Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 24-01-1990 ore 06:17:28 (Italia) in zona: 10 km N Albi (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 10 km N Albi (CZ), il

  • 24-01-1990 05:17:28 (UTC)
  • 24-01-1990 06:17:28 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1140, 16.6160 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Albi CZ 10 949 949
Taverna CZ 11 2703 3652
Cotronei KR 11 5480 9132
Magisano CZ 11 1258 10390
Sorbo San Basile CZ 11 809 11199
Zagarise CZ 13 1647 12846
Fossato Serralta CZ 13 594 13440
Pentone CZ 15 2113 15553
Sellia CZ 15 530 16083
Petronà CZ 15 2629 18712
Sersale CZ 15 4630 23342
Cicala CZ 15 968 24310
Cerva CZ 15 1223 25533
Panettieri CS 15 351 25884
Carlopoli CZ 15 1516 27400
Petilia Policastro KR 15 9173 36573
Mesoraca KR 16 6523 43096
Gimigliano CZ 17 3381 46477
Andali CZ 17 769 47246
San Giovanni in Fiore CS 17 17372 64618
San Pietro Apostolo CZ 17 1691 66309
Bianchi CS 18 1305 67614
Simeri Crichi CZ 18 4698 72312
Parenti CS 18 2188 74500
Belcastro CZ 18 1399 75899
Colosimi CS 19 1247 77146
Caccuri KR 19 1663 78809
Soveria Simeri CZ 19 1564 80373

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
30 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
37 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
44 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.7
1990-01-24
05:17:28
39.114 16.616 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 108489
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-01-24 05:17:28 ± 0.344
Latitudine 39.1140 ± 0.0149
Longitudine 16.6160 ± 0.0512
Profondità (km) 8 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 108489

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4714.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 129
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01619
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 108489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:40:59

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 108489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1990-01-24T05:18:23.70 10.0 undecidable manual SN 12 1.7982 0.67 0.4
--.ATN.Z. 1990-01-24T05:18:09.91 10.0 undecidable manual SN 223 1.2987 -0.79 0.4
--.SOI.Z. 1990-01-24T05:18:06.90 10.0 undecidable manual SN 203 1.1211 -0.24 0.6
--.BRT.Z. 1990-01-24T05:18:01.13 10.0 undecidable manual PN 12 1.7982 1.5 0.4
--.ATN.Z. 1990-01-24T05:17:52.86 10.0 undecidable manual PN 223 1.2987 -0.02 1.5
--.SOI.Z. 1990-01-24T05:17:51.63 10.0 undecidable manual PN 203 1.1211 1.28 0.8
--.TDS.Z. 1990-01-24T05:17:48.95 10.0 undecidable manual SG 338 0.5883 -0.64 0.6
--.MMN.Z. 1990-01-24T05:17:48.20 10.0 undecidable manual PG 328 0.9102 1.45 0.7
--.GA2.Z. 1990-01-24T05:17:46.93 10.0 undecidable manual PN! 213 1.1211 -3.4 0
--.CSI.Z. 1990-01-24T05:17:42.50 10.0 undecidable manual PG 339 0.7104 -1.02 1
--.DR2.Z. 1990-01-24T05:17:42.68 10.0 undecidable manual PG 228 0.6993 -0.3 1.7
--.GRI.Z. 1990-01-24T05:17:41.88 10.0 undecidable manual SG 207 0.3219 0.53 0.7
--.TDS.Z. 1990-01-24T05:17:40.43 10.0 undecidable manual PG 338 0.5883 -0.26 1.8
--.PA2.Z. 1990-01-24T05:17:40.80 10.0 undecidable manual PG 191 0.6549 -1.21 0.9
--.CZI.Z. 1990-01-24T05:17:38.52 10.0 positive manual PG 285 0.3885 1.51 0.7
--.ROI.Z. 1990-01-24T05:17:36.42 10.0 undecidable manual PG 355 0.444 -1.91 0.3
--.GRI.Z. 1990-01-24T05:17:35.84 10.0 undecidable manual PG 207 0.3219 -0.09 1.8
--.SE2.Z. 1990-01-24T05:17:32.00 10.0 positive manual PG 142 0.1221 0.06 3.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download