Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 08-01-1992 ore 13:23:45 (UTC) in zona: 2 km W Grumento Nova (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 2 km W Grumento Nova (PZ), il

  • 08-01-1992 13:23:45 (UTC)
  • 08-01-1992 14:23:45 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.2740, 15.8630 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Grumento Nova PZ 2 1700 1700
Moliterno PZ 4 4062 5762
Sarconi PZ 4 1404 7166
Viggiano PZ 8 3329 10495
Tramutola PZ 8 3089 13584
Spinoso PZ 9 1462 15046
Montemurro PZ 12 1235 16281
Marsicovetere PZ 12 5546 21827
Montesano sulla Marcellana SA 14 6704 28531
Paterno PZ 16 3368 31899
Castelsaraceno PZ 16 1384 33283
Casalbuono SA 17 1194 34477
San Martino d'Agri PZ 17 801 35278
Armento PZ 18 631 35909
Lagonegro PZ 19 5584 41493
Padula SA 19 5368 46861
Marsico Nuovo PZ 20 4098 50959
Corleto Perticara PZ 20 2511 53470

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a S di Potenza (67122 abitanti)
76 Km a SW di Matera (60436 abitanti)
83 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
85 Km a SW di Altamura (70396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.7
1992-01-08
13:23:45
40.274 15.863 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 156589
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-01-08 13:23:45 ± 0.204
Latitudine 40.2740 ± 0.0147
Longitudine 15.8630 ± 0.0307
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 156589

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3074.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 96
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00526
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02040
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 156589
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:26:16

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 156589
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FG3.Z. 1992-01-08T13:24:30.00 10.0 undecidable manual SN 2 1.4319 -1.23 0.3
--.MS1.Z. 1992-01-08T13:24:29.50 10.0 undecidable manual SN 2 1.4319 -1.67 0.1
--.BRT.Z. 1992-01-08T13:24:24.52 10.0 undecidable manual SN 58 1.1433 0.16 0.7
--.MO9.Z. 1992-01-08T13:24:23.50 10.0 undecidable manual PN 183 2.2644 0.16 1.3
--.SDI.Z. 1992-01-08T13:24:21.82 10.0 undecidable manual PN 313 2.0979 0.72 1
--.ATN.Z. 1992-01-08T13:24:21.39 10.0 undecidable manual PN 188 2.1312 -0.07 1.3
--.MSC.Z. 1992-01-08T13:24:20.40 10.0 undecidable manual PN! 303 1.6983 4.93 0
--.SC9.Z. 1992-01-08T13:24:19.85 10.0 undecidable manual PN 183 2.0091 0.02 1.4
--.FG4.Z. 1992-01-08T13:24:17.63 10.0 undecidable manual SG 343 0.888 0.69 0.5
--.DUI.Z. 1992-01-08T13:24:17.35 10.0 undecidable manual PN 323 1.7316 1.29 0.6
--.LCI.Z. 1992-01-08T13:24:16.60 10.0 undecidable manual PN 87 1.7094 0.38 1.4
--.SGG.Z. 1992-01-08T13:24:13.70 10.0 undecidable manual PN 315 1.5762 -0.11 1.6
--.TDS.Z. 1992-01-08T13:24:11.40 10.0 undecidable manual SG 149 0.7104 0.35 0.6
--.FG3.Z. 1992-01-08T13:24:10.39 10.0 undecidable manual PN 2 1.4319 -1.42 0.5
--.MS1.Z. 1992-01-08T13:24:09.00 10.0 undecidable manual PN! 2 1.4319 -2.78 0
--.BRT.Z. 1992-01-08T13:24:08.48 10.0 undecidable manual PN 58 1.1433 0.64 1.4
--.SOR.Z. 1992-01-08T13:24:07.30 10.0 undecidable manual PN 285 1.1988 -1.32 0.6
--.ACI.Z. 1992-01-08T13:24:06.34 10.0 undecidable manual PG 164 0.9546 1.63 0.7
--.CZI.Z. 1992-01-08T13:24:05.82 10.0 undecidable manual PG 169 1.0656 -1.05 1.8
--.FG4.Z. 1992-01-08T13:24:04.48 10.0 undecidable manual PG 343 0.888 0.92 1.1
--.ROI.Z. 1992-01-08T13:24:03.62 10.0 undecidable manual PG 142 0.8769 0.27 3.3
--.CDT.Z. 1992-01-08T13:24:00.00 10.0 undecidable manual PG! 21 0.8658 -2.99 0
--.TDS.Z. 1992-01-08T13:23:59.59 10.0 undecidable manual PG 149 0.7104 -0.57 1.4
--.CSI.Z. 1992-01-08T13:23:57.50 10.0 undecidable manual PG 146 0.5883 -0.82 2.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download