Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 22-04-1990 ore 21:53:23 (Italia) in zona: 1 km NE Pesco Sannita (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km NE Pesco Sannita (BN), il

  • 22-04-1990 19:53:23 (UTC)
  • 22-04-1990 21:53:23 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2390, 14.8170 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pesco Sannita BN 1 1972 1972
Fragneto l'Abate BN 4 1049 3021
Fragneto Monforte BN 5 1840 4861
Pago Veiano BN 5 2406 7267
Pietrelcina BN 5 3114 10381
Reino BN 6 1210 11591
Campolattaro BN 9 1072 12663
San Marco dei Cavoti BN 9 3371 16034
San Giorgio La Molara BN 9 2994 19028
Paduli BN 10 3978 23006
Molinara BN 10 1618 24624
Casalduni BN 10 1378 26002
Ponte BN 11 2580 28582
Pontelandolfo BN 12 2167 30749
Benevento BN 12 60091 90840
Torrecuso BN 13 3407 94247
Sant'Arcangelo Trimonte BN 13 573 94820
Circello BN 13 2388 97208
Paupisi BN 14 1633 98841
Buonalbergo BN 14 1730 100571
Colle Sannita BN 14 2431 103002
Castelpoto BN 15 1254 104256
Foglianise BN 15 3385 107641
San Lupo BN 15 801 108442
Casalbore AV 16 1800 110242
Vitulano BN 16 2944 113186
San Lorenzo Maggiore BN 16 2154 115340
Apice BN 16 5686 121026
Morcone BN 17 4932 125958
Cautano BN 18 2044 128002
Santa Croce del Sannio BN 18 927 128929
Guardia Sanframondi BN 18 5078 134007
Foiano di Val Fortore BN 18 1410 135417
Castelpagano BN 18 1483 136900
San Nicola Manfredi BN 18 3722 140622
Campoli del Monte Taburno BN 19 1546 142168
Apollosa BN 19 2658 144826
Montecalvo Irpino AV 19 3725 148551
Calvi BN 19 2682 151233
Montefalcone di Val Fortore BN 19 1525 152758
Sant'Angelo a Cupolo BN 19 4325 157083
San Leucio del Sannio BN 19 3106 160189
San Martino Sannita BN 19 1230 161419
Ginestra degli Schiavoni BN 20 476 161895
San Giorgio del Sannio BN 20 10022 171917
Tocco Caudio BN 20 1508 173425
Sassinoro BN 20 618 174043

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
12 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
36 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
44 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
50 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
55 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
58 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
59 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
60 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
60 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
60 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
62 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
62 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
62 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
63 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
65 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
65 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
66 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
67 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
69 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
72 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
75 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
91 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.0
1990-04-22
19:53:23
41.239 14.817 12 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 114769
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-22 19:53:23 ± 0.146
Latitudine 41.2390 ± 0.0099
Longitudine 14.8170 ± 0.0140
Profondità (km) 12 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114769

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1608.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 64
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00324
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01109
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 114769
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:46:42

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114769
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1990-04-22T19:53:53.31 10.0 undecidable manual SG 302 0.8769 -0.88 0.2
--.SGO.Z. 1990-04-22T19:53:51.00 10.0 undecidable manual SG 151 0.777 0.45 0.5
--.RFI.Z. 1990-04-22T19:53:48.57 10.0 undecidable manual SG! 276 0.6216 2.7 0
--.MGR.Z. 1990-04-22T19:53:46.80 10.0 undecidable manual PN 153 1.2321 -0.44 1
--.CDT.Z. 1990-04-22T19:53:45.00 10.0 undecidable manual PN 97 1.11 0.23 1.3
--.FG2.Z. 1990-04-22T19:53:45.83 10.0 undecidable manual SG 24 0.6216 0.2 0.7
--.MS1.Z. 1990-04-22T19:53:43.50 10.0 undecidable manual PG 60 0.9546 0.76 0.6
--.OVO.Z. 1990-04-22T19:53:42.00 10.0 undecidable manual SG 217 0.5106 -0.39 0.5
--.SDI.Z. 1990-04-22T19:53:41.37 10.0 undecidable manual PG 302 0.8769 0.02 1.6
--.DUI.Z. 1990-04-22T19:53:40.47 10.0 undecidable manual SG 327 0.4995 -1.24 0.1
--.SGO.Z. 1990-04-22T19:53:39.50 10.0 undecidable manual PG 151 0.777 0.26 1.6
--.TR9.Z. 1990-04-22T19:53:37.20 10.0 undecidable manual SG 121 0.3552 -0.24 0.7
--.MSC.Z. 1990-04-22T19:53:37.20 10.0 undecidable manual PG 266 0.6327 0.5 1.4
--.RFI.Z. 1990-04-22T19:53:37.86 10.0 undecidable manual PG 276 0.6216 1.32 0.2
--.FG2.Z. 1990-04-22T19:53:36.90 10.0 undecidable manual PG 24 0.6216 -0.3 1.7
--.DUI.Z. 1990-04-22T19:53:34.19 10.0 undecidable manual PG 327 0.4995 0.05 1.9
--.OVO.Z. 1990-04-22T19:53:34.40 10.0 undecidable manual PG 217 0.5106 -0.13 1.8
--.SGG.Z. 1990-04-22T19:53:31.40 10.0 undecidable manual PG 294 0.3552 -0.19 1.7
--.TR9.Z. 1990-04-22T19:53:30.80 10.0 undecidable manual PG 121 0.3552 -0.88 0.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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