Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 05-10-1991 ore 19:35:06 (Italia) in zona: 2 km NW Taipana (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km NW Taipana (UD), il

  • 05-10-1991 18:35:06 (UTC)
  • 05-10-1991 19:35:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.2660, 13.3360 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Taipana UD 2 636 636
Lusevera UD 6 643 1279
Attimis UD 9 1805 3084
Nimis UD 9 2740 5824
Tarcento UD 10 9012 14836
Montenars UD 12 538 15374
Resia UD 12 1033 16407
Faedis UD 13 2945 19352
Magnano in Riviera UD 13 2336 21688
Artegna UD 14 2885 24573
Reana del Rojale UD 15 4966 29539
Tricesimo UD 15 7600 37139
Gemona del Friuli UD 15 10964 48103
Cassacco UD 15 2938 51041
Pulfero UD 15 962 52003
Treppo Grande UD 16 1708 53711
Chiusaforte UD 16 672 54383
Povoletto UD 17 5471 59854
Resiutta UD 17 309 60163
Torreano UD 17 2139 62302
Venzone UD 17 2117 64419
Buja UD 17 6563 70982
Bordano UD 19 754 71736
Colloredo di Monte Albano UD 19 2223 73959
San Pietro al Natisone UD 19 2171 76130
Pagnacco UD 19 5044 81174
Savogna UD 19 411 81585
Moggio Udinese UD 19 1714 83299
Moimacco UD 20 1675 84974
Osoppo UD 20 2936 87910
Remanzacco UD 20 6185 94095

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a NE di Udine (99169 abitanti)
63 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
76 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1991-10-05
18:35:06
46.266 13.336 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 150569
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-10-05 18:35:06 ± 0.368
Latitudine 46.2660 ± 0.0247
Longitudine 13.3360 ± 0.0411
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 150569

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4186.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00405
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01060
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 150569
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:20:31
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1991-10-05T18:35:47.20 10.0 undecidable manual SN 260 1.1766 1.87 0.1
--.RIY.Z. 1991-10-05T18:35:46.80 10.0 undecidable manual SN 141 1.1655 1.67 0.2
--.LJU.Z. 1991-10-05T18:35:36.60 10.0 undecidable manual SG 105 0.8547 0.63 0.5
--.KBA.Z. 1991-10-05T18:35:34.90 10.0 undecidable manual SG 0 0.8103 0.27 1
--.RIY.Z. 1991-10-05T18:35:29.70 10.0 undecidable manual PN 141 1.1655 0.84 0.9
--.CTI.Z. 1991-10-05T18:35:29.85 10.0 undecidable manual PN 260 1.1766 0.88 1
--.TRI.Z. 1991-10-05T18:35:27.50 10.0 undecidable manual SG 152 0.6327 -1.3 0.3
--.LJU.Z. 1991-10-05T18:35:24.00 10.0 undecidable manual PG 105 0.8547 0.43 1.4
--.FVI.Z. 1991-10-05T18:35:23.97 10.0 undecidable manual SG 311 0.4995 -0.74 0.5
--.VOY.Z. 1991-10-05T18:35:23.20 10.0 undecidable manual SG 121 0.444 0.16 0.6
--.KBA.Z. 1991-10-05T18:35:22.80 10.0 positive manual PG 0 0.8103 0 3.3
--.TRI.Z. 1991-10-05T18:35:17.00 10.0 undecidable manual PG 152 0.6327 -2.43 0.1
--.FVI.Z. 1991-10-05T18:35:16.17 10.0 undecidable manual PG 311 0.4995 -0.9 1.1
--.VOY.Z. 1991-10-05T18:35:15.70 10.0 positive manual PG 121 0.444 -0.41 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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