Terremoto di magnitudo ML 1.4 del 25-01-2023 ore 19:01:29 (Italia) in zona: 6 km SW Lamezia Terme (CZ)

Un terremoto di magnitudo ML 1.4 è avvenuto nella zona: 6 km SW Lamezia Terme (CZ), il

  • 25-01-2023 18:01:29 (UTC)
  • 25-01-2023 19:01:29 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.9260, 16.2890 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lamezia Terme CZ 6 70714 70714
Gizzeria CZ 9 4982 75696
Platania CZ 9 2172 77868
Pianopoli CZ 9 2589 80457
Feroleto Antico CZ 10 2171 82628
Maida CZ 10 4566 87194
San Pietro a Maida CZ 10 4200 91394
Curinga CZ 11 6779 98173
Jacurso CZ 12 624 98797
Falerna CZ 14 4028 102825
Cortale CZ 14 2117 104942
Decollatura CZ 15 3159 108101
Serrastretta CZ 15 3176 111277
Amato CZ 15 835 112112
Filadelfia VV 16 5384 117496
Miglierina CZ 16 767 118263
Francavilla Angitola VV 16 1939 120202
Conflenti CZ 16 1392 121594
Girifalco CZ 17 5945 127539
Nocera Terinese CZ 17 4731 132270
San Mango d'Aquino CZ 17 1564 133834
Martirano Lombardo CZ 18 1112 134946
Marcellinara CZ 18 2285 137231
Caraffa di Catanzaro CZ 18 1866 139097
Martirano CZ 18 884 139981
San Pietro Apostolo CZ 18 1691 141672
Motta Santa Lucia CZ 19 845 142517
Tiriolo CZ 19 3870 146387
Soveria Mannelli CZ 19 3076 149463
Settingiano CZ 20 3124 152587
Polia VV 20 1023 153610

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
27 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
41 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
74 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.4 2023-01-25
18:01:29
38.9257 16.2888 8 2023-01-25
18:15:57
Sala Sismica INGV-Roma 113785811
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-25 18:01:29 ± 0.18
Latitudine 38.9257 ± 0.0054
Longitudine 16.2888 ± 0.0139
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113785811

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1165
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 537
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 100
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1170.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 114
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.26
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.89932
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

ML:1.4

Campo Valore
Valore 1.4
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113785811
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-25 18:15:57
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.BDI.HHZ. 2023-01-25T18:03:24.16 3.0 undecidable manual Pg 17.99 0
IV.IMOL.HNZ. 2023-01-25T18:03:18.02 3.0 positive manual Pg 15.55 0
IV.POFI.HHZ. 2023-01-25T18:03:16.22 3.0 undecidable manual Sg 14.3 0
SL.BOJS.BHZ. 2023-01-25T18:03:06.62 3.0 positive manual Pn 1.22 0
OT.OT14.EHZ. 2023-01-25T18:02:49.75 3.0 undecidable manual Sn -1.78 0
IV.FOSV.EHZ. 2023-01-25T18:02:47.00 3.0 undecidable manual Pn 2.31 0
IV.MMO1.EHZ. 2023-01-25T18:02:44.31 3.0 undecidable manual Pn 7.22 0
AC.PUK.HHZ. 2023-01-25T18:02:36.53 3.0 undecidable manual Pn 5.02 0
IV.ACATE.EHZ. 2023-01-25T18:02:13.82 3.0 negative manual Pg 7.61 0
IV.MSRU.HHZ. 2023-01-25T18:01:59.73 0.6 undecidable manual S 223 0.8993 50 0.06 43
IV.CET2.HHZ. 2023-01-25T18:01:51.53 0.6 undecidable manual S 337 0.6556 50 -0.92 35
IV.CELI.HHZ. 2023-01-25T18:01:48.25 0.6 undecidable manual S 20 0.5063 50 0.23 46
IV.PLAC.HNE. 2023-01-25T18:01:47.30 0.6 undecidable manual S 166 0.4901 50 -0.24 46
IV.MSRU.HHZ. 2023-01-25T18:01:46.31 1.0 undecidable manual P 223 0.8993 50 -0.8 18
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-25T18:01:44.12 0.6 undecidable manual S 6 0.3669 50 0.23 47
IV.CET2.HHZ. 2023-01-25T18:01:43.66 0.6 undecidable manual P 337 0.6556 50 0.72 38
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-25T18:01:42.96 0.6 undecidable manual S 350 0.3327 50 0.08 49
IV.PLAC.HNE. 2023-01-25T18:01:40.32 0.1 undecidable manual P 166 0.4901 50 0.21 92
IV.SELL.HHZ. 2023-01-25T18:01:40.44 0.6 undecidable manual S 78 0.2698 106 -0.3 47
IV.CELI.HHZ. 2023-01-25T18:01:40.37 0.1 undecidable manual P 20 0.5063 50 -0.01 95
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-25T18:01:37.33 0.1 negative manual P 350 0.3327 50 -0.09 97
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-25T18:01:37.86 1.0 undecidable manual P 6 0.3669 50 -0.14 24
IV.SELL.HHZ. 2023-01-25T18:01:36.20 0.1 positive manual P 78 0.2698 106 0.02 100
IV.GRI.EHZ. 2023-01-25T18:01:36.10 0.6 undecidable manual S 135 0.1457 117 -0.16 50
IV.GRI.EHZ. 2023-01-25T18:01:33.77 0.1 negative manual P 135 0.1457 117 0.17 99
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.GRI.EHN. ML:1.5 0.0003035 0.16 AML other m 2023-01-25T18:01:36.20
IV.GRI.EHE. ML:1.5 0.00029200000000000005 0.66 AML other m 2023-01-25T18:01:37.37
IV.CAR1.HHN. ML:1.6 0.00016149999999999997 0.44 AML other m 2023-01-25T18:01:43.31
IV.CAR1.HHE. ML:1.6 0.00014000000000000001 0.96 AML other m 2023-01-25T18:01:43.92
IV.SPS2.HHE. ML:0.9 0.000026500000000000004 1.36 AML other m 2023-01-25T18:01:45.00
IV.SPS2.HHN. ML:0.9 0.000023899999999999998 0.32 AML other m 2023-01-25T18:01:48.72
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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