Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 28-08-1985 ore 19:06:19 (UTC) in zona: 3 km SW Opi (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km SW Opi (AQ), il

  • 28-08-1985 19:06:19 (UTC)
  • 28-08-1985 21:06:19 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7610, 13.8120 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Opi AQ 3 420 420
Pescasseroli AQ 6 2203 2623
San Donato Val di Comino FR 6 2107 4730
Alvito FR 10 2713 7443
Villetta Barrea AQ 10 653 8096
Settefrati FR 11 728 8824
Civitella Alfedena AQ 11 296 9120
Campoli Appennino FR 11 1725 10845
Gallinaro FR 11 1269 12114
Posta Fibreno FR 12 1139 13253
Vicalvi FR 13 783 14036
Pescosolido FR 13 1555 15591
Picinisco FR 13 1218 16809
Fontechiari FR 15 1303 18112
Barrea AQ 15 726 18838
Atina FR 16 4316 23154
Broccostella FR 16 2741 25895
Villa Latina FR 16 1241 27136
Casalvieri FR 17 2698 29834
Scanno AQ 17 1847 31681
Sora FR 17 26144 57825
Casalattico FR 17 574 58399
Bisegna AQ 18 223 58622
Alfedena AQ 19 864 59486
Scontrone AQ 19 574 60060
San Biagio Saracinisco FR 19 349 60409
Villavallelonga AQ 20 919 61328
Villalago AQ 20 568 61896

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
72 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
74 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
82 Km a E di Latina (125985 abitanti)
85 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
86 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
87 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
88 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
88 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
94 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
94 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
98 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
98 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
100 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-08-28
19:06:19
41.761 13.812 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 12409
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-28 19:06:19 ± 0.257
Latitudine 41.7610 ± 0.0288
Longitudine 13.8120 ± 0.0376
Profondità (km) 11 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 12409

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4468.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 111
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00040
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01659
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 12409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:15:39
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AR1.Z. 1985-08-28T19:06:50.50 10.0 undecidable manual PN 340 1.8426 -0.7 0.7
--.RDP.Z. 1985-08-28T19:06:46.50 10.0 undecidable manual SG 270 0.8103 -1.46 0.3
--.TR9.Z. 1985-08-28T19:06:45.40 10.0 undecidable manual PN 123 1.2765 2.03 0.2
--.AQU.Z. 1985-08-28T19:06:43.50 10.0 undecidable manual SG 332 0.666 0.32 0.6
--.SOR.Z. 1985-08-28T19:06:42.30 10.0 undecidable manual PN 161 1.2432 -0.55 0.9
--.MNS.Z. 1985-08-28T19:06:41.00 10.0 undecidable manual PN 306 1.0434 0.86 1
--.ALP.Z. 1985-08-28T19:06:40.70 10.0 undecidable manual PN 350 1.0323 0.7 1.1
--.SGG.Z. 1985-08-28T19:06:39.00 10.0 undecidable manual SG? 131 0.555 -0.93 0
--.DUI.Z. 1985-08-28T19:06:36.00 10.0 undecidable manual SG 101 0.4884 -1.59 0.2
--.RDP.Z. 1985-08-28T19:06:35.50 10.0 undecidable manual PG? 270 0.8103 -0.59 0.5
--.AQU.Z. 1985-08-28T19:06:33.00 10.0 undecidable manual PG 332 0.666 -0.32 1.7
--.SGG.Z. 1985-08-28T19:06:31.80 10.0 undecidable manual PG 131 0.555 0.35 1.7
--.DUI.Z. 1985-08-28T19:06:29.50 10.0 undecidable manual PG 101 0.4884 -0.59 1.3
--.SD1.Z. 1985-08-28T19:06:25.00 10.0 undecidable manual SG 181 0.0444 0.89 0.6
--.SD1.Z. 1985-08-28T19:06:22.30 10.0 undecidable manual PG 181 0.0444 -0.02 3.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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