Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 09-02-1991 ore 13:37:07 (Italia) in zona: 4 km NE Macerata (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km NE Macerata (MC), il

  • 09-02-1991 12:37:07 (UTC)
  • 09-02-1991 13:37:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.3230, 13.4880 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Macerata MC 4 42473 42473
Montecassiano MC 6 7125 49598
Montelupone MC 7 3596 53194
Morrovalle MC 8 10195 63389
Corridonia MC 8 15430 78819
Recanati MC 10 21349 100168
Montefano MC 11 3541 103709
Petriolo MC 11 1998 105707
Potenza Picena MC 12 15936 121643
Montecosaro MC 12 7113 128756
Appignano MC 12 4213 132969
Pollenza MC 13 6618 139587
Monte San Giusto MC 13 8191 147778
Treia MC 14 9403 157181
Mogliano MC 15 4696 161877
Francavilla d'Ete FM 15 964 162841
Montegranaro FM 15 12990 175831
Monte San Pietrangeli FM 16 2458 178289
Loreto AN 16 12814 191103
Urbisaglia MC 17 2628 193731
Castelfidardo AN 17 18733 212464
Filottrano AN 17 9499 221963
Torre San Patrizio FM 18 2048 224011
Osimo AN 18 34977 258988
Loro Piceno MC 18 2401 261389
Porto Recanati MC 19 12531 273920
Massa Fermana FM 19 963 274883
Sant'Elpidio a Mare FM 19 17110 291993
Civitanova Marche MC 20 41983 333976
Monte Urano FM 20 8353 342329
Rapagnano FM 20 2145 344474

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
69 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
76 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
76 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
80 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
92 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.4
1991-02-09
12:37:07
43.323 13.488 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 135619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-02-09 12:37:07 ± 0.317
Latitudine 43.3230 ± 0.0151
Longitudine 13.4880 ± 0.0295
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 135619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2919.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 179
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00389
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02971
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 135619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:06:25

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 135619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1991-02-09T12:38:30.96 10.0 undecidable manual SN 334 3.0081 -0.39 0.5
--.FVI.Z. 1991-02-09T12:37:59.56 10.0 undecidable manual PN 351 3.2967 -0.38 1.1
--.SDI.Z. 1991-02-09T12:37:57.50 10.0 undecidable manual SN 171 1.6317 -0.81 0.5
--.CTI.Z. 1991-02-09T12:37:55.80 10.0 undecidable manual PN 334 3.0081 -0.2 1.3
--.CRE.Z. 1991-02-09T12:37:46.50 10.0 undecidable manual SN 285 1.1544 -0.47 0.7
--.MNS.Z. 1991-02-09T12:37:45.50 10.0 undecidable manual SN 212 1.11 -0.4 0.8
--.AQU.Z. 1991-02-09T12:37:41.62 10.0 undecidable manual SG 183 0.9657 -0.11 0.8
--.SDI.Z. 1991-02-09T12:37:37.45 10.0 undecidable manual PN 171 1.6317 0.53 1.7
--.AZI.Z. 1991-02-09T12:37:34.50 10.0 undecidable manual PN 181 1.332 1.62 0.4
--.SFI.Z. 1991-02-09T12:37:33.42 10.0 undecidable manual PN 296 1.3098 0.74 1.5
--.ASS.Z. 1991-02-09T12:37:32.51 10.0 undecidable manual SG 246 0.6549 0.68 0.6
--.CRE.Z. 1991-02-09T12:37:31.65 10.0 undecidable manual PN 285 1.1544 1.27 0.7
--.MNS.Z. 1991-02-09T12:37:28.00 10.0 undecidable manual PN 212 1.11 -1.76 0.3
--.AQU.Z. 1991-02-09T12:37:27.21 10.0 undecidable manual PG 183 0.9657 -0.14 2.1
--.ARV.Z. 1991-02-09T12:37:25.20 10.0 undecidable manual SG 293 0.4329 0.58 0.7
--.ASS.Z. 1991-02-09T12:37:21.27 10.0 undecidable manual PG 246 0.6549 -0.36 1.9
--.ARV.Z. 1991-02-09T12:37:16.74 10.0 undecidable manual PG 293 0.4329 -0.63 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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