Terremoto di magnitudo Mw 4.2 del 17-09-2010 ore 12:20:17 (UTC) in zona: 7 km E Foggia (FG)

Un terremoto di magnitudo Mw 4.2 è avvenuto nella zona: 7 km E Foggia (FG), il

  • 17-09-2010 12:20:17 (UTC)
  • 17-09-2010 14:20:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4720, 15.6230 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Foggia FG 7 151991 151991
Carapelle FG 13 6570 158561
Ordona FG 17 2822 161383
Orta Nova FG 18 17802 179185

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a E di Foggia (151991 abitanti)
30 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
31 Km a SE di San Severo (53905 abitanti)
33 Km a NW di Cerignola (58396 abitanti)
57 Km a W di Barletta (94814 abitanti)
62 Km a W di Andria (100440 abitanti)
70 Km a W di Trani (56217 abitanti)
78 Km a W di Bisceglie (55422 abitanti)
80 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
87 Km a W di Molfetta (59874 abitanti)
93 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
94 Km a N di Potenza (67122 abitanti)
98 Km a W di Bitonto (55540 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 4.5
Mw 4.2
2010-09-17
12:20:17
41.472 15.623 6 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1115299
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2010-09-17 12:20:17 ± 0.17
Latitudine 41.4720 ± 0.0072
Longitudine 15.6230 ± 0.0084
Profondità (km) 6 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1115299

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 667
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 502
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 285
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1063.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 87
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 50
Numero di fasi 49
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.82
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.30222
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 30
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 29
Parametri delle magnitudo

Mw:4.2

Campo Valore
Valore 4.2
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Mw
Localizzazione di riferimento 1115299
Agenzia INGV
Autore TDMT Historical
Tempo di creazione (UTC) 2013-11-05 08:43:08

