Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 25-04-1990 ore 03:48:22 (Italia) in zona: 2 km E Benevento (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 2 km E Benevento (BN), il

  • 25-04-1990 01:48:22 (UTC)
  • 25-04-1990 03:48:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1370, 14.8030 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Benevento BN 2 60091 60091
San Nicola Manfredi BN 7 3722 63813
Sant'Angelo a Cupolo BN 8 4325 68138
Pietrelcina BN 8 3114 71252
San Leucio del Sannio BN 8 3106 74358
Paduli BN 8 3978 78336
San Martino Sannita BN 8 1230 79566
Castelpoto BN 9 1254 80820
Calvi BN 9 2682 83502
San Giorgio del Sannio BN 9 10022 93524
Apollosa BN 9 2658 96182
Chianche AV 10 475 96657
Ceppaloni BN 11 3415 100072
San Nazzaro BN 11 884 100956
Apice BN 11 5686 106642
Pesco Sannita BN 11 1972 108614
Foglianise BN 11 3385 111999
Torrioni AV 11 549 112548
Petruro Irpino AV 12 349 112897
Torrecuso BN 12 3407 116304
Montefusco AV 12 1338 117642
Sant'Arcangelo Trimonte BN 12 573 118215
Fragneto Monforte BN 13 1840 120055
Arpaise BN 13 761 120816
Ponte BN 13 2580 123396
Campoli del Monte Taburno BN 13 1546 124942
Santa Paolina AV 13 1256 126198
Pietradefusi AV 13 2348 128546
Paupisi BN 13 1633 130179
Fragneto l'Abate BN 13 1049 131228
Vitulano BN 13 2944 134172
Pago Veiano BN 14 2406 136578
Cautano BN 14 2044 138622
Venticano AV 14 2537 141159
Tufo AV 14 889 142048
Tocco Caudio BN 14 1508 143556
Altavilla Irpina AV 15 4196 147752
Roccabascerana AV 15 2354 150106
Montesarchio BN 16 13500 163606
Torre Le Nocelle AV 16 1324 164930
Pannarano BN 16 2130 167060
Montemiletto AV 16 5313 172373
Casalduni BN 17 1378 173751
Bonea BN 17 1448 175199
San Martino Valle Caudina AV 17 4884 180083
Prata di Principato Ultra AV 17 2944 183027
Pietrastornina AV 17 1553 184580
Bonito AV 17 2448 187028
Pratola Serra AV 17 3764 190792
Reino BN 18 1210 192002
Buonalbergo BN 18 1730 193732
Campolattaro BN 18 1072 194804
San Giorgio La Molara BN 18 2994 197798
Grottolella AV 18 1869 199667
Sant'Angelo a Scala AV 19 730 200397
Mirabella Eclano AV 19 7684 208081
Pontelandolfo BN 19 2167 210248
Taurasi AV 19 2377 212625
San Lorenzo Maggiore BN 20 2154 214779
Montefredane AV 20 2297 217076
Molinara BN 20 1618 218694
San Lupo BN 20 801 219495
San Marco dei Cavoti BN 20 3371 222866

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
2 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
25 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
40 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
42 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
48 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
49 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
49 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
50 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
51 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
51 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
53 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
53 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
53 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
56 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
56 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
57 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
58 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
61 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
68 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
72 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
78 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
93 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.3
1990-04-25
01:48:22
41.137 14.803 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 115099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-25 01:48:22 ± 0.158
Latitudine 41.1370 ± 0.0137
Longitudine 14.8030 ± 0.0161
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2031.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 65
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00300
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04833
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 27
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 115099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:47:02

