Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 27-04-1989 ore 20:52:22 (UTC) in zona: 3 km SE Sant'Eufemia a Maiella (PE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km SE Sant'Eufemia a Maiella (PE), il

  • 27-04-1989 20:52:22 (UTC)
  • 27-04-1989 22:52:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.1100, 14.0560 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Eufemia a Maiella PE 3 278 278
Caramanico Terme PE 7 1929 2207
Pacentro AQ 8 1174 3381
Campo di Giove AQ 11 803 4184
Salle PE 11 308 4492
Roccamorice PE 12 939 5431
Cansano AQ 12 274 5705
Pennapiedimonte CH 13 476 6181
Fara San Martino CH 13 1414 7595
Sulmona AQ 13 24557 32152
Lama dei Peligni CH 13 1271 33423
Abbateggio PE 13 400 33823
Civitella Messer Raimondo CH 13 848 34671
Roccacasale AQ 14 693 35364
Taranta Peligna CH 14 376 35740
Pretoro CH 14 934 36674
Lettomanoppello PE 14 2975 39649
Bolognano PE 14 1108 40757
Lettopalena CH 15 358 41115
Palombaro CH 15 1026 42141
San Valentino in Abruzzo Citeriore PE 15 1922 44063
Pratola Peligna AQ 15 7577 51640
Palena CH 16 1392 53032
Serramonacesca PE 16 562 53594
Rapino CH 16 1318 54912
Guardiagrele CH 16 9084 63996
Roccamontepiano CH 16 1707 65703
Tocco da Casauria PE 17 2688 68391
Colledimacine CH 17 202 68593
Manoppello PE 17 6996 75589
Pettorano sul Gizio AQ 17 1376 76965
Introdacqua AQ 17 2126 79091
Turrivalignani PE 17 857 79948
Corfinio AQ 18 1051 80999
Scafa PE 18 3759 84758
San Martino sulla Marrucina CH 18 941 85699
Torre de' Passeri PE 18 3147 88846
Bugnara AQ 19 1125 89971
Fara Filiorum Petri CH 19 1943 91914
Gessopalena CH 19 1433 93347
Prezza AQ 19 945 94292
Castiglione a Casauria PE 19 831 95123
Casoli CH 19 5664 100787
Casacanditella CH 20 1307 102094
Popoli PE 20 5172 107266
Torricella Peligna CH 20 1353 108619
Vittorito AQ 20 873 109492

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
42 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
46 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
60 Km a E di L'Aquila (69753 abitanti)
68 Km a SE di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.8
1989-04-27
20:52:22
42.11 14.056 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 90749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-04-27 20:52:22 ± 0.286
Latitudine 42.1100 ± 0.0191
Longitudine 14.0560 ± 0.0230
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 90749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2850.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 138
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00389
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01441
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 90749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:25:07

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 90749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1989-04-27T20:53:12.39 10.0 undecidable manual SN 329 1.5984 0.78 0.3
--.FG2.Z. 1989-04-27T20:52:53.65 10.0 undecidable manual SG 109 0.8769 0.74 0.4
--.ARV.Z. 1989-04-27T20:52:52.61 10.0 undecidable manual PN 329 1.5984 1.6 0.1
--.ALP.Z. 1989-04-27T20:52:47.38 10.0 undecidable manual SG 331 0.7548 -1.8 0.1
--.ASS.Z. 1989-04-27T20:52:47.96 10.0 undecidable manual PN 312 1.3986 -0.23 1.1
--.CM8.Z. 1989-04-27T20:52:47.83 10.0 undecidable manual PN 328 1.2654 1.42 0.3
--.DUI.Z. 1989-04-27T20:52:41.28 10.0 undecidable manual SG 146 0.5439 -0.88 0.3
--.AZI.Z. 1989-04-27T20:52:40.50 10.0 undecidable manual SG 254 0.4662 0.43 0.5
--.FG2.Z. 1989-04-27T20:52:39.93 10.0 undecidable manual PG 109 0.8769 -0.28 1.4
--.RFI.Z. 1989-04-27T20:52:39.10 10.0 undecidable manual PG 183 0.8103 0.1 1.5
--.SDI.Z. 1989-04-27T20:52:38.51 10.0 undecidable manual SG 204 0.4329 -0.41 0.5
--.ALP.Z. 1989-04-27T20:52:36.70 10.0 undecidable manual PG 331 0.7548 -1.35 0.4
--.DUI.Z. 1989-04-27T20:52:33.94 10.0 positive manual PG 146 0.5439 -0.06 3.1
--.AZI.Z. 1989-04-27T20:52:33.00 10.0 undecidable manual PG 254 0.4662 0.2 1.5
--.AQU.Z. 1989-04-27T20:52:33.74 10.0 undecidable manual PG 296 0.5439 -0.26 1.5
--.SDI.Z. 1989-04-27T20:52:32.30 10.0 negative manual PG 204 0.4329 -0.1 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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