Terremoto di magnitudo ML 3.3 del 03-02-2010 ore 12:16:45 (Italia) in zona: 3 km W Montappone (FM)

Un terremoto di magnitudo ML 3.3 è avvenuto nella zona: 3 km W Montappone (FM), il

  • 03-02-2010 11:16:45 (UTC)
  • 03-02-2010 12:16:45 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1300, 13.4340 ad una profondità di 18 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montappone FM 3 1682 1682
Falerone FM 4 3337 5019
Massa Fermana FM 4 963 5982
Loro Piceno MC 4 2401 8383
Monte Vidon Corrado FM 4 731 9114
Sant'Angelo in Pontano MC 5 1436 10550
Ripe San Ginesio MC 6 852 11402
Servigliano FM 7 2336 13738
Colmurano MC 7 1263 15001
Mogliano MC 7 4696 19697
Penna San Giovanni MC 8 1108 20805
Montegiorgio FM 9 6851 27656
Urbisaglia MC 9 2628 30284
Belmonte Piceno FM 10 646 30930
San Ginesio MC 10 3498 34428
Gualdo MC 10 815 35243
Petriolo MC 11 1998 37241
Monte San Martino MC 11 765 38006
Francavilla d'Ete FM 11 964 38970
Monteleone di Fermo FM 12 395 39365
Monsampietro Morico FM 12 659 40024
Magliano di Tenna FM 13 1452 41476
Santa Vittoria in Matenano FM 13 1330 42806
Rapagnano FM 13 2145 44951
Camporotondo di Fiastrone MC 14 563 45514
Monte San Pietrangeli FM 14 2458 47972
Grottazzolina FM 14 3398 51370
Smerillo FM 14 365 51735
Cessapalombo MC 14 512 52247
Montottone FM 14 979 53226
Corridonia MC 15 15430 68656
Sarnano MC 15 3264 71920
Montelparo FM 15 778 72698
Tolentino MC 15 20069 92767
Torre San Patrizio FM 15 2048 94815
Montefalcone Appennino FM 16 424 95239
Belforte del Chienti MC 16 1886 97125
Monte Rinaldo FM 16 379 97504
Monte Giberto FM 17 801 98305
Caldarola MC 17 1823 100128
Pollenza MC 17 6618 106746
Amandola FM 18 3629 110375
Monte San Giusto MC 18 8191 118566
Ortezzano FM 18 774 119340
Monte Vidon Combatte FM 18 433 119773
Ponzano di Fermo FM 19 1674 121447
Force AP 19 1354 122801
Comunanza AP 19 3166 125967
Macerata MC 19 42473 168440
Petritoli FM 19 2335 170775
Montegranaro FM 20 12990 183765

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
57 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
62 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
85 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
86 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
87 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
90 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
90 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
96 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
98 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.3 2010-02-03
11:16:45
43.13 13.434 18 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1011129
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2010-02-03 11:16:45 ± 0.13
Latitudine 43.1300 ± 0.0054
Longitudine 13.4340 ± 0.0099
Profondità (km) 18 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1011129

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 756
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 186
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 92
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1000.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 104
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 75
Numero di fasi 43
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.62
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.42632
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 61
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 29
Parametri della magnitudo

