Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 19-08-1985 ore 01:17:53 (UTC) in zona: 1 km W San Biagio di Callalta (TV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km W San Biagio di Callalta (TV), il

  • 19-08-1985 01:17:53 (UTC)
  • 19-08-1985 03:17:53 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.6890, 12.3650 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Biagio di Callalta TV 1 12950 12950
Breda di Piave TV 5 7851 20801
Carbonera TV 6 11190 31991
Silea TV 6 10167 42158
Roncade TV 7 14369 56527
Monastier di Treviso TV 7 4276 60803
Maserada sul Piave TV 8 9380 70183
Ponte di Piave TV 8 8342 78525
Villorba TV 9 18056 96581
Treviso TV 10 83731 180312
Zenson di Piave TV 10 1805 182117
Meolo VE 10 6427 188544
Salgareda TV 10 6688 195232
Casier TV 10 11341 206573
Casale sul Sile TV 11 13018 219591
Ormelle TV 11 4478 224069
Cimadolmo TV 11 3393 227462
San Polo di Piave TV 12 4857 232319
Quarto d'Altino VE 12 8200 240519
Fossalta di Piave VE 12 4114 244633
Ponzano Veneto TV 13 12540 257173
Spresiano TV 13 12176 269349
Noventa di Piave VE 13 6985 276334
Preganziol TV 14 16749 293083
Oderzo TV 14 20379 313462
Povegliano TV 15 5251 318713
Arcade TV 16 4470 323183
Marcon VE 16 17380 340563
Quinto di Treviso TV 16 9844 350407
Paese TV 17 21968 372375
Vazzola TV 17 6969 379344
San Donà di Piave VE 17 41778 421122
Mareno di Piave TV 17 9661 430783
Musile di Piave VE 17 11522 442305
Mogliano Veneto TV 17 27659 469964
Chiarano TV 18 3731 473695
Fontanelle TV 18 5774 479469
Gorgo al Monticano TV 18 4190 483659
Zero Branco TV 18 11261 494920
Santa Lucia di Piave TV 19 9151 504071
Giavera del Montello TV 19 5142 509213
Nervesa della Battaglia TV 19 6789 516002
Cessalto TV 20 3849 519851

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
10 Km a E di Treviso (83731 abitanti)
28 Km a N di Venezia (263352 abitanti)
38 Km a SW di Pordenone (51229 abitanti)
49 Km a NE di Padova (210401 abitanti)
66 Km a E di Vicenza (112953 abitanti)
79 Km a SW di Udine (99169 abitanti)
82 Km a NE di Rovigo (51867 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-08-19
01:17:53
45.689 12.365 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 12079
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-19 01:17:53 ± 0.975
Latitudine 45.6890 ± 0.0494
Longitudine 12.3650 ± 0.0394
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 12079

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6287.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 278
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 6
Numero di fasi 6
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00777
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00915
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 3
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 3
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 12079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:15:22
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PAG.Z. 1985-08-19T01:18:29.30 10.0 undecidable manual SG 295 1.0101 1.35 0.1
--.FO1.Z. 1985-08-19T01:18:26.00 10.0 undecidable manual SG 16 0.9435 0.44 0.6
--.CAV.Z. 1985-08-19T01:18:22.50 10.0 undecidable manual SG 313 0.8658 -0.5 0.9
--.PAG.Z. 1985-08-19T01:18:13.60 10.0 undecidable manual PG 295 1.0101 0.35 1.7
--.FO1.Z. 1985-08-19T01:18:12.00 10.0 undecidable manual PG 16 0.9435 0.13 1.9
--.CAV.Z. 1985-08-19T01:18:09.50 10.0 undecidable manual PG 313 0.8658 -0.89 0.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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