Terremoto di magnitudo ML 1.3 del 30-03-2023 ore 03:59:32 (Italia) in zona: 1 km SE Limosano (CB)

Un terremoto di magnitudo ML 1.3 è avvenuto nella zona: 1 km SE Limosano (CB), il

  • 30-03-2023 01:59:32 (UTC)
  • 30-03-2023 03:59:32 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6720, 14.6330 ad una profondità di 18 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Limosano CB 1 768 768
Sant'Angelo Limosano CB 3 352 1120
Montagano CB 4 1086 2206
Petrella Tifernina CB 6 1170 3376
San Biase CB 6 189 3565
Ripalimosani CB 7 3114 6679
Fossalto CB 7 1345 8024
Castropignano CB 8 947 8971
Lucito CB 8 696 9667
Castellino del Biferno CB 9 545 10212
Matrice CB 9 1115 11327
Pietracupa CB 9 215 11542
Torella del Sannio CB 10 795 12337
Oratino CB 10 1641 13978
Castelbottaccio CB 11 312 14290
Campolieto CB 12 839 15129
Molise CB 12 167 15296
Campobasso CB 13 49431 64727
Morrone del Sannio CB 13 587 65314
Civitacampomarano CB 13 417 65731
Casalciprano CB 13 564 66295
Salcito CB 13 683 66978
Lupara CB 13 505 67483
San Giovanni in Galdo CB 13 580 68063
Busso CB 14 1273 69336
Trivento CB 14 4730 74066
Duronia CB 15 405 74471
Ripabottoni CB 15 514 74985
Bagnoli del Trigno IS 15 735 75720
Toro CB 16 1391 77111
Campodipietra CB 16 2570 79681
Ferrazzano CB 16 3344 83025
Monacilioni CB 16 523 83548
Provvidenti CB 17 119 83667
Sant'Elena Sannita IS 17 275 83942
Frosolone IS 17 3170 87112
Baranello CB 17 2673 89785
Mirabello Sannitico CB 18 2180 91965
Roccavivara CB 19 815 92780
Spinete CB 19 1320 94100
Castelmauro CB 19 1505 95605
Civitanova del Sannio IS 19 945 96550
Castelguidone CH 19 382 96932
Casacalenda CB 19 2135 99067
Guardialfiera CB 20 1065 100132
San Giovanni Lipioni CH 20 185 100317
Gildone CB 20 809 101126

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
61 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
62 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
71 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
79 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
84 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
85 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
85 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
85 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
88 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
90 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
90 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
94 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
95 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
97 Km a N di Portici (55274 abitanti)
98 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
99 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.3 2023-03-30
01:59:32
41.6717 14.6332 18 2023-03-30
02:10:55
Sala Sismica INGV-Roma 115871851
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-30 01:59:32 ± 0.22
Latitudine 41.6717 ± 0.0162
Longitudine 14.6332 ± 0.0120
Profondità (km) 18 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115871851

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1348
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1343
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 328
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1350.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 215
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.83277
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:1.3

Campo Valore
Valore 1.3
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115871851
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-30 02:10:55
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.CRTC.HHZ. 2023-03-30T02:00:01.20 3.0 undecidable manual Pn -0.13 0
IV.SGRT.HHZ. 2023-03-30T01:59:48.84 0.1 undecidable manual P 84 0.8328 95 0.25 86
IV.MELA.HHZ. 2023-03-30T01:59:46.52 0.6 undecidable manual S 85 0.3705 104 -0.01 49
IV.VAGA.HHZ. 2023-03-30T01:59:46.48 0.6 undecidable manual S 229 0.3930 103 -0.72 40
IV.SACR.HHZ. 2023-03-30T01:59:44.07 0.6 undecidable manual S 169 0.2797 110 0.11 49
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-30T01:59:41.32 0.6 undecidable manual S 95 0.2032 119 -0.59 45
IV.VAGA.HHZ. 2023-03-30T01:59:41.35 0.1 undecidable manual P 229 0.3930 103 0.2 95
IV.MELA.HHZ. 2023-03-30T01:59:40.22 0.6 positive manual P 85 0.3705 104 -0.55 44
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-30T01:59:40.39 0.6 undecidable manual S 193 0.1286 135 0.26 49
IV.SACR.HHZ. 2023-03-30T01:59:39.09 0.3 negative manual P 169 0.2797 110 -0.19 73
IV.GATE.HHZ. 2023-03-30T01:59:39.42 0.6 negative manual P 127 0.2608 112 0.44 46
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-30T01:59:38.21 0.1 positive manual P 95 0.2032 119 0.11 100
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-30T01:59:37.15 0.6 undecidable manual P 193 0.1286 135 0.08 51
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.BSSO.HHE. ML:1.6 0.000307 0.36 AML other m 2023-03-30T01:59:41.00
IV.BSSO.HNE. ML:1.6 0.00029749999999999997 0.34 AML other m 2023-03-30T01:59:41.01
IV.BSSO.HHN. ML:1.6 0.000295 0.44 AML other m 2023-03-30T01:59:41.49
IV.BSSO.HNN. ML:1.6 0.00028700000000000004 0.44 AML other m 2023-03-30T01:59:41.49
IV.CIGN.HHE. ML:1.1 0.0000759 0.4 AML other m 2023-03-30T01:59:45.92
IV.CIGN.HHN. ML:1.2 0.00008995 0.62 AML other m 2023-03-30T01:59:46.69
IV.GATE.HHN. ML:1.0 0.000037900000000000006 0.82 AML other m 2023-03-30T01:59:46.03
IV.GATE.HHE. ML:1.1 0.00004985 0.58 AML other m 2023-03-30T01:59:46.51
IV.VAGA.HHN. ML:1.1 0.00004155 0.86 AML other m 2023-03-30T01:59:51.57
IV.VAGA.HHE. ML:1.1 0.00003325 1.44 AML other m 2023-03-30T01:59:52.02
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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