Terremoto di magnitudo ML 1.1 del 29-03-2023 ore 04:16:50 (Italia) in zona: 1 km W Montagano (CB)

Un terremoto di magnitudo ML 1.1 è avvenuto nella zona: 1 km W Montagano (CB), il

  • 29-03-2023 02:16:50 (UTC)
  • 29-03-2023 04:16:50 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6520, 14.6600 ad una profondità di 16 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montagano CB 1 1086 1086
Limosano CB 4 768 1854
Ripalimosani CB 4 3114 4968
Petrella Tifernina CB 5 1170 6138
Matrice CB 6 1115 7253
Sant'Angelo Limosano CB 7 352 7605
Castellino del Biferno CB 8 545 8150
Castropignano CB 9 947 9097
Campolieto CB 9 839 9936
San Biase CB 9 189 10125
Lucito CB 9 696 10821
Oratino CB 10 1641 12462
Fossalto CB 10 1345 13807
San Giovanni in Galdo CB 10 580 14387
Campobasso CB 10 49431 63818
Torella del Sannio CB 12 795 64613
Morrone del Sannio CB 12 587 65200
Castelbottaccio CB 12 312 65512
Pietracupa CB 12 215 65727
Toro CB 12 1391 67118
Campodipietra CB 13 2570 69688
Ripabottoni CB 13 514 70202
Casalciprano CB 13 564 70766
Monacilioni CB 13 523 71289
Busso CB 13 1273 72562
Ferrazzano CB 13 3344 75906
Lupara CB 14 505 76411
Molise CB 14 167 76578
Civitacampomarano CB 15 417 76995
Mirabello Sannitico CB 15 2180 79175
Provvidenti CB 16 119 79294
Baranello CB 16 2673 81967
Salcito CB 16 683 82650
Duronia CB 17 405 83055
Gildone CB 17 809 83864
Trivento CB 17 4730 88594
Sant'Elena Sannita IS 18 275 88869
Bagnoli del Trigno IS 18 735 89604
Sant'Elia a Pianisi CB 18 1818 91422
Frosolone IS 18 3170 94592
Casacalenda CB 18 2135 96727
Vinchiaturo CB 19 3324 100051
Spinete CB 19 1320 101371
Jelsi CB 19 1781 103152
Pietracatella CB 19 1375 104527
Colle d'Anchise CB 20 807 105334

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
59 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
60 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
70 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
82 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
83 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
84 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
86 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
88 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
88 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
89 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
92 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
95 Km a N di Portici (55274 abitanti)
97 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
97 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
98 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
99 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.1 2023-03-29
02:16:50
41.6517 14.6605 16 2023-03-29
02:26:15
Sala Sismica INGV-Roma 115836421
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-29 02:16:50 ± 0.16
Latitudine 41.6517 ± 0.0045
Longitudine 14.6605 ± 0.0060
Profondità (km) 16 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115836421

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 530
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 34
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 3
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 530.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 123
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.24
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.53150
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:1.1

Campo Valore
Valore 1.1
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115836421
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-29 02:26:15
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
OT.OT12.EHZ. 2023-03-29T02:17:22.85 3.0 undecidable manual S 0.02 0
IV.APRC.HHZ. 2023-03-29T02:17:12.48 3.0 undecidable manual S -2.23 0
IV.LPEL.HHZ. 2023-03-29T02:17:08.80 0.3 undecidable manual S 318 0.5315 96 -0.06 70
IV.SGG.HHZ. 2023-03-29T02:17:03.34 0.1 undecidable manual S 219 0.3381 102 0.13 96
IV.MELA.HHZ. 2023-03-29T02:17:03.73 0.3 undecidable manual S 81 0.3525 101 0.11 72
IV.LPEL.HHZ. 2023-03-29T02:17:01.09 0.1 undecidable manual P 318 0.5315 96 -0.05 94
IV.SACR.HNN. 2023-03-29T02:17:00.87 0.3 undecidable manual S 172 0.2563 107 0.01 74
IV.GATE.HHZ. 2023-03-29T02:16:59.90 0.3 undecidable manual S 126 0.2320 110 -0.29 71
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-29T02:16:58.54 0.3 undecidable manual S 89 0.1826 118 -0.3 71
IV.MELA.HHZ. 2023-03-29T02:16:57.96 0.1 undecidable manual P 81 0.3525 101 -0.15 95
IV.SGG.HHZ. 2023-03-29T02:16:57.56 0.1 undecidable manual P 219 0.3381 102 -0.32 92
IV.SACR.HNN. 2023-03-29T02:16:56.37 0.1 undecidable manual P 172 0.2563 107 -0.15 96
IV.GATE.HHZ. 2023-03-29T02:16:56.54 0.1 undecidable manual P 126 0.2320 110 0.41 92
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-29T02:16:55.67 0.1 undecidable manual P 89 0.1826 118 0.32 95
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-29T02:16:54.57 0.1 undecidable manual P 205 0.1169 133 0.14 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.BSSO.HHN. ML:1.2 0.00011515000000000001 0.36 AML other m 2023-03-29T02:16:58.85
IV.BSSO.HHE. ML:1.0 0.00008755 0.82 AML other m 2023-03-29T02:17:00.29
IV.BSSO.HNN. ML:1.2 0.0001255029 0.4 AML other m 2023-03-29T02:16:58.86
IV.CIGN.HHE. ML:0.9 0.0000496927 0.5808 AML other m 2023-03-29T02:17:02.55
IV.CIGN.HHN. ML:0.9 0.000050926905 0.44 AML other m 2023-03-29T02:17:05.25
IV.LPEL.HHE. ML:1.2 0.0000280524165 0.12 AML other m 2023-03-29T02:17:12.32
IV.LPEL.HHN. ML:1.0 0.000021038864 0.08 AML other m 2023-03-29T02:17:09.91
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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