Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 13-02-1985 ore 10:12:43 (UTC) in zona: 2 km E Cividale del Friuli (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km E Cividale del Friuli (UD), il

  • 13-02-1985 10:12:43 (UTC)
  • 13-02-1985 11:12:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.0900, 13.4570 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cividale del Friuli UD 2 11292 11292
San Pietro al Natisone UD 5 2171 13463
Torreano UD 5 2139 15602
Prepotto UD 5 769 16371
Moimacco UD 6 1675 18046
Premariacco UD 6 4163 22209
San Leonardo UD 6 1129 23338
Dolegna del Collio GO 7 370 23708
Pulfero UD 10 962 24670
Savogna UD 10 411 25081
Remanzacco UD 10 6185 31266
Corno di Rosazzo UD 10 3219 34485
Stregna UD 10 356 34841
Faedis UD 11 2945 37786
Manzano UD 12 6455 44241
Povoletto UD 13 5471 49712
San Giovanni al Natisone UD 13 6197 55909
Buttrio UD 13 4074 59983
Grimacco UD 13 342 60325
Pradamano UD 14 3574 63899
Cormons GO 14 7414 71313
San Floriano del Collio GO 16 796 72109
Drenchia UD 16 115 72224
Attimis UD 16 1805 74029
Capriva del Friuli GO 17 1713 75742
Udine UD 17 99169 174911
Reana del Rojale UD 18 4966 179877
Moraro GO 18 768 180645
Mossa GO 18 1584 182229
San Lorenzo Isontino GO 18 1564 183793
Pavia di Udine UD 18 5603 189396
Trivignano Udinese UD 18 1620 191016
Tavagnacco UD 19 14910 205926
Chiopris-Viscone UD 19 648 206574
Mariano del Friuli GO 19 1530 208104
Nimis UD 19 2740 210844
Medea GO 19 953 211797

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a E di Udine (99169 abitanti)
55 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
63 Km a E di Pordenone (51229 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-02-13
10:12:43
46.09 13.457 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 1619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-13 10:12:43 ± 0.261
Latitudine 46.0900 ± 0.0168
Longitudine 13.4570 ± 0.0138
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2153.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 110
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 38
Numero di fasi 38
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00057
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01757
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:42
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PAN.Z. 1985-02-13T10:13:32.60 10.0 undecidable manual SN? 269 1.4874 2.79 0
--.CTI.Z. 1985-02-13T10:13:25.50 10.0 undecidable manual SN 268 1.2543 1.32 0.1
--.RNI.Z. 1985-02-13T10:13:19.40 10.0 undecidable manual PN? 267 1.9536 2.63 0
--.BAL.Z. 1985-02-13T10:13:16.00 10.0 undecidable manual PN 261 1.8204 0.94 0.4
--.DDS.Z. 1985-02-13T10:13:12.10 10.0 undecidable manual PN 263 1.5762 0.34 0.8
--.PAN.Z. 1985-02-13T10:13:11.30 10.0 undecidable manual PN 269 1.4874 0.89 0.5
--.CEY.N. 1985-02-13T10:13:10.20 10.0 undecidable manual SG 117 0.7548 -0.01 0.6
--.LJU.N. 1985-02-13T10:13:09.80 10.0 undecidable manual SG 93 0.7326 0.13 0.6
--.CAE.Z. 1985-02-13T10:13:08.20 10.0 undecidable manual SG 263 0.7104 -0.48 0.5
--.FO1.Z. 1985-02-13T10:13:08.00 10.0 undecidable manual SG 317 0.6882 0.17 0.6
--.CTI.Z. 1985-02-13T10:13:08.00 10.0 undecidable manual PN 268 1.2543 0.85 0.6
--.ZOU.Z. 1985-02-13T10:13:04.10 10.0 undecidable manual SG 324 0.5661 -0.11 0.9
--.CEY.Z. 1985-02-13T10:13:01.70 10.0 undecidable manual PG? 117 0.7548 2.61 0
--.LJU.Z. 1985-02-13T10:12:58.00 10.0 undecidable manual PG 93 0.7326 -0.78 0.9
--.TRI.Z. 1985-02-13T10:12:57.80 10.0 undecidable manual SG 150 0.4329 -2.03 0
--.RBL.Z. 1985-02-13T10:12:57.00 10.0 undecidable manual SG 12 0.3552 -0.32 0.6
--.CAE.Z. 1985-02-13T10:12:57.00 10.0 undecidable manual PG 263 0.7104 -1.2 0.4
--.FO1.Z. 1985-02-13T10:12:57.50 10.0 undecidable manual PG 317 0.6882 -0.21 1.5
--.MPR.Z. 1985-02-13T10:12:57.60 10.0 undecidable manual SG 295 0.3552 0.3 0.6
--.VOY.Z. 1985-02-13T10:12:55.40 10.0 undecidable manual SG 100 0.3108 -0.3 0.9
--.BOO.Z. 1985-02-13T10:12:55.90 10.0 undecidable manual SG 312 0.333 -0.73 0.6
--.RCL.Z. 1985-02-13T10:12:55.80 10.0 undecidable manual PG 277 0.555 0.41 1.4
--.BUA.Z. 1985-02-13T10:12:54.50 10.0 undecidable manual SG 299 0.2553 0.21 0.6
--.ZOU.Z. 1985-02-13T10:12:54.70 10.0 undecidable manual PG 324 0.5661 -0.92 0.8
--.RBL.Z. 1985-02-13T10:12:52.00 10.0 undecidable manual PG 12 0.3552 0.36 1.4
--.BAD.Z. 1985-02-13T10:12:52.20 10.0 undecidable manual SG 314 0.2109 -0.29 0.9
--.POB.Z. 1985-02-13T10:12:52.50 10.0 undecidable manual PG 343 0.444 -0.66 1.1
--.MPR.Z. 1985-02-13T10:12:51.20 10.0 undecidable manual PG 295 0.3552 -0.43 1.4
--.TRI.Z. 1985-02-13T10:12:51.50 10.0 undecidable manual PG 150 0.4329 -1.59 0.2
--.DRE.Z. 1985-02-13T10:12:51.00 10.0 undecidable manual SG 57 0.1554 0.27 0.9
--.VOY.Z. 1985-02-13T10:12:50.30 10.0 undecidable manual PG 100 0.3108 -0.41 1.4
--.BOO.Z. 1985-02-13T10:12:50.40 10.0 undecidable manual PG 312 0.333 -0.85 0.9
--.BUA.Z. 1985-02-13T10:12:49.70 10.0 negative manual PG 299 0.2553 -0.19 3.1
--.BAD.Z. 1985-02-13T10:12:48.50 10.0 negative manual PG 314 0.2109 -0.35 2.9
--.COL.Z. 1985-02-13T10:12:48.80 10.0 undecidable manual SG 308 0.0666 0.54 0.7
--.DRE.Z. 1985-02-13T10:12:48.00 10.0 negative manual PG 57 0.1554 0.16 3.1
--.UDI.Z. 1985-02-13T10:12:47.30 10.0 positive manual PG 260 0.1554 -0.57 2.4
--.COL.Z. 1985-02-13T10:12:46.70 10.0 negative manual PG 308 0.0666 0.28 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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