Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 06-03-1993 ore 09:19:45 (Italia) in zona: 2 km N Cerro al Volturno (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km N Cerro al Volturno (IS), il

  • 06-03-1993 08:19:45 (UTC)
  • 06-03-1993 09:19:45 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6740, 14.0980 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cerro al Volturno IS 2 1281 1281
Castel San Vincenzo IS 4 516 1797
Acquaviva d'Isernia IS 4 425 2222
Pizzone IS 5 329 2551
Montenero Val Cocchiara IS 5 538 3089
Rocchetta a Volturno IS 6 1113 4202
Rionero Sannitico IS 6 1118 5320
Scapoli IS 7 680 6000
Forlì del Sannio IS 7 675 6675
Colli a Volturno IS 8 1349 8024
Fornelli IS 8 1909 9933
Alfedena AQ 9 864 10797
Scontrone AQ 10 574 11371
Roccasicura IS 12 550 11921
Montaquila IS 12 2456 14377
Castel di Sangro AQ 13 6538 20915
Miranda IS 13 1047 21962
Barrea AQ 13 726 22688
Macchia d'Isernia IS 14 1035 23723
Isernia IS 14 21842 45565
Filignano IS 15 648 46213
San Pietro Avellana IS 15 503 46716
San Biagio Saracinisco FR 16 349 47065
Civitella Alfedena AQ 17 296 47361
Pesche IS 17 1661 49022
Carovilli IS 17 1359 50381
Vastogirardi IS 18 704 51085
Sant'Agapito IS 18 1496 52581
Monteroduni IS 18 2264 54845
Villetta Barrea AQ 18 653 55498
Pozzilli IS 18 2380 57878
Pettoranello del Molise IS 19 460 58338
Acquafondata FR 19 263 58601
Picinisco FR 19 1218 59819
Roccaraso AQ 19 1627 61446
Viticuso FR 20 353 61799
Sessano del Molise IS 20 727 62526
Pescolanciano IS 20 855 63381

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
69 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
78 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
83 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
83 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
84 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
85 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
87 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
87 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
89 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
92 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
94 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
94 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
95 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
97 Km a N di Portici (55274 abitanti)
98 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.7
1993-03-06
08:19:45
41.674 14.098 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 181229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-03-06 08:19:45 ± 0.206
Latitudine 41.6740 ± 0.0120
Longitudine 14.0980 ± 0.0133
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 181229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1733.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 130
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01295
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 181229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:50:02

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 181229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1993-03-06T08:20:12.25 10.0 undecidable manual PN 140 1.443 0.25 0.9
--.AQU.Z. 1993-03-06T08:20:03.46 10.0 undecidable manual PG 322 0.8436 0.59 0.7
--.RFI.Z. 1993-03-06T08:20:00.41 10.0 undecidable manual SG 192 0.3774 0.15 0.8
--.RFI.Z. 1993-03-06T08:19:54.50 10.0 undecidable manual PG 192 0.3774 0.07 2.1
--.DUI.Z. 1993-03-06T08:19:54.89 10.0 undecidable manual SG 92 0.2553 -1.04 0.1
--.SDI.Z. 1993-03-06T08:19:53.57 10.0 undecidable manual SG 279 0.2109 -0.37 0.6
--.DUI.Z. 1993-03-06T08:19:51.63 10.0 undecidable manual PG 92 0.2553 0.15 2
--.SDI.Z. 1993-03-06T08:19:49.77 10.0 undecidable manual PG 279 0.2109 -0.56 0.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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