Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 16-03-1990 ore 20:01:07 (Italia) in zona: 1 km N Arcevia (AN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km N Arcevia (AN), il

  • 16-03-1990 19:01:07 (UTC)
  • 16-03-1990 20:01:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.5120, 12.9440 ad una profondità di 23 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Arcevia AN 1 4612 4612
Serra de' Conti AN 8 3746 8358
Mergo AN 9 1037 9395
Genga AN 9 1797 11192
Serra San Quirico AN 9 2850 14042
Montecarotto AN 10 1987 16029
Barbara AN 10 1368 17397
San Lorenzo in Campo PU 10 3414 20811
Pergola PU 10 6333 27144
Rosora AN 11 1985 29129
Poggio San Marcello AN 11 693 29822
Sassoferrato AN 11 7285 37107
Castelleone di Suasa AN 11 1676 38783
Castelplanio AN 11 3540 42323
Ostra Vetere AN 14 3311 45634
Fratte Rosa PU 14 966 46600
Serra Sant'Abbondio PU 14 1027 47627
Maiolati Spontini AN 15 6248 53875
Cupramontana AN 16 4756 58631
Monte Roberto AN 16 3061 61692
Frontone PU 17 1300 62992
Castelbellino AN 17 4947 67939
Corinaldo AN 18 4998 72937
Barchi PU 18 967 73904
Mondavio PU 18 3810 77714
Poggio San Vicino MC 19 246 77960
Orciano di Pesaro PU 20 2028 79988
Belvedere Ostrense AN 20 2234 82222
San Paolo di Jesi AN 20 933 83155
Fabriano AN 20 31480 114635

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a S di Fano (60888 abitanti)
44 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
48 Km a W di Ancona (100861 abitanti)
64 Km a NE di Perugia (166134 abitanti)
65 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
68 Km a SE di Rimini (147750 abitanti)
86 Km a E di Arezzo (99543 abitanti)
89 Km a SE di Cesena (96758 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1990-03-16
19:01:07
43.512 12.944 23 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 112039
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-03-16 19:01:07 ± 0.521
Latitudine 43.5120 ± 0.0237
Longitudine 12.9440 ± 0.0319
Profondità (km) 23 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 112039

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3682.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 239
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00008
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00769
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 112039
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:44:09
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ALP.Z. 1990-03-16T19:01:36.84 10.0 undecidable manual SN 147 0.8547 1.16 0
--.RM8.Z. 1990-03-16T19:01:28.75 10.0 undecidable manual SG 160 0.5883 0.24 0.7
--.ASS.Z. 1990-03-16T19:01:27.00 10.0 undecidable manual SG 205 0.4995 1.38 0
--.AOI.Z. 1990-03-16T19:01:24.96 10.0 undecidable manual SG 85 0.4773 -0.06 0.9
--.SSO.Z. 1990-03-16T19:01:23.80 10.0 undecidable manual SG 122 0.3996 0.86 0.2
--.ALP.Z. 1990-03-16T19:01:23.24 10.0 undecidable manual PN 147 0.8547 -0.41 0.8
--.CIO.Z. 1990-03-16T19:01:20.22 10.0 undecidable manual SG 155 0.3441 -0.95 0.2
--.RM8.Z. 1990-03-16T19:01:19.25 10.0 undecidable manual PG 160 0.5883 -0.26 2.3
--.AOI.Z. 1990-03-16T19:01:17.37 10.0 undecidable manual PG 85 0.4773 -0.13 2.9
--.ASS.Z. 1990-03-16T19:01:17.50 10.0 undecidable manual PG 205 0.4995 -0.34 1.2
--.SSO.Z. 1990-03-16T19:01:16.72 10.0 undecidable manual PG 122 0.3996 0.43 1.1
--.CIO.Z. 1990-03-16T19:01:15.00 10.0 undecidable manual PG 155 0.3441 -0.27 2.6
--.ARV.Z. 1990-03-16T19:01:14.00 10.0 undecidable manual SG 181 0.0111 -0.36 0.5
--.ARV.Z. 1990-03-16T19:01:12.00 10.0 undecidable manual PG 181 0.0111 0.66 0.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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