Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 10-09-1990 ore 23:58:44 (Italia) in zona: 3 km NW Trecase (NA)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km NW Trecase (NA), il

  • 10-09-1990 21:58:44 (UTC)
  • 10-09-1990 23:58:44 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.7880, 14.4120 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Trecase NA 3 9097 9097
Torre del Greco NA 4 86275 95372
Boscotrecase NA 4 10363 105735
Torre Annunziata NA 4 42789 148524
Boscoreale NA 6 28072 176596
Ercolano NA 6 53709 230305
Portici NA 6 55274 285579
San Sebastiano al Vesuvio NA 7 9196 294775
Massa di Somma NA 7 5444 300219
Terzigno NA 8 18968 319187
San Giorgio a Cremano NA 8 45557 364744
Pollena Trocchia NA 8 13562 378306
Pompei NA 9 25358 403664
Ottaviano NA 9 23860 427524
Sant'Anastasia NA 9 27671 455195
Cercola NA 9 18267 473462
Somma Vesuviana NA 9 35233 508695
San Giuseppe Vesuviano NA 10 30657 539352
Scafati SA 11 50787 590139
Poggiomarino NA 11 21976 612115
Santa Maria la Carità NA 11 11722 623837
Volla NA 12 23755 647592
Castellammare di Stabia NA 12 66466 714058
San Gennaro Vesuviano NA 13 11966 726024
Pomigliano d'Arco NA 13 39922 765946
Sant'Antonio Abate NA 14 19743 785689
Vico Equense NA 14 20969 806658
Angri SA 14 34002 840660
Gragnano NA 14 29136 869796
Striano NA 14 8397 878193
Casola di Napoli NA 14 3898 882091
Castello di Cisterna NA 14 7869 889960
Lettere NA 15 6188 896148
Napoli NA 15 974074 1870222
Brusciano NA 15 16466 1886688
San Marzano sul Sarno SA 15 10442 1897130
Palma Campania NA 15 15978 1913108
Casalnuovo di Napoli NA 15 49855 1962963
Pimonte NA 15 5980 1968943
Mariglianella NA 16 7787 1976730
Scisciano NA 16 5994 1982724
Marigliano NA 16 30157 2012881
Meta NA 16 8015 2020896
San Valentino Torio SA 16 10947 2031843
Saviano NA 16 15982 2047825
San Vitaliano NA 16 6461 2054286
Casoria NA 17 77642 2131928
Sant'Egidio del Monte Albino SA 17 8909 2140837
Corbara SA 17 2545 2143382
Casavatore NA 17 18661 2162043
Carbonara di Nola NA 17 2429 2164472
Sant'Agnello NA 17 9122 2173594
Piano di Sorrento NA 17 13109 2186703
Afragola NA 17 65057 2251760
Sarno SA 18 31529 2283289
Sorrento NA 18 16679 2299968
Acerra NA 18 59573 2359541
Domicella AV 18 1862 2361403
San Paolo Bel Sito NA 18 3513 2364916
Arzano NA 18 34886 2399802
Pagani SA 18 35834 2435636
Nola NA 18 34431 2470067
Liveri NA 18 1607 2471674
Positano SA 19 3955 2475629
Marzano di Nola AV 19 1727 2477356
Cimitile NA 20 7280 2484636
Agerola NA 20 7673 2492309

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
6 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
6 Km a SE di Portici (55274 abitanti)
11 Km a W di Scafati (50787 abitanti)
12 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
15 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
17 Km a SE di Casoria (77642 abitanti)
17 Km a SE di Afragola (65057 abitanti)
18 Km a S di Acerra (59573 abitanti)
22 Km a SE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
24 Km a SE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
27 Km a W di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
27 Km a SE di Aversa (53047 abitanti)
28 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
32 Km a W di Salerno (135261 abitanti)
33 Km a S di Caserta (76326 abitanti)
35 Km a W di Avellino (54857 abitanti)
49 Km a SW di Benevento (60091 abitanti)
52 Km a W di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.4
1990-09-10
21:58:44
40.788 14.412 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 127009
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-09-10 21:58:44 ± 0.234
Latitudine 40.7880 ± 0.0168
Longitudine 14.4120 ± 0.0198
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 127009

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2506.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 201
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01044
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 127009
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:58:07

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 127009
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1990-09-10T21:59:22.60 10.0 undecidable manual SN 126 1.0767 0.48 0.4
--.SDI.Z. 1990-09-10T21:59:20.60 10.0 undecidable manual SG 334 1.0212 0.32 0.5
--.SGO.Z. 1990-09-10T21:59:11.00 10.0 undecidable manual SG 108 0.7104 0.65 0.2
--.FG2.Z. 1990-09-10T21:59:07.21 10.0 undecidable manual PN 28 1.1544 -0.05 1.7
--.RFI.Z. 1990-09-10T21:59:06.65 10.0 undecidable manual SG 328 0.5994 -0.13 0.8
--.MGR.Z. 1990-09-10T21:59:06.41 10.0 undecidable manual PN 126 1.0767 0.19 1.6
--.SDI.Z. 1990-09-10T21:59:04.69 10.0 undecidable manual PG 334 1.0212 -0.46 1
--.DUI.Z. 1990-09-10T21:59:02.50 10.0 undecidable manual PG 2 0.8658 0.21 1.6
--.SGO.Z. 1990-09-10T21:58:59.00 10.0 undecidable manual PG 108 0.7104 -0.42 1.3
--.RFI.Z. 1990-09-10T21:58:57.50 10.0 undecidable manual PG 328 0.5994 0.14 2
--.BSS.Z. 1990-09-10T21:58:56.79 10.0 undecidable manual SG 92 0.3108 0.16 0.6
--.BSS.Z. 1990-09-10T21:58:50.56 10.0 undecidable manual PG 92 0.3108 -0.93 0.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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