Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 01-08-1985 ore 21:13:54 (UTC) in zona: 2 km SE Brentonico (TN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 2 km SE Brentonico (TN), il

  • 01-08-1985 21:13:54 (UTC)
  • 01-08-1985 23:13:54 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8030, 10.9650 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Brentonico TN 2 4015 4015
Mori TN 6 9678 13693
Ala TN 6 8913 22606
Avio TN 8 4133 26739
Ronzo-Chienis TN 10 976 27715
Isera TN 10 2735 30450
Nago-Torbole TN 10 2867 33317
Rovereto TN 11 39289 72606
Trambileno TN 11 1452 74058
Vallarsa TN 12 1395 75453
Malcesine VR 13 3736 79189
Nogaredo TN 13 2065 81254
Limone sul Garda BS 13 1181 82435
Riva del Garda TN 13 16926 99361
Villa Lagarina TN 14 3778 103139
Arco TN 14 17526 120665
Volano TN 15 3169 123834
Pomarolo TN 15 2452 126286
Ferrara di Monte Baldo VR 16 226 126512
Nomi TN 16 1398 127910
Tenno TN 17 2069 129979
Tremosine sul Garda BS 17 2100 132079
Terragnolo TN 17 716 132795
Brentino Belluno VR 17 1395 134190
Calliano TN 18 1807 135997
Erbezzo VR 18 740 136737
Dro TN 18 4944 141681
Brenzone sul Garda VR 18 2474 144155
Drena TN 19 570 144725
Besenello TN 19 2654 147379
Sant'Anna d'Alfaedo VR 20 2553 149932

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
41 Km a N di Verona (258765 abitanti)
53 Km a NW di Vicenza (112953 abitanti)
65 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
83 Km a SW di Bolzano (106441 abitanti)
84 Km a NW di Padova (210401 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1985-08-01
21:13:54
45.803 10.965 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 11189
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-01 21:13:54 ± 0.237
Latitudine 45.8030 ± 0.0370
Longitudine 10.9650 ± 0.0300
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 11189

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4726.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 148
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02687
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 11189
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:14:40
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AS1.Z. 1985-08-01T21:14:43.00 10.0 undecidable manual PN? 155 2.9859 0.19 0.3
--.FO1.Z. 1985-08-01T21:14:43.00 10.0 undecidable manual SN 57 1.4874 0.96 0.3
--.ORO.Z. 1985-08-01T21:14:32.00 10.0 undecidable manual PN 266 2.0868 1.57 0.2
--.CH1.Z. 1985-08-01T21:14:32.00 10.0 undecidable manual PN 162 2.2755 -1.09 0.5
--.PS9.Z. 1985-08-01T21:14:30.50 10.0 undecidable manual PN 188 2.0979 -0.12 1.1
--.TRI.Z. 1985-08-01T21:14:30.50 10.0 undecidable manual PN 91 1.9536 1.93 0.1
--.RBL.Z. 1985-08-01T21:14:28.80 10.0 undecidable manual PN 69 1.9092 0.8 0.8
--.BG1.Z. 1985-08-01T21:14:25.00 10.0 undecidable manual SG 268 0.8769 -0.84 0.6
--.FO1.Z. 1985-08-01T21:14:22.20 10.0 negative manual PN 57 1.4874 0.09 2.7
--.ERT.Z. 1985-08-01T21:14:15.00 10.0 undecidable manual PN 63 1.0767 -1.68 0.3
--.CTI.Z. 1985-08-01T21:14:15.00 10.0 undecidable manual SG 62 0.5328 0.03 0.6
--.BG1.Z. 1985-08-01T21:14:12.50 10.0 undecidable manual PG 268 0.8769 -0.27 1.4
--.SAL.Z. 1985-08-01T21:14:10.00 10.0 undecidable manual SG 237 0.3552 1 0.5
--.CTI.Z. 1985-08-01T21:14:06.00 10.0 undecidable manual PG 62 0.5328 -0.49 1.3
--.SAL.Z. 1985-08-01T21:14:02.60 10.0 positive manual PG 237 0.3552 -0.45 2.6
--.DDS.Z. 1985-08-01T21:13:58.60 10.0 negative manual PG 63 0.1665 -0.3 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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