Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 08-02-2012 ore 16:15:56 (UTC) in zona: 1 km W Castel di Lucio (ME)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km W Castel di Lucio (ME), il

  • 08-02-2012 16:15:56 (UTC)
  • 08-02-2012 17:15:56 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.8910, 14.2990 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castel di Lucio ME 1 1294 1294
Mistretta ME 7 4791 6085
Pettineo ME 9 1350 7435
San Mauro Castelverde PA 10 1701 9136
Reitano ME 10 806 9942
Motta d'Affermo ME 10 739 10681
Tusa ME 12 2925 13606
Geraci Siculo PA 13 1945 15551
Gangi PA 13 6811 22362
Sperlinga EN 15 805 23167
Santo Stefano di Camastra ME 15 4694 27861
Capizzi ME 17 3176 31037
Pollina PA 18 2974 34011
Nicosia EN 18 13899 47910
Castelbuono PA 19 8943 56853
Caronia ME 20 3364 60217
Petralia Soprana PA 20 3360 63577

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
49 Km a NE di Caltanissetta (63360 abitanti)
72 Km a E di Bagheria (55387 abitanti)
82 Km a NW di Catania (314555 abitanti)
82 Km a W di Acireale (52622 abitanti)
86 Km a E di Palermo (674435 abitanti)
90 Km a NE di Agrigento (59770 abitanti)
92 Km a N di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2012-02-08
16:15:56
37.891 14.299 5 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1339429
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2012-02-08 16:15:56 ± 0.13
Latitudine 37.8910 ± 0.0063
Longitudine 14.2990 ± 0.0057
Profondità (km) 5 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1339429

