SA 17 3802 62522
Castelvetere sul Calore AV 18 1615 64137
Andretta AV 18 1927 66064
Paternopoli AV 19 2384 68448
Sant'Andrea di Conza AV 19 1539 69987
Campagna SA 19 16703 86690
Cairano AV 20 326 87016

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
31 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
37 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
40 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
45 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
53 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
59 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
59 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
66 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
67 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
67 Km a E di Portici (55274 abitanti)
68 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
71 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
73 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
74 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
77 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
79 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
81 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
81 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
81 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
89 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
97 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.1
1993-05-05
12:08:13
40.834 15.152 14 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 184489
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-05-05 12:08:13 ± 0.203
Latitudine 40.8340 ± 0.0123
Longitudine 15.1520 ± 0.0295
Profondità (km) 14 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 184489

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2830.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 121
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00947
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 184489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:53:11

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 184489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FG3.Z. 1993-05-05T12:08:48.40 10.0 undecidable manual SN 34 1.0545 -0.77 0.3
--.RFI.Z. 1993-05-05T12:08:46.50 10.0 undecidable manual SN 298 0.9879 -0.81 0.4
--.SGG.N. 1993-05-05T12:08:44.00 10.0 undecidable manual SG! 313 0.7992 2.46 0
--.MGR.Z. 1993-05-05T12:08:43.40 10.0 undecidable manual SG! 156 0.7548 2.84 0
--.RFI.Z. 1993-05-05T12:08:34.11 10.0 undecidable manual PN 298 0.9879 0.94 0.6
--.DUI.Z. 1993-05-05T12:08:34.40 10.0 undecidable manual PN 327 0.9657 1.15 0.4
--.FG3.Z. 1993-05-05T12:08:33.88 10.0 undecidable manual PN 34 1.0545 -0.15 1.4
--.SGG.Z. 1993-05-05T12:08:30.20 10.0 undecidable manual PG 313 0.7992 0.36 1.5
--.MGR.Z. 1993-05-05T12:08:29.22 10.0 undecidable manual PG 156 0.7548 0.16 1.8
--.SGO.Z. 1993-05-05T12:08:26.24 10.0 undecidable manual SG 156 0.2997 0.78 0.4
--.SOR.Z. 1993-05-05T12:08:25.90 10.0 undecidable manual PG 248 0.666 -1.45 0.3
--.MT9.Z. 1993-05-05T12:08:25.90 10.0 undecidable manual PG 186 0.5883 -0.23 1.8
--.TR9.Z. 1993-05-05T12:08:22.90 10.0 undecidable manual SG 15 0.2109 -0.08 0.7
--.SGO.Z. 1993-05-05T12:08:20.60 10.0 undecidable manual PG 156 0.2997 0.05 1.9
--.TR9.Z. 1993-05-05T12:08:18.60 10.0 undecidable manual PG 15 0.2109 -0.52 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download