ML:4.5

Campo Valore
Valore 4.5
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1115299
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 21:36:42
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
.MIDA.HHN. 2010-09-17T12:20:51.57 1.0 undecidable manual Sg 280 115.1958 -0.508 19
IV.RM32.EHZ. 2010-09-17T12:20:51.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AMUR.HHE. 2010-09-17T12:20:49.28 0.1 undecidable manual Sg 127 103.119 0.417 84
.TRIV.HHN. 2010-09-17T12:20:46.89 0.6 undecidable manual Sg 291 94.7385 0.259 45
IV.BSSO.HHZ. 2010-09-17T12:20:44.51 0.1 undecidable manual Sg 276 85.8474 0.255 91
IV.MRLC.HHZ. 2010-09-17T12:20:43.50 0.1 undecidable manual Sg 188 80.1642 0.771 77
IV.ACER.HHZ. 2010-09-17T12:20:43.37 0.1 undecidable manual Sg 161 80.5638 0.53 85
IV.MCRV.HHN. 2010-09-17T12:20:43.91 0.1 undecidable manual Sg 207 85.3479 -0.211 89
.SACR.HHN. 2010-09-17T12:20:42.34 0.6 undecidable manual Sg 264 76.6677 0.528 43
.PSB1.HHE. 2010-09-17T12:20:41.07 0.6 undecidable manual Sg 248 72.9714 0.245 46
IV.SNAL.HHZ. 2010-09-17T12:20:40.81 0.1 undecidable manual Sg 210 69.7746 0.853 75
IV.PALZ.HHZ. 2010-09-17T12:20:39.25 0.1 undecidable manual Sg 154 64.9905 0.574 87
.NOCI.HHN. 2010-09-17T12:20:39.99 0.1 undecidable manual Pg 122 142.3464 -1.765 38
IV.CIGN.HHZ. 2010-09-17T12:20:39.01 0.1 undecidable manual Sg 289 62.8926 0.883 80
.SIRI.HHN. 2010-09-17T12:20:39.85 0.1 undecidable manual Pg 172 144.5442 -2.246 26
.MTSN.HHE. 2010-09-17T12:20:38.57 0.6 undecidable manual Pg 175 134.1657 -1.929 18
IV.MRVN.HHN. 2010-09-17T12:20:38.79 0.1 undecidable manual Sg 133 66.0894 -0.174 91
.CMPR.HHZ. 2010-09-17T12:20:38.36 0.1 undecidable manual Pg 192 130.7691 -1.615 45
IV.VULT.HHE. 2010-09-17T12:20:37.80 0.1 undecidable manual Sg 181 57.2982 1.158 67
.MIGL.HHZ. 2010-09-17T12:20:37.03 0.1 undecidable manual Pg 144 118.0929 -0.991 64
IV.CAFE.HHZ. 2010-09-17T12:20:37.18 0.1 undecidable manual Sg 213 58.7967 0.14 96
IV.GATE.HHZ. 2010-09-17T12:20:37.19 0.1 undecidable manual Sg 275 59.3961 0.005 96
.RNI2.HHZ. 2010-09-17T12:20:37.91 0.3 undecidable manual Pg 282 124.6863 -1.125 44
.MIDA.HHN. 2010-09-17T12:20:36.42 0.3 undecidable manual Pg 280 115.1958 -1.15 44
.VAGA.HHE. 2010-09-17T12:20:36.83 0.1 undecidable manual Pg 267 115.5954 -0.814 69
.CDRU.HHZ. 2010-09-17T12:20:35.76 0.3 undecidable manual Pg 194 112.1988 -1.347 41
.TRIV.HHN. 2010-09-17T12:20:34.15 0.1 undecidable manual Pg 291 94.7385 -0.278 86
IV.AMUR.HHE. 2010-09-17T12:20:34.94 0.1 undecidable manual Pg 127 103.119 -0.774 72
.PTRJ.HHE. 2010-09-17T12:20:33.25 0.3 undecidable manual Pg 263 91.7415 -0.715 57
IV.SGTA.HHZ. 2010-09-17T12:20:33.86 0.1 undecidable manual Sg 210 43.1235 1.02 61
IV.MCRV.HHN. 2010-09-17T12:20:32.23 0.1 undecidable manual Pg 207 85.3479 -0.747 77
IV.BSSO.HHZ. 2010-09-17T12:20:32.73 0.1 undecidable manual Pg 276 85.8474 -0.325 87
IV.MRLC.HHZ. 2010-09-17T12:20:32.05 0.1 undecidable manual Pg 188 80.1642 -0.123 93
IV.ACER.HHZ. 2010-09-17T12:20:32.14 0.1 undecidable manual Pg 161 80.5638 -0.098 93
.SACR.HHN. 2010-09-17T12:20:31.59 0.1 undecidable manual Pg 264 76.6677 -0.055 94
IV.MOCO.HHZ. 2010-09-17T12:20:31.54 0.1 undecidable manual Sg 254 40.2264 -0.345 100
.PSB1.HHE. 2010-09-17T12:20:30.83 0.1 undecidable manual Pg 248 72.9714 -0.247 91
IV.MSAG.HHZ. 2010-09-17T12:20:30.89 0.1 undecidable manual Sg 42 35.742 0.566 89
IV.SNAL.HHZ. 2010-09-17T12:20:30.32 0.1 undecidable manual Pg 210 69.7746 -0.252 92
IV.SGRT.HHZ. 2010-09-17T12:20:29.73 0.1 undecidable manual Sg 18 32.9448 0.36 95
IV.GATE.HHZ. 2010-09-17T12:20:29.65 0.3 undecidable manual Pg 275 59.3961 0.675 62
IV.PALZ.HHZ. 2010-09-17T12:20:29.89 0.1 undecidable manual Pg 154 64.9905 0.057 95
IV.CAFE.HHZ. 2010-09-17T12:20:29.15 0.1 positive manual Pg 213 58.7967 0.26 92
IV.MRVN.HHN. 2010-09-17T12:20:29.90 0.1 undecidable manual Pg 133 66.0894 -0.101 95
IV.CIGN.HHZ. 2010-09-17T12:20:29.47 0.1 negative manual Pg 289 62.8926 -0.049 95
IV.VULT.HHE. 2010-09-17T12:20:28.95 0.1 undecidable manual Pg 181 57.2982 0.289 92
IV.SGTA.HHZ. 2010-09-17T12:20:26.78 0.1 positive manual Pg 210 43.1235 0.317 89
IV.MOCO.HHZ. 2010-09-17T12:20:26.51 0.1 undecidable manual Pg 254 40.2264 0.599 80
IV.MSAG.HHZ. 2010-09-17T12:20:25.37 0.1 undecidable manual Pg 42 35.742 0.359 94
IV.SGRT.HHZ. 2010-09-17T12:20:24.79 0.1 undecidable manual Pg 18 32.9448 0.328 95
TDMT - Time Domain Moment Tensor

Dettagli TDMT

Campo Valore
MagnitudoMw 4.15
Momento Scalare2.11704E+22 dyne-cm
Profondità calcolata28 km
QualitàAa
Variance Reduction%
Doppia Coppia0%
CLVD0%
ISO0%
Modello utilizzatoCIA
Modemanual
Statusfinal

Componenti Momento Tensore

Componente Valore
Mrr2.6706E+21
Mtt4.191E+21
Mpp-6.8615E+21
Mrt1.67476E+22
Mrp3.6821E+21
Mtp-1.08777E+22

Piani Nodali

Nome Strike Dip Rake
PN17486125
PN2170358

Meccanismo di sorgente sismica

Focal Mechanism

psmeca (Documentazione GMT)

28 74 86 125 170 35 8 2.11704 22 0.5 0.5
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download