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RBL.Z. 1990-04-25T01:50:41.50 10.0 undecidable manual SN 351 5.3613 0.68 0.3
--.RBL.Z. 1990-04-25T01:49:43.00 10.0 undecidable manual PN 351 5.3613 0.63 0.7
--.ARV.Z. 1990-04-25T01:49:07.57 10.0 undecidable manual PN 330 2.7195 1.5 0.3
--.DR2.Z. 1990-04-25T01:49:06.20 10.0 undecidable manual PN 160 2.6307 1.25 0.5
--.ASS.Z. 1990-04-25T01:49:03.00 10.0 undecidable manual PN 321 2.4864 0.11 1.5
--.CZI.Z. 1990-04-25T01:49:00.92 10.0 undecidable manual PN! 151 2.1645 2.56 0
--.CDT.Z. 1990-04-25T01:48:59.00 10.0 undecidable manual SN 92 1.11 -0.37 0.7
--.MS1.Z. 1990-04-25T01:48:58.00 10.0 undecidable manual SG 56 1.0101 0.66 0.6
--.ROI.Z. 1990-04-25T01:48:58.10 10.0 undecidable manual PN 139 2.0535 1.23 0.7
--.PE1.Z. 1990-04-25T01:48:57.00 10.0 undecidable manual PN 98 1.998 0.91 1
--.CSI.Z. 1990-04-25T01:48:55.60 10.0 undecidable manual PN! 139 1.7649 2.82 0
--.TDS.Z. 1990-04-25T01:48:54.00 10.0 undecidable manual PN 141 1.8759 -0.41 1.6
--.BRT.Z. 1990-04-25T01:48:53.00 10.0 undecidable manual PN 97 1.776 -0.12 1.8
--.ORI.Z. 1990-04-25T01:48:52.00 10.0 undecidable manual PN 130 1.6428 0.75 1.3
--.BAI.Z. 1990-04-25T01:48:51.00 10.0 undecidable manual PN 90 1.554 0.97 1.1
--.CP9.Z. 1990-04-25T01:48:50.67 10.0 undecidable manual PN 298 1.554 0.63 1.5
--.SGO.Z. 1990-04-25T01:48:47.18 10.0 undecidable manual SG 146 0.6882 0.54 0.7
--.FG2.Z. 1990-04-25T01:48:45.67 10.0 undecidable manual SG 22 0.7104 -1.86 0.1
--.MGR.Z. 1990-04-25T01:48:44.70 10.0 undecidable manual PN 150 1.1433 -0.29 1.9
--.CDT.Z. 1990-04-25T01:48:43.00 10.0 undecidable manual PN 92 1.11 -0.79 1.4
--.MS1.Z. 1990-04-25T01:48:41.50 10.0 undecidable manual PG 56 1.0101 -1.12 0.9
--.SDI.Z. 1990-04-25T01:48:41.46 10.0 undecidable manual PG 308 0.9324 0.44 1.8
--.RFI.Z. 1990-04-25T01:48:36.10 10.0 undecidable manual PG 285 0.6327 0.67 1.5
--.BSS.Z. 1990-04-25T01:48:36.65 10.0 undecidable manual SG 177 0.3552 0.57 0.7
--.SGO.Z. 1990-04-25T01:48:35.22 10.0 undecidable manual PG 146 0.6882 -1.22 0.8
--.MSC.Z. 1990-04-25T01:48:35.20 10.0 undecidable manual PG 275 0.6216 -0.07 2
--.FG2.Z. 1990-04-25T01:48:34.66 10.0 undecidable manual PG! 22 0.7104 -2.3 0
--.SOR.Z. 1990-04-25T01:48:34.40 10.0 undecidable manual PG 212 0.6549 -1.41 0.6
--.DUI.Z. 1990-04-25T01:48:33.40 10.0 undecidable manual PG 334 0.5772 -1.02 1
--.OVO.Z. 1990-04-25T01:48:31.60 10.0 undecidable manual PG 225 0.4329 -0.1 2
--.SGG.Z. 1990-04-25T01:48:29.70 10.0 undecidable manual PG 308 0.3996 -1.44 0.5
--.BSS.Z. 1990-04-25T01:48:29.57 10.0 undecidable manual PG 177 0.3552 -0.78 1.4
--.TR9.Z. 1990-04-25T01:48:29.40 10.0 undecidable manual PG 105 0.333 -0.41 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download