Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 23-06-1985 ore 22:11:24 (UTC) in zona: 1 km NE Montasola (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km NE Montasola (RI), il

  • 23-06-1985 22:11:24 (UTC)
  • 24-06-1985 00:11:24 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3950, 12.6940 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montasola RI 1 395 395
Cottanello RI 2 563 958
Vacone RI 5 256 1214
Configni RI 5 633 1847
Contigliano RI 6 3783 5630
Torri in Sabina RI 6 1256 6886
Casperia RI 7 1246 8132
Roccantica RI 8 563 8695
Montebuono RI 8 883 9578
Greccio RI 9 1558 11136
Tarano RI 9 1444 12580
Selci RI 10 1106 13686
Monte San Giovanni in Sabina RI 10 714 14400
Cantalupo in Sabina RI 10 1685 16085
Calvi dell'Umbria TR 10 1856 17941
Poggio Catino RI 11 1341 19282
Stroncone TR 12 4917 24199
Collevecchio RI 13 1577 25776
Forano RI 13 3179 28955
Colli sul Velino RI 14 533 29488
Rieti RI 14 47698 77186
Poggio Mirteto RI 14 6315 83501
Stimigliano RI 15 2328 85829
Salisano RI 16 567 86396
Montenero Sabino RI 16 299 86695
Montopoli di Sabina RI 17 4210 90905
Mompeo RI 17 530 91435
Labro RI 17 374 91809
Filacciano RM 17 477 92286
Magliano Sabina RI 18 3774 96060
Otricoli TR 18 1869 97929
Ponzano Romano RM 18 1155 99084
Casaprota RI 18 744 99828
Belmonte in Sabina RI 18 636 100464
Castelnuovo di Farfa RI 19 1059 101523
Morro Reatino RI 19 373 101896
Torrita Tiberina RM 19 1089 102985
Terni TR 19 111501 214486
Rivodutri RI 19 1253 215739
Cantalice RI 19 2755 218494
Poggio Bustone RI 20 2055 220549
Nazzano RM 20 1436 221985

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a S di Terni (111501 abitanti)
44 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
48 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
49 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
58 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
58 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
63 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
79 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
79 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
81 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
82 Km a N di Pomezia (62966 abitanti)
83 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
88 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
89 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1985-06-23
22:11:24
42.395 12.694 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 9019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-06-23 22:11:24 ± 0.361
Latitudine 42.3950 ± 0.0198
Longitudine 12.6940 ± 0.0333
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 9019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3509.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 207
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00227
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01206
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 9019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:12:54
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AR1.Z. 1985-06-23T22:12:02.00 10.0 undecidable manual SN 9 1.11 0.39 0.5
--.CH1.Z. 1985-06-23T22:11:48.80 10.0 undecidable manual PN 336 1.3431 -0.3 1.3
--.AR1.Z. 1985-06-23T22:11:47.00 10.0 undecidable manual PN 9 1.11 1.05 0.4
--.SD1.Z. 1985-06-23T22:11:45.50 10.0 undecidable manual PN 129 1.0656 0.14 1.6
--.AS1.Z. 1985-06-23T22:11:37.50 10.0 undecidable manual PG 357 0.666 -0.53 1.4
--.PO9.Z. 1985-06-23T22:11:35.00 10.0 undecidable manual SG 45 0.2553 0.31 1
--.PO9.Z. 1985-06-23T22:11:29.50 10.0 undecidable manual PG 45 0.2553 -0.9 0.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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