Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 21-11-1988 ore 02:49:54 (UTC) in zona: 3 km E Menconico (PV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km E Menconico (PV), il

  • 21-11-1988 02:49:54 (UTC)
  • 21-11-1988 03:49:54 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7820, 9.3180 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Menconico PV 3 360 360
Brallo di Pregola PV 6 599 959
Bobbio PC 6 3577 4536
Santa Margherita di Staffora PV 6 473 5009
Romagnese PV 6 687 5696
Coli PC 9 879 6575
Corte Brugnatella PC 9 586 7161
Varzi PV 11 3279 10440
Zavattarello PV 11 991 11431
Valverde PV 11 287 11718
Pecorara PC 12 730 12448
Cerignale PC 12 127 12575
Zerba PC 13 77 12652
Fabbrica Curone AL 13 656 13308
Nibbiano PC 14 2177 15485
Caminata PC 14 252 15737
Bagnaria PV 16 658 16395
Val di Nizza PV 16 624 17019
Ruino PV 17 723 17742
Montacuto AL 17 278 18020
Gremiasco AL 17 324 18344
Ottone PC 18 516 18860
Canevino PV 19 109 18969
Fortunago PV 19 390 19359
Ponte Nizza PV 19 807 20166
Borgoratto Mormorolo PV 19 432 20598
Volpara PV 19 134 20732
Gorreto GE 20 97 20829
Travo PC 20 2087 22916
San Sebastiano Curone AL 20 583 23499
Pianello Val Tidone PC 20 2202 25701

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a SW di Piacenza (102191 abitanti)
47 Km a S di Pavia (72576 abitanti)
51 Km a NE di Genova (586655 abitanti)
57 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
68 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
70 Km a SE di Vigevano (63310 abitanti)
77 Km a S di Milano (1345851 abitanti)
80 Km a W di Parma (192836 abitanti)
84 Km a S di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
85 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
85 Km a NW di La Spezia (93959 abitanti)
86 Km a S di Rho (50434 abitanti)
87 Km a S di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
89 Km a E di Asti (76202 abitanti)
89 Km a S di Monza (122671 abitanti)
92 Km a SE di Novara (104380 abitanti)
96 Km a SE di Legnano (60262 abitanti)
100 Km a SE di Busto Arsizio (83106 abitanti)
100 Km a NW di Carrara (63133 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
M 2.8
1988-11-21
02:49:54
44.782 9.318 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 81619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-11-21 02:49:54 ± 0.223
Latitudine 44.7820 ± 0.0107
Longitudine 9.3180 ± 0.0120
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 81619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1518.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 76
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 39
Numero di fasi 39
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01498
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 81619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:16:46

M:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 81619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:48:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LSD.Z. 1988-11-21T02:50:44.80 10.0 undecidable manual SN 294 1.665 -0.06 0.7
--.PZZ.Z. 1988-11-21T02:50:43.20 10.0 undecidable manual SN 260 1.5873 -0.06 0.7
--.DOI.Z. 1988-11-21T02:50:42.58 10.0 undecidable manual SN 260 1.4874 1.71 0
--.RSP.Z. 1988-11-21T02:50:40.00 10.0 undecidable manual SN 285 1.4985 -0.95 0.2
--.STV.Z. 1988-11-21T02:50:40.30 10.0 undecidable manual SN 250 1.5096 -0.88 0.3
--.PII.Z. 1988-11-21T02:50:38.32 10.0 undecidable manual SN 140 1.3542 0.62 0.5
--.ORO.Z. 1988-11-21T02:50:35.60 10.0 undecidable manual SN 312 1.2543 0.32 0.8
--.IMI.Z. 1988-11-21T02:50:35.80 10.0 undecidable manual SN 230 1.3431 -1.27 0.1
--.SAL.Z. 1988-11-21T02:50:34.44 10.0 undecidable manual SN 45 1.1766 1.06 0.2
--.BDI.Z. 1988-11-21T02:50:33.41 10.0 undecidable manual SN 127 1.1544 0.58 0.6
--.VAI.Z. 1988-11-21T02:50:33.24 10.0 undecidable manual SN 340 1.1433 0.69 0.6
--.ROB.Z. 1988-11-21T02:50:31.60 10.0 undecidable manual SN 245 1.1322 -0.6 0.5
--.MDI.Z. 1988-11-21T02:50:29.67 10.0 undecidable manual SN 15 1.0212 -0.08 0.9
--.FIN.Z. 1988-11-21T02:50:27.20 10.0 undecidable manual SG 234 0.9657 -0.79 0.4
--.CKI.Z. 1988-11-21T02:50:24.59 10.0 undecidable manual SG 244 0.8214 1.52 0.1
--.LSD.Z. 1988-11-21T02:50:24.50 10.0 undecidable manual PN 294 1.665 0.84 0.9
--.PZZ.Z. 1988-11-21T02:50:23.50 10.0 undecidable manual PN 260 1.5873 0.77 1
--.DOI.Z. 1988-11-21T02:50:22.55 10.0 undecidable manual PN 260 1.4874 1.19 0.4
--.STV.Z. 1988-11-21T02:50:22.00 10.0 undecidable manual PN 250 1.5096 0.47 1.5
--.RSP.Z. 1988-11-21T02:50:20.90 10.0 undecidable manual PN 285 1.4985 -0.5 1.3
--.PII.Z. 1988-11-21T02:50:19.66 10.0 undecidable manual PN 140 1.3542 0.13 1.9
--.IMI.Z. 1988-11-21T02:50:18.70 10.0 undecidable manual PN 230 1.3431 -0.46 1.5
--.ORO.Z. 1988-11-21T02:50:18.18 10.0 undecidable manual PN 312 1.2543 0.05 2
--.MME.Z. 1988-11-21T02:50:17.50 10.0 undecidable manual PN 120 1.1433 0.54 1.5
--.SAL.Z. 1988-11-21T02:50:16.72 10.0 undecidable manual PN 45 1.1766 -0.31 1.9
--.VAI.Z. 1988-11-21T02:50:16.11 10.0 undecidable manual PN 340 1.1433 -0.44 1.6
--.ROB.Z. 1988-11-21T02:50:16.20 10.0 undecidable manual PN 245 1.1322 -0.15 2
--.BDI.Z. 1988-11-21T02:50:16.69 10.0 undecidable manual PN 127 1.1544 -0.02 2.1
--.MDI.Z. 1988-11-21T02:50:13.75 10.0 undecidable manual PN 15 1.0212 -1.18 0.4
--.FIN.Z. 1988-11-21T02:50:13.20 10.0 undecidable manual PG 234 0.9657 -0.72 1.1
--.BVT.Z. 1988-11-21T02:50:11.60 10.0 undecidable manual SG 130 0.4662 -0.08 0.9
--.GEN.Z. 1988-11-21T02:50:11.60 10.0 undecidable manual SG 216 0.444 0.46 0.7
--.CKI.Z. 1988-11-21T02:50:10.93 10.0 undecidable manual PG 244 0.8214 -0.15 2.1
--.BVT.Z. 1988-11-21T02:50:03.50 10.0 undecidable manual PG 130 0.4662 -1 0.8
--.GEN.Z. 1988-11-21T02:50:03.90 10.0 undecidable manual PG 216 0.444 -0.29 2
--.VEA.Z. 1988-11-21T02:50:03.70 10.0 undecidable manual SG 63 0.2331 -0.58 0.6
--.BOB.Z. 1988-11-21T02:50:00.28 10.0 undecidable manual SG 99 0.0888 0.62 0.6
--.VEA.Z. 1988-11-21T02:49:59.60 10.0 undecidable manual PG 63 0.2331 -0.63 1.4
--.BOB.Z. 1988-11-21T02:49:57.80 10.0 undecidable manual PG 99 0.0888 0.24 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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