ML:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1011129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:23:46
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
SI.RISI.BHZ. 2010-02-03T11:17:45.40 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.APPI.EHN. 2010-02-03T11:17:43.88 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
NI.ACOM.HHN. 2010-02-03T11:17:38.95 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MAGA.HHN. 2010-02-03T11:17:37.77 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MA9.HHE. 2010-02-03T11:17:36.88 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
NI.PALA.HHZ. 2010-02-03T11:17:34.06 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MSAG.HHN. 2010-02-03T11:17:33.15 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
NI.VINO.HHN. 2010-02-03T11:17:33.49 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.BLLA.EHN. 2010-02-03T11:17:28.45 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.TEOL.HHN. 2010-02-03T11:17:27.06 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MTCE.HHN. 2010-02-03T11:17:27.06 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MIDA.HHE. 2010-02-03T11:17:25.45 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CAFR.HHN. 2010-02-03T11:17:25.57 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MTRZ.HHE. 2010-02-03T11:17:24.52 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CRMI.HHZ. 2010-02-03T11:17:23.52 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SEI.SHZ. 2010-02-03T11:17:19.94 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.GRFL.SHZ. 2010-02-03T11:17:17.45 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIUL.HHN. 2010-02-03T11:17:16.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MNS.HHZ. 2010-02-03T11:17:16.68 0.1 undecidable manual Sg 217 102.9192 1.006 63
IV.VMG.SHZ. 2010-02-03T11:17:15.60 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FIAM.HHZ. 2010-02-03T11:17:15.41 0.1 undecidable manual Sg 195 99.0231 0.755 71
IV.CSNT.HHN. 2010-02-03T11:17:15.38 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CESX.HHZ. 2010-02-03T11:17:13.25 0.1 undecidable manual Sg 231 90.3429 0.929 68
IV.GUAR.HHN. 2010-02-03T11:17:12.96 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SFI.EHE. 2010-02-03T11:17:12.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ASQU.HHE. 2010-02-03T11:17:12.48 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.POFI.HHN. 2010-02-03T11:17:12.04 0.1 undecidable manual Pg 172 158.3193 0.673 61
IV.SDI.SHZ. 2010-02-03T11:17:12.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LPEL.HHE. 2010-02-03T11:17:10.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RSM.HHZ. 2010-02-03T11:17:08.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRE.HHZ. 2010-02-03T11:17:08.67 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PTQR.SHZ. 2010-02-03T11:17:08.43 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SACS.HHZ. 2010-02-03T11:17:07.65 0.1 undecidable manual Pg 256 127.5723 0.859 64
IV.CAMP.HHN. 2010-02-03T11:17:06.37 0.1 undecidable manual Sg 182 65.9895 0.505 83
IV.INTR.HHZ. 2010-02-03T11:17:06.58 0.1 undecidable manual Pg 163 129.87 -0.569 72
IV.CAFI.HHZ. 2010-02-03T11:17:05.90 0.1 undecidable manual Pg 281 120.6903 0.169 80
IV.CDCA.EHE. 2010-02-03T11:17:04.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PARC.HHE. 2010-02-03T11:17:04.40 0.1 undecidable manual Pg 301 112.1988 -0.032 84
IV.TERO.HHZ. 2010-02-03T11:17:04.25 0.1 undecidable manual Sg 166 57.9975 0.502 83
IV.MGAB.HHZ. 2010-02-03T11:17:04.79 0.3 undecidable manual Pg 258 109.9122 0.717 53
IV.ARVD.HHZ. 2010-02-03T11:17:04.42 0.1 undecidable manual Sg 316 56.9985 0.929 71
IV.BADI.EHZ. 2010-02-03T11:17:03.22 0.1 undecidable manual Pg 294 104.8173 -0.077 84
IV.SMA1.EHZ. 2010-02-03T11:17:03.22 0.1 undecidable manual Sg 188 55.9995 -0.018 94
IV.PESA.HHZ. 2010-02-03T11:17:03.50 0.1 undecidable manual Pg 332 101.8203 0.666 72
IV.FAGN.HHE. 2010-02-03T11:17:02.26 0.1 undecidable manual Pg 173 96.6255 0.224 82
IV.MNS.HHZ. 2010-02-03T11:17:02.47 0.1 undecidable manual Pg 217 102.9192 -0.527 76
IV.AOI.HHN. 2010-02-03T11:17:01.73 0.1 undecidable manual Sg 16 48.5181 0.464 85
IV.FIAM.HHZ. 2010-02-03T11:17:01.59 0.1 undecidable manual Pg 195 99.0231 -0.818 69
IV.VCEL.EHZ. 2010-02-03T11:17:01.10 0.1 undecidable manual Pg 158 88.0452 0.385 81
IV.CESX.HHZ. 2010-02-03T11:17:00.47 0.1 undecidable manual Pg 231 90.3429 -0.591 76
IV.CESI.HHZ. 2010-02-03T11:17:00.75 0.1 undecidable manual Sg 252 45.1215 0.371 90
IV.NRCA.HHZ. 2010-02-03T11:16:59.55 0.1 undecidable manual Sg 218 41.9247 0.005 96
IV.FSSB.SHZ. 2010-02-03T11:16:59.90 0.1 undecidable manual Pg 320 81.8514 0.13 87
IV.T0104.HHZ. 2010-02-03T11:16:59.59 0.1 undecidable manual Pg 185 85.8474 -0.781 72
IV.MURB.HHE. 2010-02-03T11:16:58.52 0.1 undecidable manual Pg 282 75.0693 -0.199 87
IV.SENI.EHZ. 2010-02-03T11:16:58.17 0.1 undecidable manual Pg 346 65.7897 0.863 71
IV.CING.HHZ. 2010-02-03T11:16:57.22 0.1 undecidable manual Sg 325 33.3444 -0.129 95
IV.FDMO.HHN. 2010-02-03T11:16:56.27 0.1 undecidable manual Sg 250 29.9478 -0.223 93
IV.CAMP.HHN. 2010-02-03T11:16:56.47 0.1 undecidable manual Pg 182 65.9895 -0.864 72
IV.ARVD.HHZ. 2010-02-03T11:16:55.43 0.1 undecidable manual Pg 316 56.9985 -0.533 84
IV.TERO.HHZ. 2010-02-03T11:16:55.17 0.1 undecidable manual Pg 166 57.9975 -0.938 71
IV.AOI.HHN. 2010-02-03T11:16:54.06 0.1 undecidable manual Pg 16 48.5181 -0.619 84
IV.SMA1.EHZ. 2010-02-03T11:16:54.97 0.1 undecidable manual Pg 188 55.9995 -0.846 74
IV.T0401.EHZ. 2010-02-03T11:16:53.71 0.1 undecidable manual Sg 120 15.0738 0.629 85
IV.CESI.HHZ. 2010-02-03T11:16:53.70 0.1 positive manual Pg 252 45.1215 -0.466 86
IV.NRCA.HHZ. 2010-02-03T11:16:53.05 0.1 positive manual Pg 218 41.9247 -0.633 82
IV.OFFI.HHZ. 2010-02-03T11:16:52.59 0.1 undecidable manual Pg 137 29.748 0.702 80
IV.T0402.EHZ. 2010-02-03T11:16:52.09 0.1 undecidable manual Sg 347 10.3785 -0.16 98
IV.CING.HHZ. 2010-02-03T11:16:51.86 0.1 positive manual Pg 325 33.3444 -0.555 86
IV.FDMO.HHN. 2010-02-03T11:16:51.34 0.1 positive manual Pg 250 29.9478 -0.581 85
IV.T0401.EHZ. 2010-02-03T11:16:49.86 0.1 negative manual Pg 120 15.0738 -0.093 100
IV.T0402.EHZ. 2010-02-03T11:16:48.97 0.1 negative manual Pg 347 10.3785 -0.503 92
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TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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