Terremoto di magnitudo ML 2.8 del 21-09-2009 ore 16:13:22 (Italia) in zona: 4 km NE Malvagna (ME)

Un terremoto di magnitudo ML 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km NE Malvagna (ME), il

  • 21-09-2009 14:13:22 (UTC)
  • 21-09-2009 16:13:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.9420, 15.0890 ad una profondità di 73 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Malvagna ME 4 733 733
Moio Alcantara ME 6 717 1450
Francavilla di Sicilia ME 6 3945 5395
Roccella Valdemone ME 7 666 6061
Castiglione di Sicilia CT 7 3215 9276
Motta Camastra ME 9 845 10121
Fondachelli-Fantina ME 9 1019 11140
Novara di Sicilia ME 9 1337 12477
Montalbano Elicona ME 11 2287 14764
Santa Domenica Vittoria ME 11 980 15744
Tripi ME 12 873 16617
Linguaglossa CT 12 5403 22020
Graniti ME 13 1492 23512
Basicò ME 14 612 24124
Randazzo CT 14 10900 35024
Antillo ME 14 919 35943
Gaggi ME 15 3184 39127
Roccafiorita ME 16 197 39324
Limina ME 16 836 40160
San Piero Patti ME 16 2915 43075
Floresta ME 17 485 43560
Piedimonte Etneo CT 17 3963 47523
Mongiuffi Melia ME 17 600 48123
Mazzarrà Sant'Andrea ME 17 1531 49654
Calatabiano CT 18 5308 54962
Furnari ME 19 3784 58746
Gallodoro ME 19 367 59113
Castelmola ME 19 1088 60201
Fiumefreddo di Sicilia CT 20 9623 69824
Falcone ME 20 2808 72632
Taormina ME 20 10960 83592

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
49 Km a N di Catania (314555 abitanti)
50 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
52 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
100 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML 2.8
2009-09-21
14:13:22
37.942 15.089 73 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 967489
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-09-21 14:13:22 ± 0.41
Latitudine 37.9420 ± 0.0207
Longitudine 15.0890 ± 0.0217
Profondità (km) 73 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 967489

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2594
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 488
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 327
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2983.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 185
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.32
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.47304
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri delle magnitudo

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 967489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 18:29:21

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 967489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 18:29:21
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.GALF.HHZ. 2009-09-21T14:13:45.01 0.6 undecidable manual Sg 241 52.503 0.191 65
IV.ECNV.HHZ. 2009-09-21T14:13:44.48 0.6 undecidable manual Sg 221 50.7159 -0.085 66
IV.MNO.SHN. 2009-09-21T14:13:42.26 0.6 undecidable manual Sg 268 34.4433 -0.314 65
IV.MMME.HHZ. 2009-09-21T14:13:41.21 0.6 undecidable manual Sg 93 14.4744 0.194 69
IV.ECNV.HHZ. 2009-09-21T14:13:35.15 0.3 undecidable manual Pg 221 50.7159 0.06 100
IV.GALF.HHZ. 2009-09-21T14:13:35.08 0.3 undecidable manual Pg 241 52.503 -0.157 98
IV.MNO.SHN. 2009-09-21T14:13:34.25 0.3 undecidable manual Pg 268 34.4433 0.311 98
IV.MMME.HHZ. 2009-09-21T14:13:32.73 0.6 undecidable manual Pg 93 14.4744 -0.309 67
IV.CESI.HHE. 2009-09-21T14:13:24.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download