Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 15-07-1990 ore 05:54:33 (UTC) in zona: 1 km S Montemarano (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 1 km S Montemarano (AV), il

  • 15-07-1990 05:54:33 (UTC)
  • 15-07-1990 07:54:33 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.9120, 14.9950 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montemarano AV 1 2851 2851
Castelvetere sul Calore AV 2 1615 4466
Castelfranci AV 5 2041 6507
Cassano Irpino AV 5 982 7489
San Mango sul Calore AV 6 1185 8674
Chiusano di San Domenico AV 7 2277 10951
Volturara Irpina AV 7 3289 14240
Paternopoli AV 8 2384 16624
Montella AV 8 7780 24404
Nusco AV 8 4203 28607
Luogosano AV 9 1187 29794
Salza Irpina AV 9 772 30566
Lapio AV 9 1572 32138
Sorbo Serpico AV 9 583 32721
Parolise AV 10 663 33384
Villamaina AV 10 995 34379
San Potito Ultra AV 11 1558 35937
Sant'Angelo all'Esca AV 11 801 36738
Torella dei Lombardi AV 11 2144 38882
Candida AV 11 1147 40029
Bagnoli Irpino AV 11 3217 43246
Montefalcione AV 11 3359 46605
Santo Stefano del Sole AV 11 2208 48813
Santa Lucia di Serino AV 11 1402 50215
Taurasi AV 11 2377 52592
Serino AV 12 7034 59626
San Michele di Serino AV 12 2530 62156
Gesualdo AV 12 3516 65672
Fontanarosa AV 12 3170 68842
Manocalzati AV 13 3160 72002
Atripalda AV 13 11020 83022
Montemiletto AV 13 5313 88335
Cesinali AV 14 2584 90919
Torre Le Nocelle AV 14 1324 92243
Frigento AV 14 3780 96023
Pratola Serra AV 15 3764 99787
Mirabella Eclano AV 15 7684 107471
Aiello del Sabato AV 15 3958 111429
Rocca San Felice AV 15 851 112280
Solofra AV 15 12495 124775
Sant'Angelo dei Lombardi AV 15 4250 129025
Prata di Principato Ultra AV 16 2944 131969
Sturno AV 16 3080 135049
Montefredane AV 16 2297 137346
Venticano AV 16 2537 139883
Pietradefusi AV 17 2348 142231
Avellino AV 17 54857 197088
Lioni AV 17 6201 203289
Santa Paolina AV 18 1256 204545
Tufo AV 18 889 205434
Montefusco AV 18 1338 206772
Guardia Lombardi AV 19 1718 208490
Grottaminarda AV 19 8137 216627
Grottolella AV 19 1869 218496
Capriglia Irpina AV 19 2398 220894
Contrada AV 19 3053 223947
San Nazzaro BN 19 884 224831
Acerno SA 20 2783 227614

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
30 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
33 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
34 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
34 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
43 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
50 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
53 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
55 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
55 Km a E di Portici (55274 abitanti)
56 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
58 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
58 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
59 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
63 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
67 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
67 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
68 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
75 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
76 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
77 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
86 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
92 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.3
1990-07-15
05:54:33
40.912 14.995 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 123439
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-07-15 05:54:33 ± 0.16
Latitudine 40.9120 ± 0.0114
Longitudine 14.9950 ± 0.0155
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 123439

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1818.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 59
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02655
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 123439
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:54:40

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 123439
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.TDS.Z. 1990-07-15T05:55:22.38 10.0 undecidable manual SN 140 1.6095 -0.91 0.3
--.SOI.Z. 1990-07-15T05:55:21.00 10.0 undecidable manual PN 163 2.9526 0.62 0.7
--.ORI.Z. 1990-07-15T05:55:18.00 10.0 undecidable manual SN 127 1.3875 -0.09 0.7
--.SDI.Z. 1990-07-15T05:55:13.00 10.0 undecidable manual SN 312 1.1877 -0.24 0.7
--.GRI.Z. 1990-07-15T05:55:13.00 10.0 undecidable manual PN 152 2.3532 0.79 0.7
--.MS1.Z. 1990-07-15T05:55:10.50 10.0 undecidable manual SG 41 1.0656 0.44 0.6
--.FG2.Z. 1990-07-15T05:55:05.12 10.0 undecidable manual SG 8 0.8991 0.32 0.7
--.DUI.Z. 1990-07-15T05:55:04.50 10.0 undecidable manual SG 331 0.8436 1.39 0.2
--.AZI.Z. 1990-07-15T05:55:02.00 10.0 undecidable manual PN 313 1.5762 0.37 1.4
--.TDS.Z. 1990-07-15T05:55:02.17 10.0 undecidable manual PN 140 1.6095 0.13 1.5
--.BRT.Z. 1990-07-15T05:55:02.80 10.0 undecidable manual PN 90 1.6206 0.61 1.1
--.CSI.Z. 1990-07-15T05:55:01.35 10.0 undecidable manual PN 138 1.4874 0.92 0.8
--.ORI.Z. 1990-07-15T05:54:58.78 10.0 undecidable manual PN 127 1.3875 -0.26 1.6
--.SOR.Z. 1990-07-15T05:54:55.20 10.0 undecidable manual SG 236 0.5883 0.11 0.7
--.SDI.Z. 1990-07-15T05:54:55.51 10.0 undecidable manual PN 312 1.1877 -0.73 1.2
--.MS1.Z. 1990-07-15T05:54:54.00 10.0 undecidable manual PG 41 1.0656 -0.4 1.7
--.DUI.Z. 1990-07-15T05:54:51.00 10.0 undecidable manual PG 331 0.8436 0.61 1.4
--.FG2.Z. 1990-07-15T05:54:50.73 10.0 undecidable manual PG 8 0.8991 -0.63 1.4
--.MSC.Z. 1990-07-15T05:54:49.40 10.0 undecidable manual PG 290 0.8214 -0.47 1.6
--.SGG.Z. 1990-07-15T05:54:47.80 10.0 undecidable manual PG 316 0.6549 0.84 1
--.SOR.Z. 1990-07-15T05:54:44.00 10.0 undecidable manual PG 236 0.5883 -1.76 0.2
--.OVO.Z. 1990-07-15T05:54:43.50 10.0 undecidable manual PG 259 0.4551 0.32 1.7
--.BSS.Z. 1990-07-15T05:54:37.20 10.0 undecidable manual PG 223 0.1887 -0.31 1.8
--.TR9.Z. 1990-07-15T05:54:36.40 10.0 undecidable manual PG 52 0.2109 -1.66 0.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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