Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 07-04-1991 ore 16:06:33 (Italia) in zona: 4 km SW Castel Ritaldi (PG)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km SW Castel Ritaldi (PG), il

  • 07-04-1991 14:06:33 (UTC)
  • 07-04-1991 16:06:33 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.7930, 12.6400 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castel Ritaldi PG 4 3278 3278
Giano dell'Umbria PG 7 3846 7124
Massa Martana PG 10 3770 10894
Spoleto PG 10 38218 49112
Montefalco PG 11 5679 54791
Campello sul Clitunno PG 12 2442 57233
Trevi PG 13 8469 65702
Acquasparta TR 14 4778 70480
Gualdo Cattaneo PG 15 6155 76635
Bevagna PG 16 5081 81716
Sant'Anatolia di Narco PG 17 564 82280
Scheggino PG 18 461 82741
Vallo di Nera PG 18 364 83105
Foligno PG 19 57155 140260
Todi PG 19 16851 157111
Collazzone PG 20 3473 160584

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
26 Km a N di Terni (111501 abitanti)
41 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
60 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
79 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
88 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
88 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
93 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
97 Km a SE di Arezzo (99543 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.2
1991-04-07
14:06:33
42.793 12.64 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 138789
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-04-07 14:06:33 ± 0.166
Latitudine 42.7930 ± 0.0093
Longitudine 12.6400 ± 0.0223
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 138789

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2093.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 133
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00364
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01781
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 138789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:09:30

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 138789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PGD.Z. 1991-04-07T14:07:15.52 10.0 undecidable manual SN 328 1.2654 -0.5 0.6
--.SFI.Z. 1991-04-07T14:07:15.39 10.0 undecidable manual SN 332 1.2543 -0.15 0.7
--.RMP.Z. 1991-04-07T14:07:09.40 10.0 undecidable manual SG 177 0.9768 0.68 0.6
--.MME.Z. 1991-04-07T14:07:08.98 10.0 undecidable manual PN 315 1.9758 0.95 0.7
--.CRE.Z. 1991-04-07T14:07:07.50 10.0 undecidable manual SG 328 0.9657 -0.36 0.7
--.BDI.Z. 1991-04-07T14:07:07.00 10.0 undecidable manual PN 311 1.9425 -0.58 1.1
--.CP9.Z. 1991-04-07T14:07:06.72 10.0 undecidable manual SG 165 0.9546 -0.89 0.5
--.AQU.Z. 1991-04-07T14:07:01.00 10.0 undecidable manual SG 127 0.7104 1.32 0.2
--.ARV.Z. 1991-04-07T14:07:01.00 10.0 undecidable manual SG 17 0.7326 0.44 0.7
--.SDI.Z. 1991-04-07T14:07:01.47 10.0 undecidable manual PN 140 1.3875 1.64 0.3
--.SFI.Z. 1991-04-07T14:06:58.14 10.0 undecidable manual PN 332 1.2543 0.18 1.7
--.PGD.Z. 1991-04-07T14:06:58.24 10.0 undecidable manual PN 328 1.2654 0 1.7
--.RSM.Z. 1991-04-07T14:06:58.13 10.0 undecidable manual PN 353 1.1433 1.64 0.3
--.MAO.Z. 1991-04-07T14:06:54.90 10.0 undecidable manual PN! 251 1.1544 -2.57 0
--.CP9.Z. 1991-04-07T14:06:54.59 10.0 undecidable manual PG 165 0.9546 1.21 0.7
--.AZI.Z. 1991-04-07T14:06:54.47 10.0 undecidable manual PG 143 0.9879 0.38 1.8
--.CIO.Z. 1991-04-07T14:06:54.30 10.0 undecidable manual SG 42 0.5439 -0.01 0.8
--.CRE.Z. 1991-04-07T14:06:53.29 10.0 undecidable manual PG 328 0.9657 -0.24 1.9
--.RMP.Z. 1991-04-07T14:06:53.50 10.0 undecidable manual PG 177 0.9768 -0.32 1.9
--.MNS.Z. 1991-04-07T14:06:49.13 10.0 undecidable manual SG 175 0.3996 -0.68 0.6
--.ARV.Z. 1991-04-07T14:06:48.33 10.0 undecidable manual PG 17 0.7326 -0.98 1
--.AQU.Z. 1991-04-07T14:06:48.50 10.0 undecidable manual PG 127 0.7104 -0.31 1.9
--.ALP.Z. 1991-04-07T14:06:47.56 10.0 undecidable manual PG 90 0.6771 -0.66 1.5
--.CIO.Z. 1991-04-07T14:06:44.79 10.0 undecidable manual PG 42 0.5439 -0.92 1.1
--.MNS.Z. 1991-04-07T14:06:42.15 10.0 positive manual PG 175 0.3996 -0.96 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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