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 753
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 171
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 358
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 860.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 65
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 56
Numero di fasi 44
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.73
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.43622
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 49
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 38
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1339429
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-06 02:41:25
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.CAR1.HHZ. 2012-02-08T16:16:57.65 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
MN.VSL.BHZ. 2012-02-08T16:16:54.47 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SBPO.HHN. 2012-02-08T16:16:47.36 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.STR3.BHZ. 2012-02-08T16:16:38.02 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CAR1.HHZ. 2012-02-08T16:16:30.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.EHZ. 2012-02-08T16:16:30.36 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MPAZ.HHN. 2012-02-08T16:16:24.62 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.EHZ. 2012-02-08T16:16:22.99 0.6 undecidable manual Pg 82 154.8228 0.547 35
IV.JOPP.HHZ. 2012-02-08T16:16:21.57 0.6 undecidable manual Pg 60 159.4182 -1.581 21
IV.SOLUN.HHE. 2012-02-08T16:16:19.44 0.6 undecidable manual Sg 289 70.5738 0.389 44
IV.MTGR.SHZ. 2012-02-08T16:16:19.70 0.3 undecidable manual Pg 271 134.7651 0.346 59
IV.MFNL.SHZ. 2012-02-08T16:16:19.45 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GMB.BHE. 2012-02-08T16:16:19.87 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSCL.HHZ. 2012-02-08T16:16:19.15 0.3 undecidable manual Pg 73 135.6642 -0.335 59
IV.CAVT.SHZ. 2012-02-08T16:16:18.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MMGO.SHZ. 2012-02-08T16:16:18.33 0.6 undecidable manual Pg 258 118.6923 1.456 25
IV.HAVL.HHZ. 2012-02-08T16:16:17.58 0.3 undecidable manual Pg 145 126.2736 -0.459 58
IV.USI.HHZ. 2012-02-08T16:16:17.36 0.6 undecidable manual Pg 313 133.0668 -1.735 20
MN.CLTB.HHN. 2012-02-08T16:16:16.40 0.6 undecidable manual Pg 250 101.121 2.228 14
IV.CRJA.SHZ. 2012-02-08T16:16:16.45 0.6 undecidable manual Pg 265 113.7972 0.324 41
IV.AGST.EHZ. 2012-02-08T16:16:15.18 0.6 undecidable manual Pg 130 107.8143 -0.012 44
IV.MSRU.HHZ. 2012-02-08T16:16:15.98 0.3 undecidable manual Pg 68 113.3976 -0.083 65
IV.HMDC.HHE. 2012-02-08T16:16:15.72 0.3 undecidable manual Pg 157 111.7992 -0.101 65
IV.SSY.HHZ. 2012-02-08T16:16:14.85 0.6 undecidable manual Pg 140 106.116 -0.088 44
IV.ALJA.HHZ. 2012-02-08T16:16:14.56 0.6 undecidable manual Sg 252 50.3163 0.925 37
IV.ATN.BHN. 2012-02-08T16:16:14.85 0.3 undecidable manual Pg 73 106.116 -0.089 66
IV.MEU.SHZ. 2012-02-08T16:16:13.72 0.3 undecidable manual Pg 151 98.3238 -0.019 68
IV.MPNC.HHZ. 2012-02-08T16:16:13.34 0.3 undecidable manual Pg 73 96.3258 -0.095 67
IV.HCRL.HHE. 2012-02-08T16:16:12.82 0.3 undecidable manual Pg 136 93.3399 -0.143 67
IV.ILLI.HHZ. 2012-02-08T16:16:12.13 0.3 undecidable manual Pg 42 83.6496 0.657 59
IV.MILZ.HHN. 2012-02-08T16:16:12.57 0.3 undecidable manual Pg 62 91.7415 -0.145 67
IV.HVZN.HHZ. 2012-02-08T16:16:12.28 0.3 undecidable manual Pg 155 87.1461 0.268 66
IV.MMME.HHZ. 2012-02-08T16:16:11.38 0.3 undecidable manual Pg 86 83.7495 -0.107 68
IV.IVPL.HHZ. 2012-02-08T16:16:11.07 0.3 undecidable manual Pg 48 80.1642 0.128 68
IV.CORL.HHZ. 2012-02-08T16:16:11.35 0.1 undecidable manual Pg 271 87.1461 -0.656 78
IV.MPG.SHZ. 2012-02-08T16:16:11.56 0.3 undecidable manual Pg 290 87.3459 -0.488 63
IV.MCSR.HHZ. 2012-02-08T16:16:11.15 0.3 undecidable manual Pg 76 83.6496 -0.33 65
IV.MCT.BHE. 2012-02-08T16:16:10.24 0.6 undecidable manual Pg 244 67.7766 1.216 31
IV.IFIL.EHZ. 2012-02-08T16:16:10.89 0.3 undecidable manual Pg 18 78.4659 0.215 67
IV.RAFF.HHE. 2012-02-08T16:16:10.20 0.3 undecidable manual Pg 176 74.37 0.155 69
IV.HLNI.HHN. 2012-02-08T16:16:10.64 0.3 undecidable manual Pg 140 78.4659 -0.036 70
IV.SOLUN.HHE. 2012-02-08T16:16:08.64 0.3 undecidable manual Pg 289 70.5738 -0.823 57
IV.RESU.HHE. 2012-02-08T16:16:08.08 0.6 undecidable manual Sg 218 34.4433 -0.344 47
IV.MSFR.HHZ. 2012-02-08T16:16:07.54 0.6 undecidable manual Sg 58 30.1476 0.593 45
IV.ECNV.HHZ. 2012-02-08T16:16:07.28 0.3 undecidable manual Pg 132 48.9177 1.164 50
IV.GALF.HHZ. 2012-02-08T16:16:06.39 0.6 undecidable manual Sg 130 30.8469 -0.8 41
IV.MUCR.HHZ. 2012-02-08T16:16:06.36 0.1 undecidable manual Pg 71 53.0025 -0.398 91
IV.ALJA.HHZ. 2012-02-08T16:16:06.00 0.1 negative manual Pg 252 50.3163 -0.335 92
IV.GIB.HHZ. 2012-02-08T16:16:05.84 0.6 undecidable manual Sg 295 26.2515 0.205 50
IV.RESU.HHE. 2012-02-08T16:16:03.19 0.1 positive manual Pg 218 34.4433 -0.134 99
IV.CAGR.HHZ. 2012-02-08T16:16:03.71 0.3 undecidable manual Pg 149 34.6431 0.336 71
IV.GALF.HHZ. 2012-02-08T16:16:02.75 0.1 positive manual Pg 130 30.8469 0.135 100
IV.MSFR.HHZ. 2012-02-08T16:16:02.86 0.1 positive manual Pg 58 30.1476 0.386 95
IV.GIB.HHZ. 2012-02-08T16:16:01.55 0.1 positive manual Pg 295 26.2515 -0.166 100
IV.ESLN.HHZ. 2012-02-08T16:15:49.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CIGN.HHE. 2012-02-08T16:15:47.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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