Terremoto di magnitudo ML 1.2 del 01-04-2023 ore 23:53:43 (Italia) in zona: 5 km S Sant'Agata di Puglia (FG)

Un terremoto di magnitudo ML 1.2 è avvenuto nella zona: 5 km S Sant'Agata di Puglia (FG), il

  • 01-04-2023 21:53:43 (UTC)
  • 01-04-2023 23:53:43 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1090, 15.3660 ad una profondità di 18 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Agata di Puglia FG 5 1959 1959
Scampitella AV 6 1234 3193
Accadia FG 6 2376 5569
Anzano di Puglia FG 6 1284 6853
Rocchetta Sant'Antonio FG 8 1875 8728
Lacedonia AV 8 2340 11068
Bisaccia AV 11 3831 14899
Vallesaccarda AV 11 1386 16285
Monteleone di Puglia FG 11 1021 17306
Vallata AV 12 2714 20020
Deliceto FG 13 3828 23848
Candela FG 13 2728 26576
Trevico AV 13 993 27569
Zungoli AV 14 1099 28668
San Sossio Baronia AV 14 1643 30311
Panni FG 15 804 31115
San Nicola Baronia AV 15 771 31886
Bovino FG 16 3309 35195
Carife AV 16 1408 36603
Aquilonia AV 16 1739 38342
Castel Baronia AV 16 1129 39471
Villanova del Battista AV 17 1690 41161
Flumeri AV 18 2963 44124
Montaguto AV 18 423 44547
Monteverde AV 19 784 45331
Ascoli Satriano FG 20 6244 51575
Andretta AV 20 1927 53502

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
48 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
49 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
53 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
64 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
64 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
64 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
70 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
72 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
74 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
79 Km a W di Andria (100440 abitanti)
80 Km a W di Barletta (94814 abitanti)
81 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
85 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
87 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
88 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
90 Km a W di Trani (56217 abitanti)
91 Km a E di Portici (55274 abitanti)
91 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
91 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
92 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
93 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
96 Km a W di Bisceglie (55422 abitanti)
98 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
98 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
100 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.2 2023-04-01
21:53:43
41.1088 15.3665 18 2023-04-01
23:10:33
Sala Sismica INGV-Roma 115957211
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-04-01 21:53:43 ± 0.16
Latitudine 41.1088 ± 0.0072
Longitudine 15.3665 ± 0.0107
Profondità (km) 18 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115957211

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1057
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 434
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 309
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1060.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 216
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.21854
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

ML:1.2

Campo Valore
Valore 1.2
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115957211
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-04-01 23:10:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
MN.CUC.HHZ. 2023-04-01T21:54:15.99 3.0 undecidable manual Sn -2.77 0
IX.SCL3.EHZ.02 2023-04-01T21:54:00.83 3.0 undecidable manual Sg 0.01 0
IV.SNAL.HHZ. 2023-04-01T21:53:52.87 0.6 undecidable manual S 213 0.2185 117 0.09 48
IX.SSB3.HHZ.02 2023-04-01T21:53:50.16 0.6 undecidable manual S 254 0.1079 141 -0.04 50
OT.OT17.EHZ. 2023-04-01T21:53:50.79 3.0 undecidable manual P 0.01 0
IV.CAFE.HHZ. 2023-04-01T21:53:50.65 0.6 undecidable manual S 231 0.1268 135 0.07 49
IV.SGTA.HHZ. 2023-04-01T21:53:49.05 0.6 undecidable manual S 357 0.0261 169 -0.11 50
IV.SNAL.HHZ. 2023-04-01T21:53:48.72 0.6 positive manual P 213 0.2185 117 -0.08 48
IV.CAFE.HHZ. 2023-04-01T21:53:47.42 0.1 positive manual P 231 0.1268 135 -0.1 98
IX.SSB3.HHZ.02 2023-04-01T21:53:47.38 0.3 positive manual P 254 0.1079 141 0.08 74
IV.SGTA.HHZ. 2023-04-01T21:53:46.80 0.1 negative manual P 357 0.0261 169 0.09 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.SGTA.HHN. ML:1.2 0.0001365 1.22 AML other m 2023-04-01T21:53:49.64
IV.SGTA.HHE. ML:1.1 0.000129 0.56 AML other m 2023-04-01T21:53:49.45
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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