Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 18-10-1990 ore 11:05:42 (Italia) in zona: 2 km SW Cossignano (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km SW Cossignano (AP), il

  • 18-10-1990 10:05:42 (UTC)
  • 18-10-1990 11:05:42 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9750, 13.6650 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cossignano AP 2 978 978
Montalto delle Marche AP 5 2122 3100
Offida AP 5 5058 8158
Castignano AP 5 2796 10954
Montedinove AP 6 488 11442
Carassai AP 7 1100 12542
Ortezzano FM 8 774 13316
Appignano del Tronto AP 8 1785 15101
Ripatransone AP 9 4309 19410
Rotella AP 9 906 20316
Monte Vidon Combatte FM 9 433 20749
Monte Rinaldo FM 9 379 21128
Castorano AP 10 2380 23508
Petritoli FM 10 2335 25843
Montefiore dell'Aso AP 11 2123 27966
Montelparo FM 12 778 28744
Montottone FM 12 979 29723
Castel di Lama AP 12 8634 38357
Acquaviva Picena AP 13 3831 42188
Colli del Tronto AP 13 3668 45856
Spinetoli AP 13 7215 53071
Monterubbiano FM 13 2230 55301
Monte Giberto FM 13 801 56102
Monsampolo del Tronto AP 13 4611 60713
Monsampietro Morico FM 14 659 61372
Moresco FM 14 598 61970
Monteleone di Fermo FM 14 395 62365
Massignano AP 14 1638 64003
Force AP 14 1354 65357
Ponzano di Fermo FM 14 1674 67031
Santa Vittoria in Matenano FM 15 1330 68361
Monteprandone AP 15 12655 81016
Ascoli Piceno AP 15 49407 130423
Maltignano AP 16 2401 132824
Grottazzolina FM 16 3398 136222
Ancarano TE 17 1857 138079
Belmonte Piceno FM 17 646 138725
Grottammare AP 17 16006 154731
Montefalcone Appennino FM 17 424 155155
Cupra Marittima AP 17 5398 160553
Campofilone FM 17 1916 162469
Sant'Egidio alla Vibrata TE 17 9811 172280
Folignano AP 17 9241 181521
Venarotta AP 17 2066 183587
Lapedona FM 18 1166 184753
Smerillo FM 18 365 185118
San Benedetto del Tronto AP 18 47303 232421
Altidona FM 18 3390 235811
Controguerra TE 18 2436 238247
Servigliano FM 18 2336 240583
Palmiano AP 19 196 240779
Torano Nuovo TE 19 1611 242390
Monte San Martino MC 19 765 243155
Magliano di Tenna FM 19 1452 244607
Roccafluvione AP 20 2010 246617
Pedaso FM 20 2800 249417

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
65 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
72 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
72 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
73 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
78 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
81 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
95 Km a E di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.3
1990-10-18
10:05:42
42.975 13.665 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 128829
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-10-18 10:05:42 ± 0.262
Latitudine 42.9750 ± 0.0121
Longitudine 13.6650 ± 0.0319
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 128829

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2924.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 157
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00324
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02428
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 128829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:59:48

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 128829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1990-10-18T10:06:29.50 10.0 undecidable manual SN 297 1.3986 2 0.1
--.DUI.Z. 1990-10-18T10:06:29.49 10.0 undecidable manual SN 155 1.443 1.13 0.3
--.SGO.Z. 1990-10-18T10:06:26.50 10.0 undecidable manual PN 152 2.6973 0.23 1
--.SDI.Z. 1990-10-18T10:06:24.95 10.0 undecidable manual SN 174 1.2654 0.64 0.6
--.BSS.Z. 1990-10-18T10:06:21.00 10.0 undecidable manual PN 158 2.3532 -0.55 1
--.AZI.Z. 1990-10-18T10:06:16.00 10.0 undecidable manual SG 189 0.999 -1.31 0.3
--.PGD.Z. 1990-10-18T10:06:13.43 10.0 undecidable manual PN 303 1.6761 1.34 0.6
--.MNS.Z. 1990-10-18T10:06:13.70 10.0 undecidable manual SG 230 0.9213 -1.41 0.3
--.SFI.Z. 1990-10-18T10:06:12.44 10.0 undecidable manual PN 305 1.6095 1.18 0.7
--.ARV.Z. 1990-10-18T10:06:10.67 10.0 undecidable manual SG 314 0.7326 1.71 0.2
--.ASS.Z. 1990-10-18T10:06:09.27 10.0 undecidable manual SG 276 0.7326 0.2 0.7
--.CRE.Z. 1990-10-18T10:06:09.40 10.0 undecidable manual PN 297 1.3986 0.65 1.3
--.RSM.Z. 1990-10-18T10:06:09.76 10.0 undecidable manual PN! 317 1.2987 2.83 0
--.RMP.Z. 1990-10-18T10:06:09.00 10.0 undecidable manual PN 211 1.3542 1.17 0.8
--.DUI.Z. 1990-10-18T10:06:08.80 10.0 undecidable manual PN 155 1.443 -0.08 1.6
--.CP9.Z. 1990-10-18T10:06:06.20 10.0 undecidable manual PN 205 1.221 0.01 1.8
--.SDI.Z. 1990-10-18T10:06:06.50 10.0 undecidable manual PN 174 1.2654 -0.49 1.5
--.AQU.Z. 1990-10-18T10:06:05.88 10.0 undecidable manual SG 197 0.6438 -0.14 0.7
--.AOI.Z. 1990-10-18T10:06:03.40 10.0 undecidable manual SG 355 0.5772 -0.23 1.1
--.AZI.Z. 1990-10-18T10:06:02.52 10.0 undecidable manual PG 189 0.999 0.02 1.9
--.MNS.Z. 1990-10-18T10:06:00.54 10.0 undecidable manual PG 230 0.9213 -0.69 1.5
--.ARV.Z. 1990-10-18T10:05:59.50 10.0 undecidable manual PG 314 0.7326 1.82 0.3
--.SSO.Z. 1990-10-18T10:05:57.40 10.0 undecidable manual SG 330 0.3552 0.95 0.7
--.CIO.Z. 1990-10-18T10:05:57.70 10.0 undecidable manual SG 300 0.4329 -1.56 0.3
--.AQU.Z. 1990-10-18T10:05:56.85 10.0 undecidable manual PG 197 0.6438 0.87 1.3
--.ASS.Z. 1990-10-18T10:05:56.96 10.0 undecidable manual PG 276 0.7326 -0.79 1.4
--.AOI.Z. 1990-10-18T10:05:53.40 10.0 undecidable manual PG 355 0.5772 -1.2 1.8
--.CIO.Z. 1990-10-18T10:05:50.80 10.0 undecidable manual PG 300 0.4329 -1.28 1.6
--.SSO.Z. 1990-10-18T10:05:50.30 10.0 undecidable manual PG 330 0.3552 -0.16 3.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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