Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 26-02-1993 ore 21:36:03 (Italia) in zona: Costa Calabra sud occidentale (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: Costa Calabra sud occidentale (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria), il

  • 26-02-1993 20:36:03 (UTC)
  • 26-02-1993 21:36:03 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.4750, 15.8890 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Ferdinando RC 3 4490 4490
Gioia Tauro RC 5 19864 24354
Rosarno RC 8 14841 39195
Nicotera VV 9 6290 45485
Rizziconi RC 9 7829 53314
Limbadi VV 11 3695 57009
Joppolo VV 12 1926 58935
Palmi RC 13 18930 77865
San Calogero VV 15 4315 82180
Seminara RC 15 2811 84991
Melicucco RC 16 5101 90092
Feroleto della Chiesa RC 16 1695 91787
Ricadi VV 17 4900 96687
Rombiolo VV 17 4569 101256
Laureana di Borrello RC 17 5174 106430
Spilinga VV 17 1464 107894
Taurianova RC 17 15636 123530
Candidoni RC 18 416 123946
Anoia RC 18 2212 126158
Polistena RC 18 10496 136654
Maropati RC 19 1524 138178
Melicuccà RC 19 930 139108
Serrata RC 19 845 139953
Galatro RC 19 1709 141662
Cinquefrondi RC 19 6539 148201
Varapodio RC 20 2160 150361
Terranova Sappo Minulio RC 20 523 150884

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
43 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
46 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
67 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
78 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
97 Km a SW di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.5
1993-02-26
20:36:03
38.475 15.889 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 180869
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1993-02-26 20:36:03 ± 0.474
Latitudine 38.4750 ± 0.0104
Longitudine 15.8890 ± 0.0193
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 180869

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2040.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 124
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00227
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01506
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 180869
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:49:41

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 180869
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1993-02-26T20:36:54.33 10.0 undecidable manual SN 351 1.6761 0.15 0.3
--.MEU.Z. 1993-02-26T20:36:52.46 10.0 undecidable manual SN 211 1.5873 0.24 0.3
--.TDS.Z. 1993-02-26T20:36:44.56 10.0 undecidable manual SN 16 1.2321 1.01 0.1
--.MGR.Z. 1993-02-26T20:36:32.40 10.0 undecidable manual PN 351 1.6761 -0.39 0.7
--.MEU.Z. 1993-02-26T20:36:30.10 10.0 undecidable manual PN 211 1.5873 -1.65 0
--.TDS.Z. 1993-02-26T20:36:26.83 10.0 undecidable manual PN 16 1.2321 0.17 1
--.MO9.Z. 1993-02-26T20:36:22.29 10.0 undecidable manual SG 197 0.4995 0.75 0.2
--.GRI.Z. 1993-02-26T20:36:22.60 10.0 undecidable manual SG 49 0.5439 -0.33 0.5
--.ATN.Z. 1993-02-26T20:36:20.35 10.0 undecidable manual SG 226 0.4551 -0.02 0.6
--.SOI.Z. 1993-02-26T20:36:18.88 10.0 undecidable manual SG 161 0.4107 -0.24 0.5
--.GMB.Z. 1993-02-26T20:36:15.22 10.0 undecidable manual SG 188 0.3108 -0.33 0.5
--.GRI.Z. 1993-02-26T20:36:14.83 10.0 undecidable manual PG 49 0.5439 0.08 1.4
--.SC9.Z. 1993-02-26T20:36:13.68 10.0 undecidable manual SG 211 0.2553 -0.15 0.6
--.ATN.Z. 1993-02-26T20:36:13.30 10.0 undecidable manual PG 226 0.4551 0.03 1.4
--.MO9.Z. 1993-02-26T20:36:13.82 10.0 positive manual PG 197 0.4995 -0.13 2.8
--.SOI.Z. 1993-02-26T20:36:12.51 10.0 positive manual PG 161 0.4107 -0.05 2.9
--.GMB.Z. 1993-02-26T20:36:10.84 10.0 negative manual PG 188 0.3108 0.36 2.2
--.SC9.Z. 1993-02-26T20:36:09.87 10.0 negative manual PG 211 0.2553 0.38 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download